Avanti, Gongolo

di SKA su Satira il 19 Novembre 2007, 13:44

E’ interessante notare che l’unico a raccogliere concretamente le pulsioni populiste di Grillo sia stato proprio Berlusconi.

Degli sfruttati l’immensa schiera
La pura innalzi, rossa giarrettiera
O proletari, alla riscossa
Giarrettiera rossa trionferà.

Offlaga Disco Pax - Tatranky

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Ab-uso privato

di SKA su Notizie Commentate il 16 Novembre 2007, 19:42

Il volo di Rutelli e Mastella non costituisce “danno erariale”, secondo il vice-procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio Angelo Canale.
Non sono stati riscontrati “danno erariale, violazione di legge o disposizioni di servizio, dolo o colpa grave”.

Si evince quindi che l’uso privato dei mezzi statali rientra a pieno titolo, per legge, fra le mansioni di un ministro.
E famiglia.

E’ il volo che ti porta
lo sai soltanto tu

Litfiba - Il volo

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Fini pettegolezzi

di SKA su Notizie Commentate il 13 Novembre 2007, 16:34

Oggi Terzo Occhio si dà al pettegolezzo bacchettone, così per passare il tempo.

Andando con ordine.
Elisabetta Tulliani (chi?) ex di Gaucci e qualcosa-a-che-fare-con-la-Tv aspetta un bambino da Gianfranco Fini, Alleanza Nazionale. Bene, auguri.

Gianfranco Fini, Alleanza Nazionale, non è ovviamente sposato con la Tulliani.
Dato che l’l’annuncio della separazione con conseguente divorzio è stato dato neanche 4 mesi fa. In Italia per divorziare ci vogliono 3 anni.

La Tulliani dice anche che “Ci siamo incontrati due anni fa all’ambasciata statunitense … Piano piano ci siamo accorti che ci capivamo al volo”. Quindi si presume che il rapporto sia iniziato molti mesi prima della separazione.
Son cose che succedono, ci dispiace per la separazione, siam contenti per il nuovo amore. Non è questo il punto, of course.

Il punto è che Gianfranco Fini, Alleanza Nazionale, alcuni mesi fa (10 Maggio 2007) andava inneggiando:

La famiglia è una istituzione che va rispettata e noi parteciperemo al Family Day per il senso che abbiamo della famiglia

(link)

Quindi è questo il senso della famiglia per Gianfranco Fini, Alleanza Nazionale?
Nel conto dei valori della famiglia abbiamo : divorzio, adulterio ed un figlio concepito al di fuori del matrimonio.

Tanto che la Tulliani dice, ingenuamente:

Tra pochi giorni io e Gianfranco diventeremo genitori di una bambina. Siamo contenti, molto. Presto saremo una famiglia normale

.

Quindi significa che, pur con un figlio ma senza matrimonio (causa di divorzio, durata 3 anni, ecc…) si considererebbero una famiglia normale pur incarnando in pieno il concetto di famiglia di serie B tanto starnazzato al Family Day.

Quindi caro Gianfranco Fini, Alleanza Nazionale, se io faccio un figlio da convivente perchè non posso permettermi le spese di un matrimonio (e perchè sono anche cazzi miei) posso tranquillamente considerarmi una famiglia normale?

E perchè quindi, e questo lo dico anche e soprattutto al governo di sinistra, non possiamo godere degli stessi diritti di una famiglia normale come la sua?

Sì, è vero.

Noi comuni cittadini che non facciamo i parlamentari non godiamo mica del Fondo di Solidarietà che consente di estendere l´assicurazione sanitaria al convivente, nonchè lasciare la pensione di reversibilità , anche se tra di loro non sussiste alcun legame matrimoniale”>Fondo di Solidarietà che consente di estendere l´assicurazione sanitaria al convivente, nonchè lasciare la pensione di reversibilità , anche se tra di loro non sussiste alcun legame matrimoniale

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Fermatelo (reprise)

di SKA su Notizie Commentate il 12 Novembre 2007, 09:48

Ci hanno già pensato dei commentatori a ricordarlo, usando google.

