E lo chiamano (solo!) trash?!

di Fash su Notizie Commentate il 4 Novembre 2006, 13:02

Non si fa che parlare di tv trash nell’ultima settimana, con l’abbandono (coraggioso) di Claudio Lippi da Buona Domenica.
Ne ha parlato lo stesso in prima persona in una delle trasmissioni più simpatiche mai apparse sulla Rai, TvTalk.

Trasmissione in cui si dibatte della settimana televisiva, con Massimo Bernardini a condurre i giochi supportato da un pubblico giovane fatto di laureati e laureandi che non vogliono mettersi in mostra, non vogliono fare polemiche.

Verrebbe da dire che sono educati!
Anzi, lo sono e in pieno! In una tv che promette successo e gloria, questi ragazzi con garbo dicono la loro opinione senza intavolare la classica riunione di condominio che va in onda su altri canali.

Su Canale 5 abbonda la tv trash: dal ring di Buona Domenica alle critiche del pubblico di Uomini e Donne. Per non parlare della stessa trasmissione che genera futuri aspiranti al ruolo rilegato di partecipanti dei reality show. Persone che si mettono a nudo pur di rimanere nel firmamento televisivo.

Maurizio Costanzo ora torna al giornalismo perchè non mi andava più di fare il circo. Proprio lui che per vincere sulla concorrenza, battezzava la tavolata dei concorrenti dei vari reality in cui insulti, maleducazione, polemiche divampavano dal primo secondo. Proprio lui che faceva sognare con la storia d’amore (quale?) tra Alessandra Pierini e Costantino Vitagliano.

L’una approdata all’Isola dei Famosi a fare la fame, l’altro rilegato a ruoli di scarsa importanza. Per la serie: abbiamo il contratto, qualcosa dovremmo pur fare. Stesso discorso per tutti gli ex Grande Fratello e le varie soubrettine.
Insomma, da Costanzo a Maria De Filippi, la tv negli ultimi sei anni si è trasformata in un trash che più trash non si può. Ci hanno provato a Domenica In ma la lite Pappalardo – Zequila non ha scalsato il primato Mediaset. E neanche i siparietti dei concorrenti dei reality.

Ora si parla di trash televisivo, di televisione che trasmette solo cose inutili, litigate secondo copione per il gusto di alzare lo share.
Si parla di rifondare la tv, si parla di una sorta di congiura per obbligare lo spettatore a sottoscrivere abbonamenti televisivi a pagamento.
Si parla, insomma, da benpensanti quando fino a qualche settimana fa il menù offerto andava più che bene ai produttori.

Eppure programmi interessanti (come il già citato TvTalk) e di opinione (la cosiddetta tv sociale) esistono, altrochè. Addirittura lo scrittore Lucarelli, dopo Blu Notte, sta per andare in onda con un programma dedicato ai romanzi. Gli show satirici o di intrattenimento? A valanga! Per non parlare dei film: si potrebbero trasmettere tutti i film del mondo a tutte le ore e un solo anno non basterebbe.

Eppure vengono rilegati a orari impossibili, magari intorno alla mezzanotte o nelle prime ore della mattinata.
Quando una persona media dorme o lavora!

Quindi che i produttori e i vertici delle aziende televisive si chiedino se sia il caso di riformare la tv o di rivoluzionare il palinsesto, magari rilegando le (finte) litigate tra pseudoartisti televisivi in orari che spaziano dalle 2 alle 4 di notte.

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Libero

di SKA su Notizie Commentate il 3 Novembre 2006, 15:02

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Vignetta di Vauro per PeaceReporter

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Bavaglio alla libera informazione

di SKA su ControInformazione il 30 Ottobre 2006, 14:49

Un grave attentato alla libertà d’informazione, nonchè alla natura della democrazia stessa, è stato messo in opera il giorno 28/10 su mandato della Procura di Reggio Calabria.

Come nei migliori (o peggiori) blitz antimafia sono state perquisite le abitazioni di Roberta Anguillesi e Marco Ottanelli rispettivamente i webmaster di democrazialegalita.it e il cantiere.org rei di un orrendo reato : aver pubblicato la Relazione della Commissione di Accesso agli atti amministrativi della Asl9 di Locri.
Una ASL, quella di Locri, comandata dalla mafia, debordante di sprechi, malasanità e clientelismo.

Si tratta di una relazione amministrativa e non giudiziaria, stilata dalla Commissione del Viminale in cui lavorava Franco Fortugno, barbaramente assassinato dalla ‘ndrangheta.

La perquisizione messa in opera dalla Polizia postale di Firenze alle 6.30 del mattino (con il chiaro intento di cogliere di sorpresa due irrintracciabili criminali) ha portato al relativo sequestro dei computer dei due webmaster.

