Ad Anna
di SKA su Notizie Commentate il 9 Febbraio 2007, 10:54
Non ci sono Pacs che tengano oggi.
Un ultimo saluto ad Anna, grazie per aver riempito i nostri pomeriggi adolescenziali.
E le cartelle
E i desktop
Non ci sono Pacs che tengano oggi.
Un ultimo saluto ad Anna, grazie per aver riempito i nostri pomeriggi adolescenziali.
E le cartelle
E i desktop
D’Alema ai colleghi di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Paesi Bassi e Romania, brevemente :
“Fatevi un tascabile pacchetto di cazzi vostri”
Cazzuto D’Alema.
Dalla Farnesina annunciano :”E’ tutto rientrato, ma il Ministro tiene a precisare che il prossimo a riprovarci verrà preso a randellate”
Ho l’influenza.
Mal di gola, tosse, raffreddore e febbre.
Quest’anno si chiama Americana.
Ed ho una voglia irrefrenabile di bombardare qualcuno.
Quanto amo l´Italia!
Se Pinocchio fosse ancora in cerca del paese dei balocchi, sicuramente approderebbe con la sua barchetta su una bella spiaggia italica!
Non sono nemmeno state celebrate le esequie del povero Raciti che già i Signori del Calcio tornano a dire ??The show must go on??, ossia…Intanto riprendiamo così ci dimentichiamo prima di quanto è successo. Così abbiamo fatto con Calciopoli, con Tangentopoli e con tutto quello che in Italia ci scandalizza (solo quando ci scappa il morto, chiaro, non prima) ma di cui, fondamentalmente, non ce ne frega un cazzo!
Il calcio è così, si dirà …Lo ha detto ieri Matarrese (uomo di profonda caratura etica e morale) dicendo: “Sono cose che possono succedere nel mondo del calcio??.
Ossia? Il regolamento del gioco calcio prevede che ci sia il morto? E quanti punti vale? Se non sapessi di essere tra persone civili forse qui ci scapperebbe una bella madonna scritta, così potrei anche dire la mia opinione su un tipo di bianco vestito, con sede (fastosa) in Roma, che non solo non ha fatto un cenno minimo alla questione ma continua a sparare le sue stronzate quotidiane…Ma questa è un´altra storia.
Come del resto tutto in Italia è un´altra storia. E´ tutta storia scritta, fatta e gestita dai Signori…Del calcio, del petrolio, della politica, che differenza fa? La vera Mordor (paragone per intenditori), signori (voi lettori, piccoli modesti signori), è qui!
Ma niente paura: domani ce ne saremo già scordati!
—
N.D.D. : questo testo è preso dai commenti al post precedente, pubblicato perchè meritava il doveroso spazio. Perchè è anche ciò che pensa l’umile “direttore” di questo blog.
Che si fa?
Vogliamo fermarli ‘sti campionati o ancora andiamo dietro a quelli che devono far la formazione del Fantacalcio?
Come promesso qualche mese fa riporto il nuovo rapporto sulla Libertà di Stampa di Freedom House inerente al 2006
La notizia l’avrete già letta da qualche altra parte, ma è sempre poco.
In quel post scrissi che non ci sarebbe stato da essere molto fiduciosi
Ed infatti non è che la nostra posizione sia migliorata, anzi, è peggiorata!
Breve riepilogo:
2002 : 41° (Free)
2003 : 37° (Free
2004 : 74° (Partly Free)
2005 : 77° (Partly Free)
2006 : 88° (Partly Free)
Come ogni anno, andate sul sito di Freedom House se volete leggere le motivazioni
In breve
Ciò che ci fa considerare Parzialmente liberi è :
– la stratosferica concentrazione di potere mediatico nelle mani di un privato : circa il 90% dell’industria mediatica ed informazione.
– La Legge Gasparri e la Legge Frattini che hanno aumentato la concentrazione, andando contro le norme anti-trust.