Significa quindi che il messaggio può tranquillamente venire ribadito a chiare lettere anche in questa occasione.

Fermate il calcio, voglio scendere

Quante altre volte dovrò copia/incollare?

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Lettera fuori dalla massa

di SKA su La dimanche des crabes il 11 Novembre 2007, 12:30

Caro K.,
ti scrivo per esprimerti un mio personale disagio.
In questi giorni l’argomento principale di dibattito in internet, sui giornali e checchè se ne dica anche nelle televisioni è stato l’ormai plurinominato VaffanculoDay organizzato da Grillo ed il suo staff. Nei giorni passati mi sono lasciato un po’ prendere la mano nell’esprimere la mia personale contrarietà ad una manifestazione di piazza e di massa come questa, aggiungendo anche qualche obiezione in riferimento al testo di legge integrale (non la sua sintesi) che poco condivido e che potrebbe avere dei profili in violazione di trattati internazionali.
Nei commenti mi viene scritto, da un blogger che stimo profondamente (JP), che no, non ci sarebbero profili di incostituzionalità.
Va bene, mi fermo qua, ho ammesso di non essere un giurista e di non poter andare così nel profondo di una legge.

Nonostante nel passato abbia sempre cercato di partire da testi di legge, li abbia analizzati nello specifico, perdendo anche giornate intere per tentare di portare qualche possibilità di informazione in più. Poi ti senti dire che “non hai mai letto un bando di concorso” che “fai pena” che “sei qualunquista” e un po’ ti viene da ridere, ma poi ti viene da starci un po’ male.

La coerenza con le proprie idee è l’ultimo baluardo per continuare a fare quel che si fa, per non cadere nel baratro dei voltagabbana che pensano a comando o semplicemente per interesse. Perciò non desisto.

Però mi dispiace che alcune parti del mio pensiero sul V-Day siano state lette come affini alle parole di gente come Fini, Bossi, Craxi (Bobo), Casini ed altra gente che avrebbe fatto molto meglio a starsene zitta ed ignorare il V-Day come hanno fatto altri.

Loro però hanno un motivo, un interesse per esprimersi contro Grillo: debbono difendere i propri interessi di casta, gli interessi di un’oligarchia che spesso e volentieri nessuno del popolo ha scelto. Una completa distorsione di quello che dovrebbe significare Democrazia, ossia sovranità popolare. Che è solo un significato formale, il significato sostanziale è tutt’altro.
Il popolo non è sovrano, è suddito.
Il governo non è retto dal popolo, è retto da una circostanziata oligarchia.
Il governo non è scelto dal popolo, non è scelto dal singolo cittadino – one man, one vote – è scelto comunque da un voto organizzato. Dai partiti.

Qui invece io non ho nessun interesse da difendere, neanche consociativo. Sono solo, come lo siamo tutti davanti allo Stato.

La brevità dello spazio disponibile su un blog prima che il lettore si stufi di leggere obbliga sempre ad una sintesi del proprio pensiero, spesso quindi non si riesce ad approfondire e si lasciano dei messaggi fraintendibili ed ovviamente criticabili, come qualsiasi parere. Almeno la libertà d’espressione ci è garantita, perlomeno in uno spazio indipendente e libero come il mio.

Non credo nei partiti e non ho alcuna intenzione di parteciparvi.
Così come credo nel completo fallimento del progetto “liberaldemocratico”, la Democrazia, che si è imposta come forma di governo verso cui tutti gli Stati dovrebbero aspirare e se non lo fanno da soli, che lo imparino con la forza.
La Democrazia è diventata una nuova religione, una nuova concezione teleologica applicata ad una forma di governo. Pensatori come Popper accostarono la Democrazia alla Ragione, quella pura diciamo, e pur negando qualsiasi finalismo storico descrive la Democrazia come lo scopo cui deve tendere l’umanità intera.
Tutte le forme di governo del passato, antiche monarchie in cui il popolo ubbidiva al Re per devozione e non per schiavitù, le aristocrazie che si basavano sulla meritocrazia, il feudalesimo, e soprattutto le dittature pensavano di sè stesse ciò che pensa la Democrazia. “Il migliore dei governi possibili” e verso cui la natura umana dovrebbe tendere. La Democrazia, a confronto delle prime 3 elencate, non è di certo migliore.
E’ solamente il modo migliore per far credere al popolo di essere libero.