Da ricordare che l’atto amministrativo è un documento assolutamente pubblico, rintracciabile liberamente sul web e del quale il ViceMinistro dell’Interno Marco Minniti, durante la scorsa puntata di AnnoZero, ne aveva auspicato la distribuzione e lo studio nelle scuole calabresi.

Un altro attacco alla libertà d’informazione già in balia di lobbies economiche, politica e mafia.
Entità , queste due, a quanto pare inscindibili.

Come dico da tempo, noi blogger siamo l’ultimo baluardo per la libera circolazione delle informazioni.
Sta a noi attivarci. Facciamolo.
Senza Paura

Links:
Relazione della Commissione di Accesso agli atti amministrativi della Asl9 di Locri (.pdf)
DemocraziaLegalita.it
IlCantiere.org

Aggiornamento del 11 Novembre:
sono stati indagati anche i responsabili dei siti Casa della Legalità e della Cultura, comunisticalabria.org, badolato.info. Nonchè le testate giornalistiche di Repubblica, Calabria Ora ed Il Sole 24 Ore.

Aggiornamento del 10 Dicembre:

Nel link sopracitato la Relazione della Commissione di Accesso agli atti amministrativi della Asl9 di Locri non è più disponibile. Così come in tutti gli altri siti menzionati ed indagati.

Se volete leggerla potete però raggiungerla da : qui.

Finchè dura, però non ditelo a nessuno…shhhht!

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OTTOBRATA

di alcambi su Satira il 25 Ottobre 2006, 15:40

Ho perso un anno polemicamente
a scrivere versetti interamente
sugli uomini di stato per stanare
le molte ambiguità del governare

Un anno perso chi te lo ripaga
un anno della vita per la saga
d’impavidi altruisti e ciarlatani
ma dalla vertà sempre lontani

Espongono impettiti l’orazione
ad impartire sempre la lezione
al volgo d’ignoranti e di cretini
per la felicità dei cittadini

Si ergono in tivù col loro verbo
sfoggiando la virtù tenuta in serbo
e promettendo a tutti i benefici
che si otterranno con i sacrifici

Un bel progetto solo più avanzato
che serve alle finanze dello stato
volto a ridurre l’indebitamento
vorrei vedere chi non è contento

Mille trovate e varie amenità
dette a vantaggio della società
non merita neppure ricordare
per non guastarsi il liquido biliare

Ma in fondo sono poco convincenti
e non si vede affatto queste menti
esser capaci esprimere un pensiero
che corrisponde al bene quello vero

A loro importa solo del potere
che si conserva in nome del sapere
potere che proviene dal consenso
per tutte le ambizioni senza senso

La loro scuola vien dalle frattocchie
per vecchi sagrestani da parrocchie
ogni sberleffo tendono a ignorare
giammai gli è detto devi replicare Continua a leggere »

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Libertà di Stampa 2006

di SKA su ControInformazione il 25 Ottobre 2006, 09:40

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(FreedomHouse.org)

Il 23 Ottobre è uscito il nuovo rapporto annuale sulla libertà di stampa stilato da Reporters sans frontières, con annessa classifica, disponibile per intero a questo indirizzo.
(grazie a Justfrank per la segnalazione)

Alcune note interessanti sono quelle che vedono l’Italia salire al 40 posto, mantenendo una posizione pressochè invariata dallo scorso anno. (42)
Siamo ben sotto la Namibia, il Benin e Trinidad & Tobago, per intenderci.

Altra annotazione è quella che vede scendere a picco la posizione degli United States, da 17 a 53 in 5 anni, ossia dal post-11 Settembre e quindi per colpa dell’amministrazione Bush.

Relations between the media and the Bush administration sharply deteriorated after the president used the pretext of “national security” to regard as suspicious any journalist who questioned his “war on terrorism.”

Che tradotto significa censura sistematica

L’altra organizzazione che si occupa di libertà di stampa nel mondo è la Freedom House, di cui parlai lo scorso anno.
La mappa qui sopra fa parte del loro rapporto 2006

Mentre per gli United States la valutazione è differente da RSF, per l’Italia è addirittura peggiorata.

Nella classifica rimaniamo ancorati alla 79 posizione in buona compagnia del Botswana.
Inutile ricordare che veniamo, poco ironicamente, considerati Partly Free.
Parzialmente liberi.

Le motivazioni per il 2005 sono spiegate all’interno del rapporto dettagliato.
Inutile dire, anche qua, che il rapporto sia interamente dedicato a Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio “who controlled 90 percent of the country’s broadcast media through his private media holdings and political power over the state television networks.

