V-Day?

di SKA su Notizie Commentate il 26 Luglio 2007, 11:47

Il tale V-Day organizzato dallo staff di Beppe Grillo per l’8 Settembre è l’apoteosi del populismo più infimo, arrogante e volgare.
Non ha niente di differente dall’appellativo generalista di “Coglioni” agli elettori di sinistra, così come dal famoso dito medio dell’ex Premier Berlusconi.
Inutilmente volgari. Facili incitatori di folle.

“Andate tutti affanculo” ha qualcosa di differente da “è tutto un magna-magna”?

Sia chiaro: è da stupidi fare di tutta un’erba un fascio. O di tutti i fasci un’erba.
Grillo ha avuto spesso l’abilità di sollevare dei problemi concreti con ironia e facilità di linguaggio. Tra le iniziative più apprezzabili (perlomeno da me) quella relativa al Parlamento Pulito.
Si dice semplicemente che i nostri parlamentari e governanti debbano essere i primi a dover rispettare le leggi, quindi fuori dal Parlamento se si hanno condanne o si hanno procedure penali in corso.

Ma questo lo si ottiene con gli strumenti della diplomazia o dell’iniziativa popolare che segua le regole della democrazia.
Non certo con un generico “Vaffanculo” che ha l’unica capacità di accendere fiamme di moti popolari che si spegneranno velocemente il 9 Settembre.

Va sottolineato inoltre, come fa anche Fulvia, che il nome V-Day usurpa e sbeffeggia un’iniziativa ben più seria, importante e di più lunga data. Il VDay : a global movement to stop violence against women and girls.

Appoggiate quest’ultima di iniziativa. Perchè un “Vaffanculo” è violenza verbale, inutile.

Mentre la violenza sulle donne, quella vera, è ancora un problema. Serio.

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Nuova vita (chapt.2)

di SKA su La dimanche des crabes il 22 Luglio 2007, 11:13

Dal momento in cui ti dichiarano svogliatamente “dottore” in qualche cosa, al momento in cui ti ritrovi a mettere per iscritto tutto quanto passa un attimo.
Siamo nella società dell’anti-riflessione. Si agisce senza concedersi il lusso di metabolizzare il fatto.
Siamo nella società del si-deve-fare. Una vita in cui i momenti significativi sanno di un sapore insipido, che vanno giù come una medicina. Fan bene, ma meglio che passino in fretta.
Mentre tutti gli altri vengono presi a piccoli morsi mal masticati ed indigesti.
Si-deve-fare.
Dice, perché?
Non posso risponderti ora, sto facendo altro.
Appunto.

Dal momento in cui sbatti la testa su di una presentazione di tesi che sembra infinita, al momento in cui la vomiti senza neanche capire cosa si sia detto, passa un’eternità. Ed invece era un attimo.
Sangue, sudore, gastrite per finire con un “grazie può accomodarsi” ed un “complimenti” – “grazie”.
Tanti saluti.

E poi risate. E poi finta-gioia. E poi cibo. E poi?

E poi qua a scrivere con in mano i primi brandelli di una nuova vita.
Due valigie, uno scatolone, una scatola delle scarpe con i cd di sempre. Tutto accatastato dentro una 1200 grigio-metallizzata.
La mia vita dentro ad una Lancia. Con tanto di ricordi, assieme, finalmente, a Lei.

Alle volte non si ha neanche il tempo di dire :”hey, finalmente ho finito” che si re inizia daccapo.
Nuovi doveri, nuove aspettative, nuova organizzazione. Nuova convivenza. Partendo dal nuovo presupposto che, pur sforzandosi, pur credendosi perfettamente nel giusto, non si avrà comunque ragione. Sono i meccanismi di coppia d’altronde: si ha ragione solo quando il partner ve la concede.
Più o meno insomma, non stiamo mica qui a sottilizzare ora.