In Democrazia la pace interna è auto-conservazione, e quindi necessaria. E’ una pace utilitaristica, più che una pace raggiunta con l’evoluzione del pensiero umano. A nessun governo interessa far scatenare guerre interne, soprattutto perchè è lo Stato a detenere il potere della violenza legalizzata. Il cittadino è svuotato perfino della possibilità di potersi ribellare con la forza, la ribellione naturale degli animali in gabbia, per paura di ritorsioni da parte dello Stato.

La Democrazia è un metodo, un contenitore, non è un valore in sè e non propone alcun valore.

Ti giuro caro K., tutto ciò che ho scritto è importante.
Criticare Grillo ed il V-Day non significa credere ciecamente nello Stato, nei partiti e negli oligarchi.

Significa esprimere una reale paura.
L’Italia ed il mondo hanno già vissuto esperienze di piazza in cui un singolo personaggio carismatico lancia i suoi proclami dall’alto, messaggi facili da comprendere per il popolo, facile propaganda per le masse. Il carismatico proclama, urla, fa le sue pause per accogliere gli applausi.
La folla esulta, acclama, grida VivaViva. E’ agghiacciante.

Nel 2007 si può dire, non possiamo di certo nascondere la testa sotto la sabbia ancora, ma anche Mussolini ha vissuto lunghi anni di consenso.
La storia successiva ha tentato di deviare il discorso, ma è ormai un fatto assodato che per lunghi anni il consenso ricevuto era per lo più reale e non imposto. Non sto difendendo il Fascismo e non sto dicendo che tutta l’Italia desse il suo consenso, anzi.
Ma una buona fetta scendeva in piazza, ad applaudire, a gridare, ad annuire ai proclami di forza del proprio Duce. Volontariamente. Credendoci per davvero.

Bisogna diffidare sempre dall’accentramento del potere su di Uno. Soprattutto se si proclama portatore della Verità. Se inneggia, se fa propaganda.
E non mi si venga a dire “200.000 voti li chiami populismo?”. Il populismo viene prima, il populismo è propaganda rivoluzionaria, l’azione quindi viene dopo che si è stati convinti.
Anche Hitler è stato votato con regolari elezioni, ve lo siete dimenticati?

Amico mio, questo significa pensarla da qualunquisti?
Significa, secondo te, dire “tanto non cambierà mai niente” oppure “è tutto un magna magna” “fa tutto schifo”?
Non lo so caro K., ma non credo. Altrimenti non sarei qua a rodermi il fegato o a spulciare libri, leggi e l’intera rete per tentare di dare qualcosa.

Questo per me significa non accettare che qualcuno, tantomeno Uno, mi dica ancora come debba pensarla.
Lo slogan di terzo occhio è “Pensa da solo, sii fonte di domanda”. Ed io mi pongo costantemente delle domande, per primo su me stesso. E provo a pensare da solo, ovviamente a rischio di sbagliare.

In Italia non siamo abituati a pensare da soli. Abbiamo sempre bisogno di qualcuno che ci dica come-dove e perchè.
Pensa all’ironia: per ascoltare i suoi proclami il Duce neanche faceva pagare il biglietto. Così, per dire.

Ecco caro K., io credo che qualcosa cambierà invece. Anche in maniera quasi spontanea, la Democrazia, come tutte le forme di governo del passato, è destinata ad implodere. Che sia per l’avvento di qualche causa scatenante o per l’arrivo di un nuovo capo-popolo che riesca ad accentare su sè stesso i malcontenti del popolo verso la politica e la classe politica.

Credo nei Movimenti, quelli con la M maiuscola, e non le mobilitazioni di massa. Quei movimenti organizzati che funzioni da-molti-a-molti e non da-uno-a-molti. Capisci cosa intendo?

