Pierferdinando Casini ha affrontato bloggers e commentatori su LiberoBlog, dopo una discussione causata da un articolo di Terzo Occhio. (N.B. abbiamo aggiornato il link verso Web Archive, perché Libero Blog non esiste più).
Quel che è successo lo vedo come la nascita di una vera esigenza di confrontosull’argomento Di.Co., tra favorevoli e contrari.
Il gesto di Casini (con la speranza che sia stato veramente lui) è importante, in fondo è stato il primo ad immergersi nella discussione assieme a cittadini comuni.
La politica si sposta dagli scranni e va ad ascoltare la voce della popolazione, che in questo caso frequenta internet.
Internet può quindi essere un luogo d’incontro parificabile ai comizi, o ai comitati politici. Personalmente credo molto nella politica in rete e lo stanno lentamente capendo anche alcuni esponenti.
Contro-rispondiamo brevemente a Casini e ad alcuni dei suoi interventi più interessanti, dato che tutto è nato da qui.
Pierferdinando Casini – 15.14
Rispondo a “Una cattolica sposata” Anche io concordo che, come legislatore, debba garantire la possibilità di convivenza ad una coppia omosessuale. E’ esattamente quello che capita oggi. Nessuno contesta la libertà di convivere ma solo questa formula di simil matrimonio.
>> La libertà di convivenza alle coppie omosessuali è, fortunatamente, garantita innanzitutto dai principi della democrazia. Una coppia omosessuale non ha certo bisogno di una legislazione specifica, quindi discrimimante, per poter vivere la propria vita assieme. Ha invece bisogno di diritti, cosa ben diversa, e che tutt’ora non sono garantiti.
Pierferdinando Casini – 15.17
Rispondio a “Paola” Nessuno vuole mischiare la Chiesa con la Politica, ma lasciamo la Chiesa fare il suo mestiere
>> E’ la Chiesa che fa Politica. E non stiamo parlando dei preti, dei missionari o di chi vive veramente i principi della Chiesa Cattolica, ma stiamo parlando delle gerarchie ecclesiastiche che in Italia sono strettamente conniventi con alcuni schieramenti politici (tra cui il suo) e si permettono di dare delle indicazioni prettamente Politiche e legislative. La nostra Repubblica è Laica. La Chiesa faccia veramente il suo mestiere e parli di Dio, della carità cristiana, di amore e magari anche contro le violenze. Se han tempo.
Pierferdinando Casini – 15.18
Risponde a “merlo”. non volgio vietare nulla a nessuno e infatti abbiamo in italia 500 mila conviventi senza bisogno dei Dico
>> Proprio perchè esistono 500 mila conviventi si è creata la necessità di tutelarne i diritti. Così come quando vi è stata la necessità di tutelare coloro che richiedevano la possibilità di divorzio, il diritto all’aborto o il diritto di disconoscere un figlio.
La società va sempre più veloce della Politica, caro Casini. Se ne faccia una ragione.
Pierferdinando Casini – 15.22
Molti sostengono che abbia chiesto o addirittura ottenuto l’annullamento della Sacra Rota del mio matrimonio. Totale falsità che smentisco anche se, francamente, non riesco a capire cosa centra con il dibattito odirno
>> Infatti non c’entra, sciocco chi l’ha chiesto. Come già detto nell’articolo, proprio perchè la possibilità di divorzio è garantita non si può certo fare un processo morale contro chi ne usufruisce.
Pierferdinando Casini – 15.23
Rispondo a “Kilgore Trout” Non ho chiesto la previdenza integrativa alla mia convivente come previsto dal regolamento del parlamento. Anche questa è una grande bugia metropolitana
Pierferdinando Casini – 16.03
A “Stefania” Le ripeto, la mia compagna, non ha diritto a nulla perché ho deliberatamente deciso di non usufruirne della legge in vigore
>> E’ una dichiarazione che fa onore a Casini, le motivazioni di questa decisione fanno parte della sua sfera prettamente privata. La discussione che ha preso come esempio però l’On. Casini è rivolta a coloro, tutti i Parlamentari, che potrebbero usufruire di una specifica legge che gli consente di estendere l´assicurazione sanitaria al convivente, nonchè lasciare la pensione di reversibilità , anche se tra di loro non sussiste alcun legame matrimoniale. Un diritto a nostra detta sacrosanto, che però hanno solamente i Parlamentari, e che vorrebbe essere negato a tutti i cittadini che li hanno votati. L’ipocrisia sta lì.
Pierferdinando Casini – 15.33
Qualcuno mi ha scritto, se non trovo il regolameno della Camera, che garantisce alcuni diritti ai conviventi dei Deputati, contradditorio. Chi lo sostiene ha ragione. Questa è l’unica vera della vicenda. I parlamentari debbono uniformarsi alla legge in vigore. Ricordo che questa decisione non è stata presa sotto la mia Presidenza ma nel 1992.