Il rapporto delle Freedom House fa riferimento al 2005, mentre quello di RFS al 2006.
Per valutare gli eventuali effetti “positivi” dati dal cambio di governo dovremmo aspettare i rapporti del prossimo anno.

Senza spingersi troppo oltre con le previsioni, direi che non c’è da essere molto fiduciosi.

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L’impero decadente

di SKA su Notizie Commentate il 24 Ottobre 2006, 06:53

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Alcuni giorni fa una ragazzina di quattordici anni è stata interrogata da funzionari dei Servizi Segreti Usa, per aver postato in Internet, su un sito di chat, un commento contro George W. Bush. Julia Wilson, viso pieno di lentiggini, apparecchio ai denti ed in spalla uno zaino decorato con un tenero cuore, è stata prelevata dalla sua scuola a Sacramento, in California, durante una lezione di biologia, e obbligata a rispondere alle domande degli agenti di sicurezza.

Un giornale californiano ha riportato che la ragazzina aveva messo sul sito web “MySpace.com” un fumetto contenente l’immagine d’un coltello che pugnalava la mano del Presidente George W. Bush, con sotto la scritta: “Muoia Bush”. Fu quest’immagine, una delle tante che Julia aveva utilizzato per decorare una pagina web “anti-Bush”, a provocare la visita dei funzionari dei Servizi Segreti e del Dipartimento di Sicurezza Interna degli Stati Uniti alla scuola secondaria “McClatchy” di Sacramento in California. “Dissi loro che semplicemente non sono d’accordo con la politica di Bush”, ha spiegato Julia Wilson. “Non ho nessun piano per danneggiare Bush. Sono molto pacifica; semplicemente Bush non mi piace”, ha ribadito la ragazzina dopo essere stata interrogata da cinque funzionari governativi, che portavano armi di corto e lungo raggio.

Per lo meno, non l’hanno imprigionata a Guantanamo o in qualche altra prigione segreta, dove il regime di George W. Bush detiene persone che esprimono disaccordo col suo mandato fascista. E la Società Interamericana di Stampa, la Commissione dei Diritti Umani dell’Organizzazione degli Stati Americani, Giornalisti Senza Frontiere ed il Dipartimento di Stato Usa dicono che in Venezuela non c’è libertà d’espressione? La doppia morale e la decadenza dell’impero statunitense crescono quotidianamente e la sua condotta sfacciata si smaschera da sola. Continua a leggere »

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Tempi duri

di Kiappone su La dimanche des crabes, Notizie Commentate il 21 Ottobre 2006, 19:24

Mi sento abbastanza giù di corda questa sera. Un misto tra preoccupato, sorpreso ma forse c’è anche dell’altro. La destra è scesa in piazza!I paladini della democrazia hanno impugnato la Spada Liberatrice e mandato in campo le proprie armate.

Ora noi dell’Asse del Male, noi comunisti con la c minuscola, dobbiamo veramente temere, perchè quello che si è visto a Vicenza è stato un esercito senza macchia e senza paura! E poco importa se poi, in effetti, di quel Poderoso Esercito era presente solo una piccola avanguardia…Il grosso arriverà , e saranno guai seri per tutti! Un esercito di guerrieri che, come sottolineano i Generali, “Ce l’hanno ancora duro!”.

Da qui nasce la mia preoccupazione…Per noi comunisti sarà la fine di tutto. Senza più terra ne capo, ci vedremo sottrarre anche le donne, travolte dalla testoteronica armata di liberazione. E allora non ci resterà , per quelli di noi che avranno la fortuna di essere risparmiati, che lasciare le nostre case avvolti solo in un panno (rosso, ovviamente), bersagliati dagli sfottò dei nostri vincitori, e accusati di ogni sorta di malefatte, li vedremo brindare col nostro vino (e con le nostre donne).

EH già . Oggi vedere l’Armata del nemico mi ha fatto davvero male. Era davvero impressionante la loro coesione, la loro forza, la loro rigida moralità . Tanto radicata in loro da spingere questi rudi ed eroticamente dotati guerrieri a fischiare, per ben 6 volte, l’inno di quella terra che si apprestano a liberare, la loro terra. Ed è li che ogni speranza ho perso. Verremo mangiati come carne dai Leoni (di Venezia e non solo).

Noi agnelli,loro Lupi.
Noi cervo, loro cacciatore.
Noi antilope, loro Leopardo.
Noi ghianda.
Loro Porci.

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Cassato l’Art. 32

di SKA su Notizie Commentate il 20 Ottobre 2006, 14:26

Le lunghe e dure discussioni attorno all’inserimento dell’art.32 nella legge finanziaria sono arrivate ad una conclusione.