Guardo di sfuggita quelle 3 o 4 foto scattate poco prima di partire, poco prima di andare. Non credo sia definibile come nostalgia dell’addio questa mia, quanto una vaga malinconia di ciò che è stato e ciò che sarà. Paura, quest’ultima. Le foto di quella stanza ormai vecchia di vent’anni, ma giovane dei miei vent’anni (24). Prima triste per l’abbandono pro-matrimonio del fratello, desolata ora dall’abbandono della mia vita usuraia che in essa ha vissuto mattine, pomeriggi e nottate intere.
Una stanza piena di ricordi da dover, per forza di cose, dividere con mio fratello. Abbandonata da entrambi a distanza di pochi giorni, ma forse era giusto così.

C’è bisogno di metabolizzare, di riflettere.
Per non venire soffocati dall’anti-riflessione, dal si-deve-fare.
Ogni tanto ci si può anche fermare, guardarsi indietro, per riporre dolcemente il proprio passato dentro ad una scatola di cartone.

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La multinazionale chiamata Chiesa Cattolica

di Reverendo SenzaDio su L'ora di religione il 19 Luglio 2007, 14:30

Come sappiamo la Chiesa nel suo passato di brutalità, inquisizioni, assassinii e tradimenti della peggior specie (peggiore perché fatti in nome di un Dio misericordioso), ha anche costantemente stipulato degli accordi e concordati con i più variegati potenti della Terra.
Sempre bella gente comunque.

Prendendo d’esempio soltanto la storia più recente vediamo il concordato con Napoleone nel 1801, con Francesco Giuseppe in Austria nel 1855, con Mussolini in Italia nel 1929, con Hitler nel 1940, con Antonio Salazar in Portogallo nel 1940 e nel 1953 con Francisco Franco in Spagna.

In Italia i famosi Patti Lateranensi fruttarono alla Chiesa una Convenzione Finanziaria e un Concordato, riconoscendo l’indipendenza e la sovranità dello Stato Vaticano (non riconosciuta sino ad allora) nonchè una cospicua ricompensa per i danni subiti dopo la conquista di Roma nel 1870 da parte dello Stato Italiano.

In base ad un debito accumulato nei confronti della Chiesa lo Stato Fascista pagò al Pontefice una somma di circa “750 milioni in contanti e un miliardo in consolidato 5 per cento al portatore“. Santificati però.

Mussolini stesso ammise candidamente che :

Le idee religiose hanno ancora molto impero, più di quanto non si creda da taluni filosofi. Esse possono rendere grande servizio all’umanità. Essendo d’accordo col papa si domina ancora la coscienza di 100 milioni [oggi un miliardo] di uomini

Esattamente le stesse cose che pensano, ma non dicono, i vari Casini, Mastella, Margheritini, Prodiani ed un po’ tutti in genere.

Dopo una serie di tentativi il Concordato è caduto nel 1984, pur continuando ad “assicurare l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche”.

La Somma versata in favore della Chiesa con la Convenzione Finanziaria viene sostituita dal famoso “8 per mille” sul gettito dell’IRPEF. Grazie ad esso la Chiesa riceve attualmente circa un miliardo di euro. Una cifra non destinata ad opere di carità come vorrebbero farci credere. In base ai dati della CEI relative al trienni 2002-2004 i fondi sono destinati per il 20% a interventi caritativi, 34% al sostentamento del clero e 46% per esigenze di culto (??).

E siccome “In caso si scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse”, soltanto un terzo degli Italiani sceglie a chi devolvere l’8 per mille, quindi l’85% va ogni anno alla Chiesa Cattolica. Che furbi.

A quel miliardo di euro vanno poi aggiunti :
– 478 milioni di euro per gli stipendi degl insegnanti di religione
– 258 milioni per i finanziamenti alle scuole cattoliche
– 44 milioni per le cinque università cattoliche
– 25 milioni per la fornitura dei servizi idrici al Vaticano
– 20 milioni per l’Università di Campus Biomedico dell’Opus Dei
– 19 milioni per l’assunzione in ruolo degli insegnanti di religione
– 18 milioni per i buoni scuola degli studenti delle scuole cattoliche
– 9 milioni per il fondo di sicurezza sociale dei dipendenti vaticani e dei loro familiari
– 9 milioni per la ristrutturazione di edifici religiosi
– 8 milioni per gli stipendi dei cappellani militari
– 7 milioni per il fondo di previdenza del clero
– 5 milioni per l’Ospedale di Padre Pio a San Giovanni Rotondo
– 2 milioni e mezzo per il finanziamento degli oratori
– 2 milioni per la costruzione di edifici di culto
– Varie ed eventuali
[Dati del 2004]

Il che porta ad una cifra di circa tre miliardi di euro a cui vanno aggiunte le mancate entrate per lo Stato, causate da una lungaggine di esenzioni fiscali nei confronti della Chiesa.