Non smetterà mai di chiedere giustizia, legalità, onestà e libertà, quella vera, in ogni sua forma.
Non è libertà quella che ti chiede di scegliere tra 2 candidati l’uno specchio dell’altro.
Non è libertà quella che ti fa scegliere tra 4-5 marche di cellulari, è sudditanza.

Continuerò a pensare tutto questo, nonostante vengano a dirmi che faccio schifo, che faccio pena, che sono una capra ignorante ipocrita ed opportunista. Perchè non è così, perchè porto avanti un pensiero sino alla fine, perchè non ho proprio niente da cui trarre vantaggio.

Continuerò a fare quel che faccio. Ma da solo, o assieme a qualcuno con gli stessi obiettivi.

I capipopolo mi danno l’orticaria.

Con affetto
Fabio

Update
Leggere il post Il cosa e il come di Daniele Luttazzi.
Una ventata d’aria fresca. Ora mi sento meglio

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Skypephone pruriginoso

di SKA su Notizie Commentate il 10 Novembre 2007, 15:56

Non avendo tempo di scrivere gli altri argomenti in cantiere vi lascio ad una lettura molto interessante per il fine settimana.

Skypephone e la disonestà fatta operatore di Francesco Minciotti.

Ossia ciò che dovrebbe prendersi la briga di fare un giornalista, ma che non fa.

Aggiornamento 12/11: Francesco ci tiene a puntualizzare la questione Skypephone e 3 riassumendo i rilievi tecnico/contrattuali posti nei commenti e le informazioni aggiuntive che sono emerse durante questi giorni. Come richiesto dall’autore stesso, i lettori sono pregati di leggere entrambi i post per avere una visione d’insieme il più trasparente e chiarificatrice possibile.
Alla luce di questo mi vien da dire che la parola “giornalista” sia stata usata a sproposito. I giornalisti italiani non rettificano mica.

giuro che è l’ultima volta

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Ciao Enzo

di SKA su Notizie Commentate il 6 Novembre 2007, 11:32

E’ banale ed ovviamente in tanti useranno la stessa retorica che viene spontanea in questi momenti.
Ma è la prima, e credo anche l’unica, volta che uso il blog per un addio mediatico.

Perchè se in un futuro riuscissi mai a fare ciò che sogno segretamente e dovessi fare il nome di un “vecchio” giornalista di riferimento, il nome di Biagi sarebbe in testa. Subito dopo, Montanelli.

Poi il nulla.

Ciao Enzo

p.s. eventuali commenti di offesa o inutilmente polemici verso la figura di Enzo Biagi saranno irrimediabilmente cancellati, se non supportati da argomentazioni valide. Avvertiti.

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Quelli che sbranano

di SKA su Notizie Commentate il 4 Novembre 2007, 22:01

Ci sono quelli che dal loro salotto buono, con i loro pensierini benpensanti di due righe dicono “ci vorrebbe proprio”, “ora basta però eh, li facciano fuori tutti”, “botte e basta ci vorrebbero, per tutti” ecc…

Poi ci sono quelli che lo fanno per davvero. E i benpensanti, con la faccia buona dicono “ma no, queste cose non si fanno” e con la faccia cattiva dicono “troppo poco, a noi ci danno l’ergastolo e a loro al massimo la condizionale, è ora di finirla”

Ora io son serio.
Perchè parlate e basta? Oltre al codice penale nessuno vi vieta di scatenare una guerriglia contro i campi nomadi che tanto odiate, nessuno vi vieta di scatenare una guerriglia contro i cittadini romeni in maniera indistinta, senza neanche chiedervi se la persona che avete davanti possa essere o meno un criminale.

Sono serio.
Tante chiacchiere e pochi fatti, dov’è finito l’italico coraggio? L’italica fierezza?
L’Italia ha bisogno di voi, di imbecilli che ripuliscano la nazione.

Imbecilli d’Italia, iniziate la guerriglia.
Vediamo chi vince.

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La commissione g8 era nel programma, quasi

di SKA su Notizie Commentate il 30 Ottobre 2007, 23:32

Chi se lo ricorda il famigerato Programma dell’Unione, quello di 280 pagine?