– La cacciata di Santoro per cui la Rai ha subito una condanna dal Tribunale di Roma, la perquisizione al Corriere della Sera.
– Controllo ed influenza di 6 su 14 canali televisivi da parte di un privato.
– Monopolio di fatto sugli introiti pubblicitari nel 2004 (58% Mediaset, 28% Rai)
– Legge antiterrorismo del 2005 che consente il controllo dei contenuti su Internet.
Ma come si fa ancora a credere alla parola Libertà , soprattutto se c’è chi la usa a sproposito?
Non è la libertà che manca, mancano gli uomini liberi.
Devo - Freedom of Choice
Ricordate il famoso Comma “Fuda” 1343 relativo alla prescrizione dei reati contabili di cui parlammo tempo fa?
Bene, non si sa ancora chi sia stato ad inserirlo. E non lo si saprà mai.
Infatti proprio oggi è stato bocciato l’emendamento di Francesco “OmoDePanza” Storace, che si prefiggeva di individuare il responsabile dell’inserimento del comma in questione.
Da notare che per la bocciatura sono stati fondamentali i voti dei senatori di Forza Italia, ma facciamo finta di niente.
Mentre ieri, invece, la maggioranza ha approvato definitivamente il decreto abrogativo che cancella completamente il comma 1343. Bravi.
Non è finita però, qui viene il bello.
Il procuratore generale della Corte dei Conti, Claudio de Rose ha fatto pervenire direttamente al Ministero dell’Economia una stima di quanto sarebbe costato quel piccolissimo comma di 3 righe.
3 miliardi di Euro, ecco quanto sarebbe costato alle casse dello Stato. Ossia noi.
Sulla base dei dati relativi al periodo 2001/2006 la Corte ha sommato i procedimenti oggetto di prescrizione, che sarebbero stati ben 3475 per una cifra che si aggira sugli 814 milioni di euro, a cui vanno aggiunti rivalutazione monetaria, interessi legali, spese di giustizia ecc… e si sarebbe arrivati ai tre miliardi, circa.
Ma il Ministero dell’Economia, cosa dice?
Mario Lettieri, sottosegretario del Ministero, ha definito il “comma Fuda”
un mero errore redazionale, del quale non è stato possibile rintracciare il responsabile, nonostante le ricerche anche informatiche.
Insomma, anche qui sopra ce la siamo presa con il simpatico Pietro Fuda, ma probabilmente è solo un capro espiatorio.
Che abbia ragione Calderoli quando dice :”E’ sorta in me la convinzione che il colpevole è stato, come in tutti i gialli della miglior tradizione, il maggiordomo”
Fonti:
Bocciato il Comma Fuda
Il Comma Fuda sarebbe costato tre miliardi
(articolo segnalato da LiberoBlog)
E pensare che qualche giorno fa dicevano di quanto fosse un bravo nonno.
Update 18.01: ed ovviamente, dal cilindro esce fuori pronta la risposta scritta da Bonaiuti.
Una famiglia che si perde e ritrova la propria strada grazie all’amore.
Proprio nei giorni in cui si fa un gran vociare attorno alla parola Famiglia, contro i Pacs.
Proprio quando ci sono le unioni di fatto alla Camera
Che geni comunicativi gravitano attorno a Mediaset.
Cara sinistra, abbiamo perso ancora una volta.
Il Pacsismo è un movimento recente ed antico dello spirito italiano, intimamente connesso alla storia della Nazione italiana, ma non privo di significato e interesse per tutte le altre.
Entra in azione con il proprio Partito Pacsista – Fronte Nazionale Contro la Famiglia .
Dopo lunghi mesi in cui le sirene cattoliche, teo-democratiche, binettiane, mastelliane, casiniane e ruiniane l’hanno ripetuto, infine è nata la reale convinzione che sì : siamo contro la Famiglia.
Primo obiettivo del Partito sono i Pacs.