Gli enti ecclesiastici sono circa 59.000 ed hanno circa 90.000 immobili con vario utilizzo (non chiese, ma parrocchie, oratori, conventi, seminari, case ecc…).
Un valore complessivo che si aggira attorno ai 30 miliardi di euro, imposte sui fabbricati, l’imposta sui terreni, sul reddito delle persone giuridiche, compravendita e l’IVA.

A cui va aggiunta, come se non bastasse, l’esenzione del pagamento dell’ICI che fa perdere ai comuni una cifra stimata attorno ai 2 miliardi e 250 milioni di euro.

Era Gesù a dire “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” ?
Se son gli altri a rimanere poveri, tutto va bene.

Fonti:
informazioni tratte dal libro “Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)” di Piergiorgio Odifreddi

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Suffisso -ato

di SKA su Il Terzo Occhio il 16 Luglio 2007, 16:25

Probabilmente in pochi hanno fatto caso all’assenza del sottoscritto dal mondo dei blog, ma ancora più nella fattispecie dal Web in genere.
E voglio ben vedere. Avrete avuto sicuramente qualcosa di meglio da fare.

Così anche io.
Sono stato impegnato nell’entrare definitivamente nel favoloso mondo della disoccupazione.
Di qui il suffisso deverbale -ato che posticipa il prefisso disoccu- .

Che è poi conseguenziale della carica di laure- di cui ora posso fregiarmi.
Son soddisfazioni, nevvero?

E qui mi fermo, senza raccontarvi null’altro. Tiè.

Era tanto per dirvi che proverò a riprendere la normale routine bloggheggiante il prima possibile.
Se interessa.

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Parto Democratico

di SKA su Satira il 10 Luglio 2007, 23:37

Partito Democratico

Leggo da Francesco (a sua volta da Deeario) che esiste un raccoglitore di potenziali loghi per il Partito Democratico.

Da cui ho preso quello qui sopra.

Che mi sembra il più giusto in fondo, perlomeno negli intenti di fondo.
Soprattutto dopo la scelta di W come Veltroni, apprezzato un po’ da tutti. Sin troppi.

Faccio mio un pensiero di Daniele Luttazzi :”Fra qualche anno Casa delle Libertà e Partito Democratico si fonderanno per formare il nuovo Partito di Centro. Il nuovo partito non avrà alcun programma.

Che poi era ciò che in maniera molto più blanda pensavo già un anno fa.

Con un grande Centro non ci sarà più bisogno di periferie.

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Via Previti

di SKA su Notizie Commentate il 9 Luglio 2007, 20:58

Eh, no. Stavolta non si parla di urbanistica.

Mi si passi l’espressione colorita, ma s’intende che Previti se ne vada via dalle balle. Nello specifico quelle del Parlamento.

La Giunta della Camera è arrivata proprio oggi a proporre, e ad approvare, “l’annullamento dell’elezione per sopravvenuta ineleggibilità” nei confronti del Deputato Cesare Previti.

Sopravvenuta ineleggibilità per la condanna definitiva nel processo IMI-SIR.

Fan del Cesarone nazionale, non disperate.
Il fascicolo deve ora passare per Montecitorio entro 20 giorni.

La speranza è l’ultima a morire, sempre dopo la giustizia ovviamente.

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Via Craxi?

di SKA su Satira il 6 Luglio 2007, 09:45

Dopo Bettino, vogliono cacciare dall’Italia anche il figlio Bobo? 1

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Qui Houston

di SKA su Il Terzo Occhio il 3 Luglio 2007, 10:59

Qua si ha un blog da portare avanti, mancano però nuovamente tempo e soprattutto idee.

