Lo Stato e la Mafia
di SKA su ControInformazione il 22 Dicembre 2005, 22:16
Ricevo e pubblico questo lungo, ma belissimo articolo scritto da Christian Abbondanza e Simonetta Castiglion de La Casa della Legalità .
Sicuramente contro ogni regola del Buon Blogger, ma a favore di una forte coscienza civile che si opponga alla Mafia e alle Mafie.
“Italia che strano paese, la nostra cosiddetta Repubblica democratica fondata su una delle più belle Costituzioni. Questo nostro Stato, sempre perennemente spaccato, tra chi, Istituzioni e cittadini, incarnano e promuovono le regole costituzionali ed i valori in essa indelebilmente sanciti, e quell’altra parte, con Istituzioni e cittadini che ignorano o
disdegnano e violano quel dettato, quei valori, ed abbandonano di fatto o per scelta, l’irrinunciabile linea di demarcazione tra etica, civiltà ,diritto ed il loro esatto opposto.
La nostra storia di Repubblica giovane è segnata troppo spesso da questa frattura, dall’opportunismo politico e dalle lobby trasversali e corrotte, sia nella coscienza che nel comportamento. E’ recente la sentenza di Ustica in cui la verità è stata ancora negata, come per Piazza Fontana e Bologna, è incombente il pericolo di insabbiamento e negazione di verità e giustizia per la morte di Nicola Calipari. E’ fresca, freschissima, la violazione del principio di garanzia democratica portata dalla controriforma
dell’ordinamento giudiziario per assoggettare la magistratura al potere politico, questo e qualunque potere ad esso si sostituirà , con la negazione di autonomia ed indipendenza della Magistratura. E’ di pochi giorni la violenza alla verità storica e giudiziaria del nostro Paese, con una maggioranza della Commissione Parlamentare Antimafia che vuole negare, cancellare definitivamente la sentenza che riconosce Giulio Andreotti colpevole di associazione mafiosa con Cosa Nostra, accertata sino alla primavera del 1980, in via definitiva. Da inquietudine la proposta di riforma della legge Rognoni-La Torre, scritta per cancellare nel concreto una delle “armi” più efficaci dello Stato contro le Mafie: il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle cosche ed ai boss mafiosi. L’uso antidemocratico delle forze dell’ordine da parte di vertici istituzionali per piegare il diritto alla libera e ferma, ma
sempre civile e pacifica, mobilitazione e manifestazione del pensiero e del dissenso da parte di ampi movimenti di persone libere dopo il G8 di Genova torna contro i Valsusini. Per le pagine oscure di Genova incombe l’ombra della prescrizione. La questione morale, dell’etica nella politica, del rispetto dei ruoli e della separazione dei poteri è sempre più messa in discussione dall’inciucio, cioè dal quel compromesso, sottobanco, tra quella e questa parte politica, tra questo e quel esponente di governo ed opposizione, che dalla Bicamerale di D’Alema ha sancito l’involuzione delle regole proprie di uno Stato di Diritto, di stampo liberale, sino a portarci ad un Regime, per via legislativa e con acquiescenza di un sistema mediatico controllato o asservito per scelta ed opportunismo.
La notte della Repubblica, il buio dei tanti misteri che avvolgono vicende del potere, continua a tenere nell’ombra e ben protette
personalità e alleanze. La sciagurata compagine della P2, ufficialmente sciolta, continua a ritrovarsi, a ripresentarsi nei contenuti e nelle gestioni della finanza, come di parte delle Istituzioni e delle Amministrazioni, dell’economia come del mondo dell’informazione. Continua a leggere »