Ed anche volendo, l’avete mai letto?

Io sì.
E come tutte le volte che si parla degli argomenti in esso contenuti, o non, vi informo. Pdf alla mano.

Dopo lo stop alla Commissione d’inchiesta sui fatti del G8 qualcuno ha richiamato alla mente le pagine del programma per dire “c’era” o “non c’era” o “e sti cazzi?”.

Dal Programma, pag. 77:

[…] basti pensare ai fatti di Genova, per i quali ancora oggi non sono state chiarite le responsabilità politica e istituzionale (al di là degli aspetti giudiziari) e sui quali l’Unione propone, per la prossima legislatura, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta.

E questo ditelo a Mastella

Qualcuno potrà obiettare che queste tre righe siano un po’ pochine.
Ed avrebbe ragione.

Ma quel dice Di Pietro stavolta non lo capisco veramente: la procura ha già richiesto 225 anni per i NoGlobal per devastazione e saccheggio.

La Commissione parlamentare serve per capire le responsabilità da parte degli organi statali, non dei civili.

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Il blocco

di SKA su Notizie Commentate il 26 Ottobre 2007, 15:51

Cercherò di essere il più lineare possibile, sperando che i motivi di questo post non vengano presi come un interesse politico “particolare”. Anche perchè le conclusioni, se pur brevi, vanno in direzione opposta.

Ieri durante le votazioni in Senato la maggioranza è andata sotto per ben 6 volte, causa principale la difficoltà numerica che non consente alcun voto contrario anche se proveniente dalla maggioranza.

Che vada cambiata di corsa la legge elettorale credo sia palese, nessun governo può governare in queste condizioni conseguenzialmente le maggioranze saranno sempre sotto ricatto di 1 o 2 senatori che possono così bloccare i lavori.

Delle 6 volte si è posta la luce soltanto sul voto contrario dei senatori de l’Italia dei Valori. “IDV vota con la Destra”, “Di Pietro salva il Ponte sullo Stretto” e si sono instillati nella mente di molti preconcetti per cui Di Pietro avrebbe fatto votare contrariamente quell’emendamento per interessi personali, economici prevalentemente.
I maggiori mezzi di comunicazione di massa non hanno però spiegato le reali motivazioni, che possono anche difendere interessi economici (si può fare lo stesso discorso per tutti i 1000 e passa emendamenti e per tutti i senatori), ma sono state rese pubbliche dallo stesso Di Pietro anche prima del voto.

Già il 20 Ottobre su Il Sole 24 Ore compare la notizia dell’emendamento proposto da IDV per incorporare la società Stretto di Messina in Anas e spiegava che lo scioglimento della società avrebbe comportato una spesa esorbitante (circa 500 mln di euro).

Oggi sul proprio blog Di Pietro spiega ulteriormente l’argomento introdotto già nel post precedente.

Leggete per conto vostro, non vorrei prendere parti di discorso e falsare in qualche modo l’oggetto di questo mio post.

Altre fonti potete prenderle qua , qua e qua.

La chiusura e relativa liquidazione della società “Stretto di Messina spa” comporterebbe una spesa complessiva esorbitante in quanto: 150 milioni sono andati alla società Stretto di Messina per il progetto preliminare del ponte e la realizzazione di tre gare, chi ha vinto queste tre gare quindi intascherebbe un guadagno del 10% per violazione contrattuale da parte dello Stato.
La penale ammonterebbe a 300 milioni, con l’aggiunta dei precedenti 150.
Che ovviamente pagheremo noi.
E’ la mafia che esulta.

Non è tanto la questione di essere o meno a favore su cui vorrei porre l’attenzione, ma il fatto che gli organi di informazione abbiano volutamente cassato le motivazioni sovraesposte, lasciando che l’opinione pubblica si facesse un’idea fuorviata, se non sbagliata.

Leggete le fonti citate, altrimenti non potreste capire il perchè dico questo.