Tutto ciò che leggo in questi giorni mi annoia, sfoglio stancamente pagine di giornale cercando fonti d’ispirazione per qualche facezia o per qualche approfondimento che dica come stanno effettivamente le cose.

Sarà il caldo, sarà la tanto agognata laurea che sta finalmente arrivando.
O forse è la Luna che è entrata in Saturno.

Nel frattempo, avete letto?
Storace si dimette da AN e lo annuncia su suo sito.

Dice che Alleanza Nazionale non è più di “destra”.
Vuole fare una Destra ancora più a destra di Alleanza Nazionale.

Mano al manganello, camerati!

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Questione di Manganelli

di SKA su Satira il 25 Giugno 2007, 09:44

Con Manganelli a capo della Polizia la Banda Bassotti ormai non ha più scampo.

(troppo tardi e troppo facile eh?)

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W come Veltroni

di SKA su Satira il 22 Giugno 2007, 18:52

Diciamolo.

Se a far da sponsor a Veltroni per la leadership del Partito Democratico ci si mette anche un tal Marcello Dell’Utri, dall’alto della sua levatura morale (e che levatura), siamo proprio in una botte di ferro.

Diciamolo.

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Gli esami non finiscono quasi mai

di SKA su Il Terzo Occhio il 22 Giugno 2007, 13:26

Però ogni tanto sì.
Magari per una finestra temporale breve e determinata, ma finiscono.

Da questo lungo e travagliato percorso ho appreso una fondamentale lezione di vita :
non potrò mai fare il Ministro del Tesoro.

Poffarbacco.

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Lettera dall’Italiano medio

di SKA su Il Terzo Occhio il 21 Giugno 2007, 20:30

Non faccio post citazionisti solitamente, un po’ per scelta un po’ perchè mi sembrano inutili.

Questa volta voglio rendervi partecipi di uno dei pezzi più intelligenti e completi che io abbia mai letto su quello che, banalmente, viene chiamato “l’Italiano medio”.

Non ho mai capito, veramente a fondo, cosa si intendesse con quell’appellativo.
Ora sì.
Grazie a Johnpaul ed il suo Bourgeoisie macht frei.

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Tessssoretto

di SKA su Satira il 20 Giugno 2007, 11:11

Tra le tante proposte sulla destinazione del famigerato tesoretto, la più seria :

buttatelo nella lava del Monte Fato

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Relative Consorte

di SKA su Satira il 19 Giugno 2007, 16:30

Mentre Fini decide di separarsi consensualmente dalla Consorte, D’Alema no.

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Smentite

di SKA su Satira il 18 Giugno 2007, 20:44

Esclusiva: D’Alema ha concordato una nuova intervista al TG5 per smentire categoricamente le voci che l’avrebbero visto porre a sè stesso il problema della questione morale.

No, non l’ha mai fatto.
Sia chiaro.

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Coltivare la marijuana in casa? Non è reato

di SKA su Notizie Commentate il 15 Giugno 2007, 10:42

Coltivatori domestici di marijuana, esponente con orgoglio le vostre piantine fuori dal balcone!
Non c’è più bisogno di nascondervi, siete nel giusto!

Lo sancisce la sentenza 17983/2007 della Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di un uomo condannato in primo grado ed in appello per avere coltivato nel proprio terreno cinque piante di marijuana.

La Corte ha annullato la condanna “perché il fatto non sussiste”, spiegando che la coltivazione “domestica” non è penalmente perseguibile anche dopo la legge Fini – Giovanardi. Il regime repressivo non è infatti applicabile
“a chi non intenda fare commercio della «coltivazione» o del suo risultato, ma coltivi la cannabis per uso personale […]tanto più che il legislatore del 2005-2006 è intervenuto lasciando pressoché integra la disciplina di base in tema di repressione delle condotte illecite”

Viene esclusa quindi la tesi per cui la coltivazione per uso personale sia penalmente perseguibile, sia per la precedente normativa che per quella introdotta con la Fini-Giovanardi n. 49 del 2006.

Per uso personale si intende esclusivamente personale, ribadiamo.
Non rivolto alla vendita a terzi.