>> Come sopra, ribadiamo il concetto. Per chi aveva necessità di conferma ufficiale per quella determinata legislazione favorevole ai Parlamentari, l’ha avuta anche da un ex Presidente della Camera.
Pierferdinando Casini – 15.34
Rispondo ad “azzurra” (non penso sia la mia azzurra!) Non ho scelto la mia convivenza per piacere o per convenienza. E’ frutto di una convinzione che non ha meno valore che la sua.
>> Anche le nostre convinzioni non hanno meno valore della sua, come la mettiamo? Tiriamo i dadi?
Pierferdinando Casini – 15.40
A “Paolo”. Ha ragione nel sostenere che la convivenza, se frutto di una scelta profonda, significa assunzione di doveri.
>> La convivenza è anch’essa frutto di una scelta e di una convizione profonda e cogitata. Non è una scelta “facile” ne tantomeno di comodo. Due persone che convivono sono “de facto” già una famiglia e non di serie B come annunziano i vostri illustri tromboni. Non è un “surrogato del matrimonio”, è una scelta semplicemente differente che non ha però tutela legale.
Pierferdinando Casini – 15.44
Ad “Alessia” Gli omosessuali non sono cittadini di Serie B. Ci mancherebbe!!! Non è colpa mia, però, se il matrimonio naturale è tra un uomo ed una donna.
>> Questa mi ricorda la battuta di Paolantoni :”non sono io ad essere razzista, sono loro ad essere negri!”
Pierferdinando Casini – 15.47
A “Patrizia” E’ vero il matrimonio è in crisi, ma questo è un buon motivo non per affossarlo definitivamente ma per far leggi che lo rafforzano
>> Fare leggi che rafforzano il matrimonio e la famiglia. Assolutamente sì, ma estendere diritti ad altri non ne toglie a chi già ne ha.
Pierferdinando Casini – 15.51
A “Maria Teresa”. Sono contrario al divorzio a breve ci sono passato. E penso che prima di sciogliere il matrimonio un tempo di riflessione pari a tre anni sia giusto. Qui emerge la grande differenza con i Dico: forse un convivente non saprà di essere stato liquidato grazie all’arrivo di una raccomandata
>> I doveri e le responsabilità sussitono pienamente anche nella convivenza, spesso più forti perchè presi consapevolmente e non per delle imposizioni provenienti dalle tradizioni, come succede spesso nei piccoli centri. Troppe coppie sposate sono separate in casa o non si assumono alcuna responsabilità nei confronti dei figli, che invece soffrono ancor di più della mancanza di affetto da parte di due genitori troppo presi a farsi la guerra avvicendevolmente. Come non volete che si paragonino le convivenze con i matrimoni, siete pregati anche di non fare il contrario, c’è chi (come anche lei) potrebbe essere fortemente deluso dall’esperienza matrimoniale e non volerla proporre come esempio di vita.
Pierferdinando Casini – 16.01
Molti mi chiedono perché accetto questa sfida, perché credo al Popolo degli Internauti e come uomo pubblico mi metto in gioco. Gli altri non lo fanno? E’ un problema loro. Non sostengo una tesi di soppiatto ma in campo aperto
>> Come già scritto nella parte iniziale dell’articolo, a Casini vanno gli onori per aver affrontato “de visu” la discussione su internet, non aver fatto mistero della propria situazione privata e continuare coerentemente a portare avanti la sua tesi. Senza alzare barricate, muri o attaccare in maniera sconsiderata gli antagonisti.
Pierferdinando Casini – 16.07
A “dinda” Nessuna cambiale. Il Papa non dirà mai votate per gli uni e non per gli altri. E fa bene
>> Se il Papa o chi per lui arrivasse persino a dire CHI votare sarebbe un definitivo attacco allo Stato laico. Fortunatamente non è così, ma si prendono sicuramente la briga di dire COSA votare, che invece dovrebbe essere un esercizio di dovere civico che proviene direttamente dai soggetti. Il diritto di voto, come recita l’art.48 della Costituzione, non può essere limitato in alcun modo. Se le gerarchie ecclesiastiche pongono dei paletti o delle “imposizioni morali” verso i credenti, mettono in atto una limitazione dell’esercizio democratico del voto stesso.
Pierferdinando Casini – 16.14
ragazzi spero che vi abbia fatto piacere la m ia presenza qui ma adesso in parlamento si sta votando e devo andare a fare il mio dovere. Ci ho preso gusto e quasi quasi, se siete d’accordo, potremmo rivederci Sabato mattina alle 12 (se Libero ci ospita). Un abbracio a tutti i blogger, conviventi e omossessuali compresi 🙂
>> Ciao Pierferdi, tu torna pure. Nel caso non ci fosse nessuno lascia un biglietto fuori la porta, ti richiamiamo noi. Andiamo a fare un giro nel grande Centro.