Dopo di questo si può discutere se veramente ci siano interessi privati ed economici dietro il voto contrario.
Ci sono infatti forti sospetti riguardanti Di Pietro e Pietro Ciucci, che è sia Presidente della Società “Stretto di Messina spa” che Presidente dell’ANAS, accusato tra l’altro di aver fatto moltiplicare le spese della società da una buona fetta della sinistra.

La concentrazione di potere nella persona di Ciucci sarebbe stata enorme nel caso di una fusione.

Per farsi un’idea propria bisogna avere i mezzi.
Ditemi cosa ne pensate, aiutatemi a capire, voglio vederci chiaro.

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Per fortuna che c’è Loud

di SKA su Notizie Commentate il 21 Ottobre 2007, 21:43

In merito al dibattito sul Disegno di legge Levi di cui avevamo parlato nel post precedente è sceso in campo anche il “giurista dei blog”, ossia l’amico Luca che ha scritto, dopo una nostra breve chattata, un post come sempre preciso e puntuale.
Link : DDL Editoria e già sono polemiche dal web ma i blogger non sono coinvolti

Anche lui, in maniera molto più argomentata, arriva a stemperare gli allarmismi da regime che tanti blogger hanno utilizzato in questi ultimi giorni. Ed anzi se la prende con l’ingenuità di Grillo, Spataro e di riflesso anche Punto Informatico.

Fa bene Gentiloni a dire che il DDL va corretto, ma semplicemente perchè scritto coi piedi.

L’invito implicito contenuto in questo mio piccolo spazio è sempre aperto : pensate con la vostra testa.

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Sbadigli legislativi 2.0

di SKA su Notizie Commentate il 19 Ottobre 2007, 13:27

Ciclicamente succede che tra i bloggers si scateni la paura del regime, del controllo governativo sulla legittima libertà d’espressione garantita dall’articolo 21 della Costituzione Italiana.

Stavolta è solo una delle tante in più, ma come al solito si grida al lupo al lupo (datevi una letta alla discussione di BlogBabel prima che scompaia).

Tutto parte da questo articolo di Punto Informatico che riprende i toni apocalittici di Valentino Spataro.

Cosa che ovviamente fa anche Beppe Grillo, così tanto per fomentare un po’.

Insomma, è solo uno dei soliti brutti disegni di legge all’Italiana. Che peraltro deve anche passare il vaglio del Parlamento. Non capisco tutto ‘sto al lupo al lupo. Mah.

Non sarà di certo questo disegno di legge, anche se approvato, a far diventare un prodotto editoriale ciò che non lo è e tantomeno può esserlo come un blog, che non ha alcuna finalità di lucro. Il motivo di un così ingenuo abbaglio da parte di tutti mi lascia interdetto.

In aggiunta, non sarà di certo una legge ordinaria a prevalere su una norma costituzionale. Quindi l’art. 21.

Fate sogni tranquilli che le vostre sidebar non ve le toglie nessuno.

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Fiction lupare

di SKA su Satira il 18 Ottobre 2007, 08:16

Avendo esaurito gli eroi nazionali in divisa, su Canale 5 hanno ben pensato di dedicare tutta una serie di fiction ad altri eroi nazionali, amici del capo. Quelli con la lupara. E gli stallieri.

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Blog Action Day: 3 interventi sull’ambiente