Dove si comprano i semini?

Fonti:
Testo della sentenza 17983/2007

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I piccoli schiavi di Pechino 2008

di SKA su Notizie Commentate il 13 Giugno 2007, 21:01

Questa è la storia di bambini trattati come schiavi nelle fabbriche che producono gadget per gli Europei di Pechino nel 2008.

2008 ragazzi, non 1800.

L’inchiesta è stata svolta dall’associazione Play Fair 2008 ed il rapporto di denuncia è simbolicamente intitolato “Niente medaglie olimpiche per i diritti dei lavoratori”. (No medal for the Olympics on labour rights (.pdf) )

In Italia ad informarci del rapporto ed a narrarci di situazioni vissute “de visu” è stato Federico Rampini in un suo articolo per Repubblica intitolato I baby schiavi di Pechino 2008: così nascono i gadget olimpici

“alcuni bambini e bambine hanno appena 12 anni e sono già alla catena di montaggio…”
“lavorano dalle 7.30 del mattino alle 22.30, con gli stessi ritmi degli adulti. Spesso sono obbligati a fare straordinari, non remunerati. Perfino il salario degli operai adulti in queste aziende, a 20 centesimi di euro all’ora”

“Alcuni operai hanno osato denunciare questi problemi alle autorità locali e sono stati licenziati in tronco.”

Forse l’avrete già letto. O forse no.

Non me la son sentita di far cadere anche questo nel dimenticatoio delle notizie cotte-mangiate-digerite in un giorno, figlie del “new journalism” in internet.

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Conflitto d’interessi a senso unico

di SKA su Notizie Commentate il 12 Giugno 2007, 11:29

Sempre che ce ne fosse la necessità di scriverlo, credo che l’abbiano capito ormai tutti per quale motivo il centro-sinistra (su tutti però la dirigenza DS) ha ostacolato ed ostacola tutt’ora una seria legge sul conflitto d’interessi.

Un termine che sembra andare a braccetto esclusivamente con Silvio nostro e gli altri Berluscones, chi più chi meno con le mani in pasta negli affari dell’economia italiana.

Ma in Italia vige la regola del “meglio la mia merda, che la merda ben più grande degli altri”.

Il conflitto d’interessi Ds-Unipol-coop è estremamente grave ed in qualsiasi altro paese europeo i 3 furbetti rossi sarebbero stati obbligati ad andarsene per sempre dalla politica italiana.

E’ vero, le telefonate non sono prova di alcun reato.
Ma sono sintomatiche di una collusione totale tra politica ed affari, intercettazioni che vedono Fassino, D’Alema e Latorre parlare con gente come Consorte, Gnutti e Ricucci tutti quanti condannati per reati finanziari.

Se, come dicono i DS ora, le telefonate erano rivolte solo “ad assicurare la partecipazione delle coop alla contesa bancaria” per quale motivo hanno negato spudoratamente di averlo fatto?

Ricordate la famosa intervista tappetino di Fazio a Fassino?
Raro esempio di giornalismo scoreggia.

Perchè la scoreggia una volta fatta puzza un po’, ma poi svanisce nell’aria e tutti ce ne dimentichiamo.

Chiederemo quindi noi a FassinoD’AlemaLatorre : perchè avete telefonato ripetutamente a ConsorteGnuttiRicucci nel pieno di un’Opa e di una contro-Opa, facendovi beffa delle regole del libero mercato?

La risposta sarà : “per tenerci informati”

E l’ultima domanda sarà : per quale motivo un politico dovrebbe tenersi informato di un’operazione del genere? Per quale motivo dovrebbe dire “Prima di denunciare portiamo a casa tutto” ? Oppure fare addirittura il tifo come D’Alema?

Avanti popolo, alla riscossa.
O alla scalata

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Prima le opinioni

di SKA su Satira il 7 Giugno 2007, 14:08

Dello scontro tra il Generale Speciale ed il Ministro Visco, una brutta storia ancora tutta da chiarire, ciò che mi è rimasto più impresso è la facilità con cui su tutte le Tv nazionali riescano a parlare per ore ed ore di tutto, tranne che dei fatti.