Apprendiamo infatti da Roberto Giachetti (deputato della Repubblica) che il sopracitato articolo sotto l’esame delle Commissioni riunite Finanze e Bilancio è stato definitivamente cassato.

Per ora le lunghe discussioni avvenute qui e su BlogGoverno potranno servire ai posteri per far capire che la comunità blog è viva e vuole capire. Sempre.

Nel frattempo leggo su Doxaliber che la Commissione Europea starebbe valutando la possibilità di equiparare servizi quali Youtube, Google Video o qualsiasi blog abbia filmati, ad un servizio televisivo.
Sottoposto quindi alle normative che regolano le trasmissioni televisive.

Vedremo.

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Bloggers solitari

di SKA su Notizie Commentate il 17 Ottobre 2006, 17:24

Il fenomeno Blog è divenuto ormai di portata universale, questo è un dato innegabile.
I “grandi media” parlano di blog, di bloggers e di community ogni giorno e spesso si appropriano del fenomeno come fosse cosa loro.
Dietro la parola “blog”, nella sua reale accezione, ci sono sempre dei privati cittadini, ragazzi con la voglia di esprimere, spesso di cazzeggiare e basta, oppure provano a dare una visione personale di ciò che capita attorno a loro, a noi.

Talvolta c’è anche chi prova ad impegnarsi un po’ di più, a fare quello che non fanno normalmente i “media” ormai asserviti al potere economico/commerciale.
Informazioni indipendenti, cercate, scambiate, rielaborate, commentate e liberamente distribuite.
Per un accesso all’informazione totalmente libero, indipendente e quindi scevro da compromessi editoriali, economici o politici.
Il che non significa accantonare un proprio ideale, ma non esserne schiavo.

Fatte queste considerazioni.
Noi bloggers siamo sulla bocca di tutti, ma in realtà ai grandi gruppi non interessa minimamente cos’abbiamo da dire veramente.

Una sorta di sfogo questo provato dopo la lettura di un articolo pubblicato su Megachip, intitolato Allarme tra i blogger, tratto da Il Manifesto.

In questo articolo si parla dei Bloggers senza citarne nessuno.
Si parla della modifica dell’art.65 della legge 633/41 contenuta nell’art.32 del decreto legge collegato alla Finanziaria 2007, senza alcuna fonte, ne tantomeno il vero putiferio scatenato tra i Bloggers.

Come se i Bloggers fossero dei soggetti passivi, indifferenti a cosa gli succeda attorno.
Un fenomeno di tendenza, piuttosto che persone con delle teste pensanti.

A tal proposito vorrei ricordare l’intervento su BlogGoverno,
Navarrini, Minotti, Wittgenstein oppure il mio modestissimo articolo, che chiariva da subito la posizione sulle rassegne stampa.
Ne cito pochissimi, il Tam-Tam ha fatto eco in tutta la blogosfera.

Non siamo nè stupidi nè male informati.
Abbiamo però lo “svantaggio” di non essere prezzolati o facenti parte di testate giornalistiche, per cui il lavoro di giorni interi cade nell’oblio, scavalcati da articoletti che parlano del nulla, non informano ne spiegano alcunchè. Ma ci passano sopra per il loro “valore”.
Come quello della Frediani.

In realtà però, pensandoci bene, preferisco che tutto rimanga così.

Aggiornamento :
il sempre ottimo Giulietto Chiesa scrive un nuovo articolo in cui potrebbe chiarire la situazione, ed invece prende la palla al balzo per sparare a zero senza argomentazione alcuna.
E Beppe Grillo, ovviamente, lo segue a ruota.
D’altronde quando c’è da fare populismo Chiesa e Grillo sono sempre in prima linea.
E’ più facile puntare il dito, anzichè informarsi

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Pensieri democratici

di SKA su Satira il 16 Ottobre 2006, 14:21

Ore 3.30 di notte. Strada provinciale, Tool in cuffia.

“In una democrazia reale il popolo dovrebbe pregare persone competenti di entrare in Parlamento e non implorarli di andarsene.”

Dovrei dormire la notte.

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Banditismo all’italiana

di SKA su ControInformazione il 12 Ottobre 2006, 14:32

Il Ministro Gentiloni presenta un disegno di legge in modifica parziale alla Legge Gasparri (112/2004) in cui è prevista la dismissione di due frequenze analogiche da parte di Mediaset e RAI che dovranno essere inviate sul satellite entro il 2009.
Nel disegno è prevista anche la scomparsa del SIC (sistema di comunicazione integrato) introdotto sempre dalla Gasparri e che allargava il paniere di risorse che avrebbero potuto entrarci aumentando a dismisura il limite antritust.