di SKA su Notizie Commentate il 14 Ottobre 2007, 22:37

di Emanuele
Ambiente. Dal latino ambiens, participio presente del verbo ambire ovvero “stare attorno, circondare”. Quindi l’”ambiente” è colui (o ciò) che ambisce, che sta intorno.
A questo punto molti di voi già si saranno già annoiati di leggere e staranno cercando sui preferiti il sito della Gazzetta dello Sport.
Già perché sembra che per una gran quantità di persone parlare di ambiente significhi parlare di niente, sia come sfogliare l’ultima pagina di un giornale, dove tra le previsioni del tempo, i cinema, gli annunci delle spogliarelliste caldissime quinta taglia appena giunte in città e i necrologi si riportano le notizie di infimo interesse. So che i lettori di questo blog sono per la maggior parte delle persone serie e attente al mondo “che le circonda” (guarda un po’) e quella della Gazzetta era solo una piccola provocazione.
E’ innegabile però quanto i pochi che parlano di ambiente siano regolarmente etichettati come degli sporchi (paradosso) estremisti, per lo più comunisti, retrogradi bifolchi che ostacolano il progresso e preferiscono salvaguardare il potenziale riproduttivo del rospo piuttosto che permettere il passaggio di una nuova superstrada a 12 corsie, oppure che si incatenano ai cancelli dei cantieri per la costruzione di un centro commerciale là dove sorge un bosco. In pratica, se parli di ambiente ti tirano le pietre.
Eppure tutti parlano di ambiente. Ognuno a modo proprio. E sì perché l’ambiente, questo sconosciuto, alla fine piace un po’ a tutti, anche ai signori imbellettati da cravatte e doppi petti. Piace fino a nuovo ordine. Perché questo amore fragilissimo si spegne sempre, offuscato dal dio denaro, calpestato dai motori, deriso dalle pubblicità. E i pochi innamorati superstiti diventano improvvisamente figli di nessuno, nemici pubblici se non veri e propri idioti.
Scrivo e mi accorgo di quanto non sia facile trattare questo argomento. Scrivo e leggo nelle mie parole e nei miei stessi pensieri le stesse ridondanti affermazioni, la stessa leggerezza che trovo nelle frasi di chi di ambiente ne sparla ogni giorno. D’altro canto sento che se tentassi di esprimere ciò che scavando emerge dalla mia coscienza potrei scrivere per ore con effetti devastanti sugli animi di chi legge.
D’altronde non è certo da queste parole che rinascerà una nuova idea di ambiente, e neppure folle di adepti si ammasseranno alla mia porta. Anche perché, come sempre, siamo solo piccole pedine di un sistema che ci schiaccia. Vorrei lasciare però il mio pensiero su queste pagine, un pensiero che ora mi pare così semplice e immediato ma che ho capito nella sua pienezza solo da poco. Non esistono uomo e ambiente. Esiste solo l’ambiente, perché l’uomo è ambiente, ovvero solo una parte di esso. L’uomo è attraversato dall’ambiente, attraversato da ciò che respira e da ciò che mangia. Siamo ambiente e lo siamo sempre stati. E sempre lo saremo.
Ma di questo passo ancora per poco.
Si stima che negli ultimi trent’anni siano state prodotte dagli 8 ai 10 milioni di sostanze di sintesi e che di queste oltre 70000 circolino attualmente nell’ambiente e nelle catene alimentari. Quindi, molte di queste anche in noi. Non voglio fare una lezione di etica ambientale né di ecologia. E neppure un elenco dei mali del mondo. Voglio solo cercare qualcuno con cui condividere la mia incazzatura.
Incazzatura che nasce e cresce ogni qualvolta vedo che il mio mondo viene calpestato, ogni qualvolta mi viene sottratto un pezzettino di mondo, ogni qualvolta mi accorgo che un mondo migliore sarebbe possibile ma un mondo peggiore è sempre maledettamente più facile.


di Francesca
Per introdurre l’argomento potrei iniziare con il parlarvi delle disastrose conseguenze dell’effetto serra,e non saremo fortunati come il mammut dell’era glaciale. Oppure potrei proseguire sciorinando numeri e statistiche sull’emissione di CO2, alias anidride carbonica,durante l’ora di punta a Roma; potremmo anche parlare di tutte le specie endemiche a rischio sulla terra quanto nel mare.

Ma non farò nulla di tutto questo in fondo lo sappiamo un po tutti, anche i non addetti ai lavori,che se continueremo a tirare ancora la corda, la fine che ci aspetterà di sicuro non sarà delle più rosee.

Quello di cui mi piacerebbe parlare è della giornata tipo di ognuno di noi, anche di una biologa ecologista convinta come me.

La mattina mi alzo colazione al volo e poi di corsa l’autobus, sono in ritardo e a piedi arriverei in facoltà troppo tardi e la bici è decisamente troppo faticosa per le salite di Trieste.