Una volta ottenuto questo, con la legge o con la forza, proporremo con tutti i mezzi a nostra dispozione la totale abolizione del matrimonio con relativa impossibilità di prole.
Il futuro Regime Pacsista farà prevalere la forza delle armi, qualora necessario, per imporre la nostra filosofia di disgregazione della Famiglia per come è oggi intesa.
Il Regime Pacsista si opporrà a qualsiasi tentativo clandestino di procreare.
Equiparazione? Scordatevelo!
Il Regime Pacsista si imporrà attraverso l’opera di propaganda dei propri comitati per impedire qualsiasi omologazione delle unioni civili al matrimonio.
Il Regime Pacsista si appella alla necessità di fare leggi umane e sagge purchè rivolte al disgregamento e la corrosione della Famiglia.
Il Regime Pacsista rispetta le idee altrui, ma se ne sbatte.
Mica penserete che siamo in Democrazia.
Questo partito ha anche il suo inno della giovinezza che viene cantato dai Pacsisti con gioia di cuore esultante!
Famiglie anti-pacsiste e rivoluzionarie!
Verremo a cercarvi e vi disgregheremo dalla prima all’ultima.
Con in mano un moschetto e dall’altra un Mocho Vileda.
……
Per adesioni : qui sotto, in allegato una foto delle vostre mani senza fede.
[…]
Sdraiandomi sul sedile posteriore della mia Punto verde bottiglia ora non faccio che pensare all’Appuntamento, una di quelle cose da cui non puoi esimerti.
E’ troppo importante, i ricordi sono troppo importanti.
Eppure lasciano sempre qualcosa di incompiuto.
I ricordi in realtà sono uno di quei processi psichici, che molti imputano ad una qualche divinità superiore e che servono esclusivamente a far soffrire.
I brutti ricordi vorremmo tutti cancellarli per soppiantarli con qualcos’altro.
Tutte le situazioni in cui hai commesso un errore, una scelta sbagliata.
Ricordarle serve solo a far riemergere il rimpianto di avere o non aver fatto.
I bei ricordi si vorrebbero cancellare perché irripetibili.
Ripeterseli in testa all’infinito riesce soltanto a darti l’idea di impotenza e di quanto essi stessi, prima o poi verranno offuscati da altri.
Come il ricordo di un programma televisivo o di una pubblicità di patatine che prendono il posto di una giornata al lago.
Con un libro, delle sigarette ed aria pulita. Mica smog.
I ricordi dilaniano.
Addormentarsi in macchina invece rende nervosi.
[…]
Se la Memoria dev’essere relegata ad un unico giorno pieno di coscienze colme, che si svuotano come palloncini già domani, beh, preferisco essere senza memoria.
La notizia che in questi giorni ha scosso la rete è quella relativa alla sentenza della cassazione che reciterebbe Lecito scaricare cd e film da Internet senza lucro (testo della sentenza).
Attenzione, non è così.
Via Luca trovo delle chiarificazioni tratte da Punto Informatico, (anche l’interessante parere di Carlo Sgarzi)
Infatti con le attuali normative vigenti scaricare senza autorizzazione file protetti da diritto d’autore non è legale:
le normative attuali prevedono che il semplice download sia sanzionabile sul piano amministrativo mentre la condivisione di materiali protetti è a tutti gli effetti perseguibile penalmente. Il fatto quindi che scaricare file senza condividere non sia un reato non è dunque una novità : è, e rimane, un illecito.
(da Punto Informatico).
Ma allora perchè questa sentenza della Cassazione direbbe il contrario?
Semplicemente perchè i fatti cui si riferisce la Cassazione risalgono al 1999, ed è quindi sulle norme dell’epoca che la Corte si è espressa. Dal 1999 ad oggi le modifiche della normativa sul diritto d’autore (633/41) sono almeno cinque, la più interessante ed importante è la famosa Legge Urbani (128/2004) in cui venne totalmente stravolto il concetto stesso di lucro con l’articolo 171 bis che recita : “trarre profitto dalla duplicazione abusiva del materiale protetto dalla tutela del diritto d’autore”.
