Mi piace dare spazio ai lettori/commentatori di questo piccolo blog.
In merito all’ormai ultra-dibattuta polemica sulla presenza di Papa Ratzinger all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università de La Sapienza propongo come incipit il commento di Paolo nel post precedente.
Per sapere, a mente fredda, cosa ne pensate.
“Ma che volete che sia un Ferrara, portavoce degli antiabortisti, in confronto al capo (dittatore di fatto) di uno stato estero, che si prende l’onere e l’onore di presenziare l’inaugurazione dell’anno accademico di una delle più importanti università italiane.
Lo stesso che
“Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella città di Parma, riprese un’affermazione di Feyerabend: “All’epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto” ” (cit. http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=16924&sez=HOME_ROMA)
In altri miei interventi mi scostavo da coloro (atei) che offendono un dio, e la religione che lo rappresenta, commettendo una inutile offesa a chi invece in quel dio crede.
Ma in questo caso, non c’entra nulla tutto questo.
Qui c’entra la laicità di uno stato che, poco per volta è messa in pericolo, da chi usa il suo potere terreno (quello extra lo lascio a chi ha fede) in modo sconsiderato.
E’ inutile che vi elenco tutti gli interventi di questo attempato signore, perchè sono a conoscenza anche di coloro che vogliono e sperano che un pò di cerume nelle proprie orecchie, possa non permettergli di ricevere tali assurde ed ignobili notizie.
Ne ho (abbiamo) abbastanza!!
Torniamo ad essere un paese civile, un paese dove i diritti siano uguali per tutti, non sono verso coloro che hanno un pisello e lo usano come il proprio cervello (o viceversa).
Paolo da Madrid”
Vi ricordo nel frattempo la sentenza n.203 del 1989 della Corte Costituzionale in cui all’art. 4 troviamo scritto e palesato “il principio supremo della laicità dello Stato, che é uno dei profili della forma di Stato delineata nella Carta costituzionale della Repubblica.” con richiami espliciti agli articoli 2, 3, 7, 8, 19 e 20 della Costituzione Italiana.
Nel caso specifico aggiungo anche l’articolo 9 che recita:
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Che va in chiaro contrasto con la presenza di un esponente religioso, palesemente contrario alla Scienza in quanto tale.
Tanto vale allora affidarsi ai cornetti rossi e alla lettura dei fondi del caffè.