Washington, lunedì 31 ottobre, 13:45
-Domanda di una giornalista del TG1-
Il Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, dopo avere illustrato l’agenda dei colloqui ed aver parlato della sua conversazione con Bush appena finita dichiara che:
“il Presidente (Bush) teme il cambio di governo in Italia”, per “le posizioni sul ritiro delle nostre truppe dall’Iraq”, fatte dal centro sinistra.
ore 14:45
-Domanda di un giornalista del Corriere della Sera sul “timore americano”-
Risposta di Berlusconi :
“Il governo americano teme la vittoria della sinistra”
ore 14:55
Fred Jones, uno dei portavoce del governo afferma la imparzialità e la assoluta non ingerenza della Casa Bianca di fronte a elezioni democratiche in paesi sovrani.
Prima smentita ufficiale
ore 15.30, circa
Vittorio Zucconi, di Repubblica, chiede:
“Presidente, a scanso di equivoci, lei ci sta dicendo che il presidente Bush ha espresso a lei una preferenza elettorale contro il centro sinistra?”
Berlusconi :
“No, no Bush non lo ha detto, ma mi sembra logico, come uno più uno fa due, che al governo americano non possa piacere che in Italia vada al potere una coalizione che si è espressa sulla posizioni di Zapatero”
Eh?
ore 18.30, circa
Il portavoce dello Nsc, Consiglio per la Sicurezza Nazionale, informa che la posizione del governo americano è quella di sempre: “le scelte elettorali del popolo italiano riguardano esclusivamente il popolo italiano”
Seconda smentita ufficiale
1 Novembre
Repubblica titola in prima pagina
Bush smentisce Berlusconi
Ho lasciato correre le inesattezze di alcuni giornali sulla mia visita negli Usa per risparmiare a tutti la solita, ingiusta e ingiustificata accusa di ‘censura’ che scatta implacabilmente in questi casi, sempre e soltanto contro il presidente del Consiglio. Ma una bufala così grossa come quella del titolo di apertura di Repubblica stamattina non l’avevo ancora letta: ‘Bush smentisce Berlusconi’. Quando? Come? Su cosa? La dichiarazione di un funzionario (non era un funzionario, bensì una nota della Casa Bianca stessa ndr) che asserisce le stesse cose che ho dichiarato io in precedenza nella conferenza stampa? Sarebbe questa la smentita?”
Come sempre in questi casi, ciò che fa e dice il “Tappo” si commenta da solo.
Si capiscono la demagogia, la menzogna, il populismo e la propaganda esplicita.
Ma arrivare a mettere in bocca a Bush, già di per sè non propriamente una cima, parole mai pronunciate, supera ogni limite della comicità .
Se vuole entrare di diritto a fare il capo-comico allo Zelig basta cacciare via Bisio.
La chioma c’è.