Berlusconi, ovviamente, taccia addirittura di “banditismo” tale disegno di legge.
Permettendosi addirittura (sì, lui) di dire che “difficilmente ormai possiamo considerarci una democrazia”.

Che non eravamo una democrazia lo aveva già stabilito per ben 2 volte la Corte Costituzionale.
Il 7 dicembre 1994 la Consulta dichiara illegittima la legge Mammì perchè in violazione con l’articolo 21 sostenendo, tra le altre cose che :

Il legislatore è vincolato a impedire la formazione di posizioni dominanti nell’emittenza privata e favorire il pluralismo delle voci nel settore televisivo… L ‘esistenza di un’emittenza pubblica non vale a bilanciare la posizione dominante di un soggetto privato… La posizione dominante data dalla titolarità di 3 reti su 9 assegna un esorbitante vantaggio nella utilizzazione delle risorse e della raccolta della pubblicità

(se non avete letto, leggete perchè è fondamentale)

Nel frattempo nulla succede, l’Ulivo vince nel ’96 promettendo di far rispettare il pluralismo, ma lo fa con la legge 249 del 1997 (Legge Maccanico) che rinvia tutto quanto a data incerta.

Il 20 Novembre 2002 arriva una nuova sentenza della Corte Costituzionale che dichiara incostituzionale la legge Maccanico ed impone Mediaset di lasciare libera una frequenza analogica.

Le frequenze disponibili nell’etere nazionale sono 11, ed 8 destinate ad uso privato. 3 ne occupa, sempre in concessione, Mediaset.
Si parla sempre di Rete 4 semplicemente perchè opera in regime di autorizzazione provvisoria e non di concessione. (qua).

Senza dimenticare che nel 1999 Rete4 ha perso la gara per le concessioni a trasmettere su scala nazionale.
La gara la vinse Europa 7 di Francesco Di Stefano, che però non ha mai potuto trasmettere a causa dell’occupazione abusiva della frequenza da parte di Rete 4. Per sapere cos’è successo ai soldi investiti, tra i requisiti minimi per legge,(leggi l’intervista).

Attualmente la vicenda Europa 7 è al vaglio della Corte di Giustizia Europea.

Il disegno di legge del Ministro Gentiloni fa nè più nè meno quello che si sarebbe dovuto fare in questi anni di illegalità e grave danno al pluralismo, nonchè alla democrazia stessa.

Forse parlando di banditismo voleva omaggiare gli anni gloriosi con il suo amico-fattore Mangano.

Possiamo però stare tranquilli che entro il 2009 tante cose saranno cambiate.
Per far rimanere tutto come è ora.

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Vix Crediderim!

di Reverendo SenzaDio su L'ora di religione, Satira il 11 Ottobre 2006, 14:25

Papa Benedetto XVI avrebbe già firmato l’indulto (anche lui) per far tornare nelle chiese la messa in latino

Riaperti immediatamente i processi contro Copernico e Galileo.

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Marcello l’abitudinario

di SKA su Notizie Commentate il 10 Ottobre 2006, 11:17

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PALERMO – Assolto “per non avere commesso il fatto”. E’ la decisione presa nei confronti di Marcello Dell’Utri, dai giudici della quinta sezione del tribunale di Palermo. Il senatore di Forza Italia era accusato di accusa di calunnia aggravata. […]

Il processo riguardava la presunta “combine” che, secondo l’accusa, il parlamentare avrebbe messo in atto con la complicità dei pentiti, Giuseppe Chiofalo e lo stesso Cirfeta, per screditare i collaboratori di giustizia che lo accusavano di collusioni con la mafia per l’altro processo, in cui è stato condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
(da Repubblica)

Marcello Dell’Utri al Tg2 :

“sono esterrefatto da questa sentenza, non sono abituato alle assoluzioni

Neanche noi siamo abituati alle assoluzioni di Dell’Utri.

Marcello Dell’Utri. Senatore della Repubblica e membro del Consiglio d’Europa.

Condannato definitivamente a Torino per frode fiscale e false fatturazioni (2 anni).
Condannato in primo grado, a Milano per estorsione con un boss mafioso (2 anni)
Condannato a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa (9 anni).

Attualmente a piede libero.

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I Blogger pagheranno gli editori?

di SKA su ControInformazione il 6 Ottobre 2006, 21:28

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All’interno del Testo del decreto legge collegato alla Legge Finanziaria 2007 alcunibloggerattenti scovano all’altezza del Capo IX, l’art.32 che recita :

All’articolo 65 della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo il comma 1, è aggiunto il seguente: I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale
di articoli di riviste o giornali
, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate.
Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui al cornma 2 dell’articolo 1 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29.