Sicchè uno che ascolta, alla fine, si convince che effettivamente l’opinione degli esponenti politici sia più importante di ciò che è successo in realtà.

Che poi il tutto si traduce, brevemente, in : ma si può sapere che cosa cazzo è successo?*

*la domanda è eufemistica, ma neanche tanto… leggere qua

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I costi della politica #2 – I Senatori

di SKA su ControInformazione il 30 Maggio 2007, 11:11

Seconda puntata della blog-inchiesta sui costi della politica, o meglio dei politici. Dopo aver parlato del trattamento economico dei Deputati parleremo oggi del trattamento economico dei Senatori per fare poi una somma conclusiva

Trattamento economico dei Parlamentari Italiani – Senatori

Indennità mensile di un Senatore è pari a : 5.419,46 euro, “al netto della ritenuta fiscale (€ 3.555,63), nonché delle quote contributive per l’assegno vitalizio (€ 962,42), per l’assegno di solidarietà (€ 749,79) e per l’assistenza sanitaria (€ 503,59)”

Diaria : 4.003,11 euro mensili, da cui vengono detratte 258,23 euro per ogni assenza alle votazioni.

Rimborso per spese inerenti i supporti per lo svolgimento del mandato parlamentare:
4.678,36 euro dei quali : 35% (1.637,43 euro) al Senatore stesso, 65% (3.040,93 euro) al gruppo Parlamentare

Spese di trasporto e spese di viaggio:

Pedaggio autostradale : gratuito
Circolazione ferroviaria : gratuita
Circolazione marittima : gratuita
Circolazione aerea nazionale : gratuita

Rimborso spese per il trasferimento dal luogo di residenza all’areoporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio : 13.293,60 euro fino a 100 km di distanza 15.979,18 euro sopra i 100 km. Per i residenti a Roma il rimborso annuale equivale a 6.646,80 euro

Spostamenti all’estero per viaggi internazionali o di aggiornamento : 3.100,00 euro annuali

Spese telefoniche:
4.150 euro annuali

Assistenza sanitaria integrativa

Per i Senatori iscritti al servizio di Assistenza Sanitaria Integrativa è previsto il il rimborso delle spese sanitarie, così come ai rispettivi familiari. Versano una quota mensile pari al 4,5% della propria indennità mensile.

Assegno di fine mandato:
Ogni mese il deputato versa 749,79 euro da cui percepirà l’80% alla fine del mandato parlamentare

Fondo per l’assegno vitalizio:

Ogni mese il deputato versa 962,42 euro più il 2,5% (240,60 euro) per la reversibilità che vengono accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi. Il Senatore riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di et� .

Riepilogo di costo mensile:
Indennità parlamentare netta : €. 5.419,46 euro

ritenute previdenziali : €. 749,79

ritenute assistenziali : €. 503,59

Fondo per l’assegno di fine mandato da cui percepirà l’80% : €. 749,79

Fondo per l’assegno vitalizio (25% – 80%): €. 962,42

ritenuta fiscale: €. 3.555,63

Indennità lorda: €. 11.940,68

Diaria: €. 4.003,11

Rimborso per spese inerenti i supporti per lo svolgimento del mandato parlamentare: 4.678,36 euro

Spese di trasporto e spese di viaggio (escluse le tessere gratuite, ma calcolando sempre trasporti superiori ai 100 km [1331,59 + 258,33] : €. 1.589,92

Spese telefoniche : €. 345,83

Costo mensile di un deputato : circa €. 22.557,90

I Senatori italiani sono 333, per cui mensilmente costano allo Stato Italiano : €. 7.511.780,70

Quanto ci costano al mese i nostri Parlamentari?

630 Deputati : €. 13.848.540,30 mensili
333 Deputati : €. 7.511.780,70 mensili

Il Parlamento costa al mese : €. 21.360.321,00

Per cui annualmente il costo di sole 963 persone equivale a : €. 256.323.852,00

Tutti i dati sono stati raccolti da quelli pubblicati nel sito della Senato della Repubblica

Leggi anche : I costi della politica #1 – I Deputati

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WTF?

Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.