Il serial killer della memoria e della libera informazione
di SKA su ControInformazione il 26 Aprile 2010, 15:00
Nota: pubblico questo articolo in forma integrale aderendo completamente alle motivazioni esposte qui e qui. I nessi causali dell’intimidazione ai danni di Morrione, Articolo 21 e Libera Informazione potrebbero anche essere altri, ma il fatto è che quando si verifica una coincidenza non è mai una coincidenza.
di Roberto Morrione – presidente di Libera Informazione, Osservatorio nazionale sull’informazione per la legalità e contro le mafie
Immersi nelle notizie del braccio di ferro di Gianfranco Fini contro l’asse Berlusconi-Bossi all’interno del PDL e del governo, abbiamo sottovalutato in questi giorni l’attacco che il premier ha rivolto il 16 Aprile contro le fiction e i libri sulla mafia, accanendosi nei confronti di Roberto Saviano e di Gomorra. Sull’argomento Silvio Berlusconi è recidivo. Già nel novembre scorso, infatti, si era scagliato inaspettatamente contro le storiche serie della Piovra e in generale le fiction televisive sul tema, che a suo dire lederebbero l’immagine del Paese all’estero, arrivando a una sorta di sfogo dell’anima “…strozzerei gli autori della Piovra e chi scrive libri sulla mafia”. La reazione a questa uscita era stata allora vasta, sul piano culturale e della comunicazione oltrechè su quello politico. Michele Pacido, che nella Piovra era l’indimenticabile commissario Cattani, gli aveva ironicamente ricordato che le più note e seguite fiction televisive, dal Capo dei Capi alla vicenda di Provenzano, fino alle figure di Falcone e Borsellino, erano state ideate e prodotte da Mediaset…
L’offensiva era poi proseguita il 28 Gennaio al termine del Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria, quando alle critiche alle fiction sulla mafia aveva aggiunto una valutazione sull’immigrazione clandestina, sostenendo che “una riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali”. Ancora una volta la reazione di sdegno era stata ampia : c’era chi aveva sottolineato come la camorra e la ‘ndrangheta sono così attente a ingrossare le proprie file con gli extra-comunitari da farne strage a Castelvolturno e da espellerli con la forza a Rosarno, dopo averli sfruttati e schiavizzati nei campi…
E infine ecco la nuova sortita di pochi giorni fa, nella quale Berlusconi ha affermato che la mafia italiana, pur essendo per potenza solo “la sesta al mondo”, è la più conosciuta, proprio per i film, le fiction e i libri che ne hanno parlato, a partire da Gomorra. Nella stessa conferenza, coadiuvato dai ministri Maroni e Alfano, il presidente del consiglio ha per l’ennesima volta magnificato l’azione del suo governo contro la criminalità organizzata, con 500 operazioni di polizia giudiziaria, 5000 arresti di mafiosi, enormi quantità di beni sequestrati, ecc.
A questo punto emergono domande allarmanti, che abbiamo il dovere di estendere ai cittadini.
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