La differenza tra lucro e profitto è pressochè abissale : il non acquisto di un album o film scaricato da Internet, pur non procurando lucro, procura certamente profitto.
Al di là delle imprecisioni, l’effetto peggiore dell’eco avuto dalla notizia è l’errata convinzione che da domani avranno tutti coloro che scaricano file protetti da copyright: la certezza di compiere un’attività lecita sotto l’inesistente protezione di una sentenza della Cassazione che riguardava tutt’altro.
(cit. dall’articolo di C.Sgarzi.
Insomma, continuate a fare attenzione a ciò che scaricate e se lo fate tenete sempre presenti i rischi.
(articolo segnalato da LiberoBlog)
Perchè si scandalizzano se quelli di Azione Giovani hanno fatto il Saluto Romano?
E’ un gesto di cortesia nei confronti di Prodi, in fondo.
Il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, 15/01
“”QUATTRO ANNI PER AZZERARE IL DIGITAL DIVIDE IN TUTTA ITALIA” (intervista qui)
Lo spero bene.
Perchè io mi sono veramente ed analogicamente rotto i coglioni.
Notizie che passano in sordina : Silvio Berlusconi ha potuto usufruire della prescrizione concessagli assieme agli altri imputati in relazione al processo sui fondi neri di Mediaset, per i reati ascrittigli sino al 1999. (qui)
Da ricordare, come sempre, che prescrizione non significa assoluzione, ma decorrenza dei termini processuali. Per assurdo che possa sembrare, è un diritto. Diventato escamotage.
Il Tribunale di Milano ha decretato la prescrizione per i 3 reati di cui è (era) imputato Berlusconi :
– appropriazione indebita (fino al luglio del 1999)
– falso in bilancio (fino al 1998)
– frode fiscale (fino al 1998)
Non ho voglia di fare un quadro riassuntivo sui fondi neri di Mediaset/Fininvest (2 mila miliardi spostati tramite società ombra in conti in Svizzera, Bahamas, Montecarlo ecc…), perciò date una letta veloce al quadro riassuntivo sui Procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi.
Terzo Occhio non può che esprimere la massima soddisfazione per questa decisione del Tribunale.
L’On. Silvio Berlusconi ha troppi capi d’imputazione e troppi processi sulle spalle, era anche ora che gliene fosse tolto qualcheduno, perdìo.
Qui c’è gente che lavora, mica va a rubare…
(articolo segnalato su LiberoBlog)
Magari ve ne sarete già accorti, ma il 13 Gennaio Beppe Grillo sul suo blog ha scritto un post intitolato Una lettera dal Vaticano.
Non ci sarebbe neanche da palesare il fatto che sia una bufala bella e buona, se non fosse che ci stanno tanti polli seguaci di Grillo che ci sono cascati a capofitto.
Insomma, lo capirebbe anche mio cugino*.
In breve : la “lettera” è un copia/incolla del discorso di Ratisbona, quello che scatenò una bufera di polemiche.
Modificato a regola d’arte dallo Staff del Blog per farlo diventare una lettera. (ne parlano anche su Giornalettismo).
I fatti sono questi, i motivi (denuncia, protesta, propaganda ecc..) non sono io a doverli dire.
Se volete, diteli voi nei commenti.
*mio cugino ha 8 anni
p.s. sì ho volutamente associato le parole Grillo + Ratzinger + Bufala per darle in pasto a Google.
Edit:
in data 15/01 Beppe Grillo svela l’arcano.
Commosso ed emozionato, ieri.
Nel giorno di presentazione della tesi, con tanto di elogi (me-la-tiro mode on) e nel giorno in cui ho praticamente trovato lavoro (bucio-di-culo mode on), mi sono commosso per altri motivi, realmente futili.