In pratica nel nuovo comma aggiunto all’art.65 della legge 633/41 si specifica che la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali va pagata agli editori.

Questo ha causato sconcerto ed ha portato perfino alla creazione di una petizione on-line contro tale modifica. Se n’è occupato anche Punto Informatico
In pratica vi è la, giustificata, paura della museruola alla libera circolazione delle informazioni, anche in rete.
Tra cui quindi, anche i Blogger.
E’ così?

Il nuovo comma va letto nel proprio contesto.
L’art.65 della legge 633 recita questo :

1. Gli articoli di attualità di carattere economico, politico o religioso, pubblicati nelle riviste o nei giornali, oppure radiodiffusi o messi a disposizione del pubblico, e gli altri materiali dello stesso carattere possono essere liberamente riprodotti o comunicati al pubblico in altre riviste o giornali, anche radiotelevisivi, se la riproduzione o l’utilizzazione non è stata espressamente riservata, purché si indichino la fonte da cui sono tratti, la data e il nome dell’autore, se riportato.

2. (ora 3) La riproduzione o comunicazione al pubblico di opere o materiali protetti utilizzati in occasione di avvenimenti di attualità è consentita ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca e nei limiti dello scopo informativo, sempre che si indichi, salvo caso di impossibilità , la fonte, incluso il nome dell’autore, se riportato.

(Fonte)

Libertà di riprodurre articoli di giornale o riviste che siano già stati messi a disposizione del pubblico, la cui utilizzazione non sia stata espressamente riservata.

Il nuovo comma risulta effettivamente quasi incomprensibile in questo contesto.
Non specifica chi siano i soggetti e cozza con il precedente comma 1.

Rassegne stampa
All’interno del comma vi è la volontà di proteggere l’editoria periodica dalle rassegne stampa non autorizzate e a scopo di lucro.
Non prettamente a scopi informativi quindi.
Questo viene specificato anche dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ricardo Franco Levi sulle pagine dell’Associazione Dirittodautore.it

Per quanto riguarda i Blogger non dovrebbe esserci alcun problema in quanto il nuovo comma non è retroattivo, ma soprattutto (ecco perchè è importante il contesto) ci viene in aiuto l’art.70 della stessa legge 633/41 che recita :

1. Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali.

2. Nelle antologie ad uso scolastico la riproduzione non può superare la misura determinata dal regolamento, il quale fissa la modalità per la determinazione dell’equo compenso.

3. Il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere sempre accompagnati dalla menzione del titolo dell’opera, dei nomi dell’autore, dell’editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull’opera riprodotta.

Pertanto il Blogger (che di per sè non ha tendenzialmente -salvo alcuni casi specifici- alcuno scopo di lucro) non credo possa costituire concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera.

Cosa che invece possono costituire le rassegne stampa.
Ecco anche perchè sono state escluse le amministrazioni pubbliche.

Personalmente non credo che questa possa essere considerata una “limitazione alla libera informazione”, come detto da alcuni.
La normativa nel suo complesso punta a tutelare il legittimo diritto d’autore nella creazione di un’opera dell’ingegno, mantenendo inalterate la garanzie a tutti i soggetti per una libera e piena accessibilità all’informazione.

La parola ora a voi.

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Un Giuffrida di troppo

di SKA su ControInformazione il 5 Ottobre 2006, 22:12

Riceviamo e pubblichiamo un appello in favore di Francesco Giuffrida, tecnico della Banca d’Italia, che fu incaricato dalla procura di Palermo di scoprire l’origine dei 113 miliardi di lire (pari a 58,4 milioni di euro) che arrivarono in contanti alla Fininvest di Berlusconi tra il 1978 e il 1983. Di lui parla anche Marco Travaglio, nella famosa intervista a Satyricon e contenuta tra i Documenti del Terzo Occhio.

“Carissimi, desideriamo rivolgerci a voi direttamente e personalmente, non ricorrendo questa volta al consueto invio multiplo, per un appello di solidarietà che ci sta molto a cuore, e che riguarda una persona che è un nostro caro amico da sempre, Francesco Giuffrida.

Nella stessa forma, diretta e personale, invieremo questo messaggio a tutte le persone che, come voi, sappiamo essere sensibili al tema dell’integrità e del coraggio civile.

Per chi non lo ricorda, diremo che Francesco Giuffrida è il coraggioso dirigente della Banca d’Italia (Vice-direttore a Palermo)che su richiesta e incarico della Procura della Repubblica di Palermo ha condotto una accurata e scrupolosa perizia tecnica sui flussi di capitali diretti alla Fininvest, per il processo a Marcello Dell’Utri.

Per questo suo lavoro Francesco dovrà comparire in giudizio il 12 ottobre, citato dalla Fininvest per presunti danni morali. La citazione è arrivata alla vigilia del processo d’appello per Dell’Utri, e in corrispondenza con un altro incarico attribuito, sempre a Francesco, questa volta dalla Procura di Roma, che evidentemente lo ritiene un tecnico assai affidabile, per indagare sui movimenti di capitali legati alla vicenda di Roberto Calvi. “Sembra una minaccia, un modo per zittirlo e intimorirlo al processo” ha dichiarato in giugno un magistrato al giornalista del Corriere Cavallaro. Non solo: la citazione comporta il concreto rischio che tutta la tutta la sua attività di esperto, e le perizie che gli sono state affidate, vengano delegittimate, compromettendo le indagini effettuate e in corso.

Francesco Giuffrida dovrà andare a difendersi di fronte ad un uomo che è stato condannato per mafia, solo per aver fatto il suo lavoro e per averlo fatto bene, e dovrà farlo da solo, visto che nemmeno la Banca d’Italia, a conoscenza ovviamente della sua collaborazione con il tribunale, si è mossa per un’azione di sostegno, o per tutelarlo in sede di giudizio.

Perchè questo appello? per rompere il silenzio e la solitudine che lo circondano (solo Felice Cavallaro ha scritto un articolo sul Corriere, e un’altro è uscito sulla Repubblica, entrambi in giugno, poi più nessuna informazione), contro il pericolo che questo isolamento, quasi omertoso, può comportare per Francesco e la sua famiglia.

Per questo chiedo a voi, e agli altri a cui manderò questa lettera, di fare quanto è nelle vostre facoltà affinché appello abbia la più ampia diffusione possibile, per non lasciare solo Francesco, ma soprattutto per dare il giusto risalto a comportamenti di integrità, rigore personale e coraggio che meritano di essere conosciuti, messi in evidenza e portati ad esempio.

Anche una mail di risposta, di adesione all’appello, può significare molto.

un caro saluto

giuseppe_giolitti@fastwebnet.it

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Serietà

di SKA su Notizie Commentate il 5 Ottobre 2006, 08:17

Nonostante le, anche forti, critiche dei post precedenti sulle scelte di Governo, oggi mi sento particolarmente fiducioso ed ottimista nei confronti di Prodi & Co.

Il Presidente del Consiglio dopo essersi presentato alla camera dei deputati il 28 Settembre, oggi si è presentato anche in Senato.

A mia detta una dimostrazione di serietà e senso dello Stato a cui non siamo abituati da lunghi anni. Il Cav. Berlusconi infatti non ha mai avuto la decenza di presentarsi in Parlamento a seguito di una chiamata formale da parte dei deputati stessi.

Quando c’è da criticare lo si faccia, ma quando c’è da elogiare idem.
Delle scelte strategiche principali il Presidente del Consiglio deve tenerne conto davanti alle 2 Camere, e l’ha fatto.
Non ha fugato il dibattito per nascondersi dietro dichiarazioni televisive da cui lanciare accuse o dichiarazioni senza possibilità di contraddittorio.

Per ben 2 volte ha ribadito la sua versione dei fatti, estraneità dall’affaire Telecom, autonomia delle autorità di garanzia, assenza di compartecipazione, prevalenza dell’interesse pubblico sull’interesse privato.

Mentire spudoratamente in entrambe le Camere sarebbe stata una sciocchezza nonchè una lama a doppio taglio.
Affinchè non venga provato il contrario (e l’intervista di Tronchetti Provera non è una prova) abbiamo il dovere di credere a Prodi.

Se così non fosse, faremo come in Ungheria

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La Finanziaria?

di SKA su Notizie Commentate il 3 Ottobre 2006, 11:32

Ho sempre pensato che il ruolo del tuttologo per un blogger sia fuoriluogo.
Si rischia di dire scempiaggini o copiare semplicemente cose dette da altri.

Quando non si ha la capacità personale di commentare una notizia o fare un’analisi quantomeno credibile, meglio tacere.
O meglio ancora : mettere a disposizione dei propri lettori le informazioni da cui ci si è informati.