Non frequento la mia facoltà da circa 1 anno e ieri ho potuto appurare che qualcosa è cambiato.
Momento di relax, solita sigaretta e mi capita di ascoltare i discorsi di un gruppo di matricole sedute accanto a me.
Parlavano di musica, di cinema, di politica. Nessuna discussione impegnata.
Guccini, Modena City Ramblers, I Cento Passi.
Parlavano di Auschwitz di Guccini, di Contessa, La Locomotiva. Di mafia!.
“Mio padre…la mia famiglia…”
Conoscevano le scene de I Cento Passi.
La storia di Peppino Impastato.
Ma sapevano anche di cosa stessero parlando.
Normale?
Fidatevi, non è normale.
In una facoltà di figli di papà , di destra come Viterbo tutta, la cui tendenza primaria è l’elogio sfrenato al denaro, alla discoteca, ai vestiti firmati, e basta, li ho visti come un’eccezione.
Una facoltà in cui non ho mai trovato qualcuno che potesse interessarsi a qualcosa che possa anche solo avvicinarsi alla parola “cultura”, se non con sporadiche interferenze.
“Cultura” è un parolone, eppure sembra così facile negarne l’esistenza.
No. Non sto dicendo che a sinistra vi sia cultura e a destra no. Non buttatela in cagnara.
Sto dicendo che è la prima volta che mi capita, oltre alla prassi discorsiva con Fac, Raf ed anche Gigi.
Forse una coincidenza, forse sta cambiando qualcosa.
Magari anche quei discorsi fanno parte di uno stereotipo di vita, di una moda.
Ma permettetemelo, nel 2006 e “là dentro” sentir parlare della Auschwitz di Guccini mi ha commosso.
E se Guccini è un tramite per apparire più fighi e va ancora di moda dopo 42 anni, ben venga.
Sempre meglio quello che i discorsi sui regali di Natale da 500 euro.
Francesco Guccini - Auschwitz
E’ incredibile, l’Italia come i telefilm di Mission Impossible.
Giunge voce dalle sacre pagine de Il Giornale nonchè dalla fervente penna dello stesso Guzzanti (Paolo, il comico, non i figli), che in pratica l’amico di una vita Scaramella, ex-consulente della commissione Mitrokhin, ha fatto incontrare un falso Guzzanti con Evgeni Limarev.
Lo stesso Limarev ammette nell’incontro con il vero Guzzanti che “adesso che la vedo di persona sono sicuro al 100% di non averla mai incontrata prima d’ora e quindi di non averla mai sentita parlare di dossier o di qualsiasi altra cosa che l’abbia danneggiata, ma la prego di credere che ero in buona fede.”
Ma ci crediamo tutti.
Tra qualche giorno vedremo Scaramella messo alle strette togliersi la maschera e dire :”AhAh! Sono io Guzzanti!”
E Guzzanti, togliendosi la maschera :”AhAh! E io sono Pietro Gambadilegno!”
E Limarev :”Basta! Sono io Dart Fenner!”
E Belpietro, togliendosi la maschera :”Ah sì! E io sono Belpietro!”
Mi spiace impallare i miei stessi post nostalgico/riflessivi, ma non riesco a tacere.
Oggi l’amico Raf mi ha detto che inizia ad aver paura del terzo occhio, perchè vede troppo in profondità .
Lui si riferiva ad altro, ma nel rileggere un post di qualche giorno fa sulla strage di Erba, ci ho trovato queste parole.
E poi : ma perchè questo bigottismo nazional/leghista/xenofobo deve per forza trovare il colpevole in Marzouk? Ma chi l´ha detto che è stato lui? Perchè è islamico?
Poi magari si viene a scoprire che sono stati i tranquilli vicini padani e lavoratori…
Iniziate ad aver paura anche voi.
Sarò il nuovo Paolo Fox der Web
Per inciso : ribadisco il concetto.
Nel 2006 ci sono state negli USA 53 esecuzioni.