Per cui, farò questo.
Preferisco lasciar parlare per me l’analisi di BlogGoverno, Il Sole 24ore, La Voce.info ed il Testo integrale della Manovra.
In attesa di un’analisi dettagliata da MenoStato.it.
(Aggiornamento : ecco una prima analisi di MenoStato.it)

Ok, qualcosa mi lascio sfuggire.
Personalmente avrei preferito una manovra più coraggiosa, rivolta più alla liberalizzazione che non allo statalismo ed alla supertassazione.
Se da una parte si annuncia l’abbassamento della tassazione per i redditi più bassi, dall’altra si tolgono 4,3 miliardi agli enti locali. Che in qualche modo dovranno rincarare sui cittadini.
Suppongo. La favoletta degli sperperi non regge molto.

Sono rimasto perplesso sulla supertassa ai SUV. Mi sembra più una mossa propagandistica che altro. Vengono ricompresi anche fuoristrada di ben più bassa cilindrata di una qualsiasi berlina (bmw, mercedes e cazzi e mazzi) e non vengono esclusi coloro che utilizzano un impianto GPL (soltanto Metano).

E poi Prodi vestito da Robin Hood mi fa venire gli incubi

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Eutanasia informativa

di SKA su Satira il 30 Settembre 2006, 22:23

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Dopo le interviste a 90 gradi di Mentana a Matrix, di Floris a Ballarò e della Ventura a Quelli che il Calcio (l’unica penalizzata, peraltro) possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo.

E’ stata infatti accolta, oggi stesso, la richiesta di Eutanasia per l’informazione Italiana.
Che ha spontaneamente deciso di porre fine alle atroci sofferenze inflittele.

Una prece.

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Sconfessioni

di SKA su Satira il 29 Settembre 2006, 10:22

Prodi

…reintrodurre la politica dirigista “per me sarebbe una sconfessione di parte della mia storia professionale

L’avesse ripetuto un’altra volta ci sarebbe stato anche da credergli

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Le intercettazioni fanno paura 2 (precisazioni)

di SKA su Notizie Commentate il 27 Settembre 2006, 09:11

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Dopo aver scritto l’articolo inerente al decreto-legge sulle intercettazioni illegali sul BlogGoverno e dopo alcune discussioni “faccia a faccia” con altre persone, ho notato che sulle misure adottate dal decreto stesso in materia c’è una divisione netta.

La divisione non è data dallo schieramento politico, ma da quanto ho capito solamente al livello del “buon senso” o forse della paura derivante dallo scandalo.
Sapere di poter essere soggetti di intercettazioni illegali e di potersi veder torcere contro le informazioni raccolte a scopo ricattatorio può far dir cose escludendo anche il minimo senso della ragione. Sarò breve.

Le intercettazioni illegali sono inammissibili come prove, in base all’attuale normativa.
Sacrosanto.
Ma la legge attuale intende i contenuti delle stesse.
Se però il reato è manifestato dalle intercettazioni stesse come si può pensare di distruggere le prove?!

Un esempio che ha portato anche Piercamillo Davigo, Consigliere della Suprema Corte di cassazione : in sede processuale, coloro che hanno commesso il reato, potrebbero ben dire :”quale reato? quali intercettazioni? mi si facciano vedere le prove delle mie intercettazioni illegali. Ah, sono state distrutte? quindi nessuno può provare il reato che mi viene imputato! In quelle carte c’era un romanzo”

E l’imputato viene assolto.

La malainformazione data da un po’ di cagnara dei partiti politici, causa nei cittadini il non capire una distinzione abbastanza ovvia : c’è differenza tra il generico uso di intercettazioni illegali a fini processuali (non ammissibile) ed il portare quelle intercettazioni in quanto prova del reato!

Anni ed anni di intercettazioni illegali e gravemente lesive della privacy dei consumatorivengono immediatamente distrutte appena si scoperchia la pentola. Si esclude così a migliai di cittadini e dipendenti Telecom, per anni illegalmente schedati, la possibilità di rivalsa (penale o civile) per aver subito gravi pesanti violazioni della propria privacy.

Si parla di tutela del cittadino nel non far leggere i contenuti delle intercettazioni ad un magistrato. Giusto. Ma la tutela del cittadino illegalmente intercettato per anni?

Per quanto riguarda la divulgazione sarà ovviamente la magistratura a dover garantire che i contenuti di quelle prove fondamentali non venga pubblicato o rivenduto, ed utilizzato esclusivamente per il periodo del processo. Poi e solo poi, distrutti.

Capito ora?
Senza prove non c’è processo che tenga, tantomeno quindi una condanna.

E’ solo un problema di concetto, o c’è veramente qualcuno che è favorevole a non punire quei malfattori?

Leggi anche :
Le intercettazioni fanno paura
Decreto legge sulle intercettazioni illegali : tutela della privacy o insabbiamento?

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extra

WTF?

Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.