A Gennaio 2007 ne sono previste altre 9.
Verranno uccisi
Corey Hamilton in Oklahoma (9 Gen)
Carlos Granados in Texas (10 Gen)
Johnathan Moore in Texas (17 Gen)
Norman Timberlake in Indiana (19 Gen)
Kenneth Biros in Ohio (23 Gen)
Larry Swearingen Texas (24 Gen)
Ronald Chambers Texas (25 Gen)
Marcus Robinson North Carolina (26 Gen)
Christopher Swift Texas (30 Gen)
Fino ad Agosto 2007 sono programmate altre 21 condanne a morte negli USA.
Gli altri nomi e giorni visibili all’indirizzo Pending USA Execution
Vi dicono niente quei nomi? No?
Esatto, sono dei signori nessuno. Per i quali nessuno si mobilita.
Per i quali nessuno chiede alcuna moratoria sulla pena di morte.
Attualmente sono 54 i paesi mantenitori della pena di morte.
Afghanistan, Arabia Saudita, Autorità Nazionale Palestinese*, Bahamas, Bahrein, Bangladesh, Bielorussia, Botswana, Burundi, Ciad, Cina, Comore, Corea del Nord, Corea del Sud, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Giappone, Giordania, Guinea, Guinea Equatoriale, Guyana, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Malesia, Mongolia, Nigeria, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Saint Kitts e Nevis, Sierra Leone, Singapore, Siria, Somalia, Stati Uniti d´America, Sudan, Taiwan*, Thailandia, Trinidad e Tobago, Uganda, Uzbekistan, Vietnam, Yemen, Zambia, Zimbabwe.
La stima ufficiale delle condanne a morte totali si aggira sui 5.494, ma data la forte chiusura dei regimi dittatoriali (Cina, Cuba, Iran, Vietnam, Corea del Nord, Pakistan …) le cifre potrebbero essere di gran lunga superiori.
Prendendo per buone tali cifre, sono circa 6mila condannati a morte l’anno.
Per cui nessuno ha chiesto nessuna moratoria.
La mobilitazione pro-Saddam ha dalla sua un basso ed anche un po’ ignorante spirito antiamericanista.
Che senso ha scendere in piazza brandendo striscioni con su scritto “Nessuno Tocchi Saddam”?
No, dico. Stiamo scherzando?
Ci si muove per difendere l’unica persona indifendibile?
Tra tanti assassinati legalmente, Saddam era probabilmente quello che se lo meritava di più.
Eppure non è così.
Abbiamo dovuto assistere al solito rituale disumano e brutale che neanche un mostro sanguinario come lui meritava. Con una sovraesposizione mediatica mirata a cosa? Voyerismo? Sadismo? Paura?
L’umiliazione dell’ergastolo sarebbe stata di gran lunga più proficua sotto molti aspetti, oltre a quelli politici anche di attenuazione degli attentati.
In questo modo ci siamo creati un fantasma ed un martire immortale, che vivrà dei ricordi falsati dai propri seguaci. E successivamente dal revisionismo.
Noi Italiani ne sappiamo qualcosa (…)
Qualcuno si è chiesto : è giusto paragonare l’uccisione di un dissidente cinese con quella dell’ex rais iracheno?
In parte.
La prima è esclusivamente un’abominia contro l’umanità , la seconda è anche un errore strategico madornale.
Probabilmente voluto.
Continuo a pensare che l’Italia abbia fatto bene a presentare una domanda di riesame della moratoria internazionale sulla pena di morte.
Ma nel momento sbagliato.
Un gesto politico così importante, dopo la morte di Saddam perde molto del suo valore.
Prende connotazioni ideologiche e di partito che nulla hanno a che fare con i nobili pensatori che si schierarono contro la pena di morte, come Camus, Hugo, Dostoievski …
La pena di morte è un crimine contro l’umanità
E come tale va combattuta. A Priori.
Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.