Arrivo finalmente in Facoltà caffettino prima delle lezioni, ovviamente bicchiere di plastica,questo è quello che passano, al bar costa decisamente troppo.

Arriva finalmente l’ora del pranzo ovviamente panino,peccato che non ci siano i cestini x carta e plastica, tanto per ricordare che esiste la possibilità della raccolta differenziata.

Si è fatto veramente tardi,devo fare la spesa e date le limitate possibilità economiche non presto molta attenzione al fatto che il pollo sia o no ogm,l’offerta è buona e questo basta!

Arrivo finalmete a casa, metto sui fornelli qualcosa al volo, ovviamente non uso piatti di plastica, ma il detersivo ad impatto zero è troppo caro quindi l’economico detersivo di cui ignoro il quantitativo di tensioattivi è il mio ultimo problema.

Ora finalmente mi sono rilasso: mi concedo una super doccia, durante la quale non mi concentro minimanente sui metri cubi di acqua che mi lascio scivolare addosso, l’importante è scrollarmi le fatiche della giornata.

Ora finalmente vado a dormire, ma non prima di aver telefonato al mio ragazzo, in fondo l’inquinamento magnetico non è stato provato con assoluta certezza, almeno credo.


di SKA
Salve, mi chiamo Mario e chi gestisce questo blog mi ha chiesto di scrivere un intervento sull’ambiente per questo Blog Action Day. Mai scelta fu più azzeccata perchè io, modestamente, me ne intendo.

Sono iscritto ai Verdi, partecipo ad ogni manifestazione a salvaguardia dell’ambiente, ricevo quotidianamente le newsletter di GreenPeace, di Legambiente, del WWF, leggo GEO e sono un ecologista convinto.

Mi è stato chiesto di scrivere la giornata tipo di un ecologista convinto come me.

Abito in una palazzina di 8 piani, all’interno di un appartemento di 200mq, tanto per stare comodi, i nostri 2 figli hanno bisogno di spazio per giocare con i loro 2 pc e le loro 2 playstation 3. Dall’altra parte io invece mi godo il mio impianto dolby sorround con lo schermo da 26 pollici al plasma e la mia connessione wi-fi. E così siamo tutti un po’ più felici, chè la vita non è facile oggigiorno.

Ho un SUV ed una Smart aziendale che uso per andare a comprare le sigarette da casa al tabaccaio all’angolo, son 200 metri eh. Tanto dove abito io non ci sono problemi di parcheggio e la vita è sana.

Mia moglie spende circa 6000.00 euro annui in abbigliamento e calzature, anche lei ha diritto a farsi un po’ felice dopo le fatiche della giornata.

Ogni fine settimana stacco dal lavoro e mi dedico un po’ a me stesso: lavo la mia macchina con il tubo condominiale perchè così l’impatto sulle risorse idriche è minore. Mi dedico alla pesca e vado un po’ a caccia. Mio padre era cacciatore ed ora non ce la fa più, non voglio dargli un dispiacere. Sono molto legato a mio padre. Tengo a precisare però che io ci tengo alla vita degli animali, sono anche iscritto alla Lipu. Debbo ammettere però che ogni tanto qualche pelliccia alla mia amata la compro così è contenta. Tanto ormai quegli animali erano morti, sarebbe uno spreco non usufruirne.

Ora sto inviando un invito per la causa Animal Rights ai miei amici di Facebook.

Nel tempo che mi rimane mi dedico al mio orticello, pianto quel che mi capita, ho anche 2 piante di mele. Sono biologiche e quando le mangiamo siamo tutti più contenti. Anche se non posso starci sempre dietro e per farle venire belle ho bisogno di dare qualche fitofarmaco. Giusto un po’, ho solo due piante, mica una piantagione. In fondo con tutto lo smog che ci respiriamo…

Compro solo acqua in bottiglia, perchè da queste parti l’acqua del rubinetto sa un po’ di cloro. E poi non piace ai figli, e si sa che i figli sò piezz’e core.

Ho 3 telefonini, uno per casa, uno per l’ufficio e l’altro nel caso gli altri 2 fossero scarichi. In quest’era bisogna essere previdenti, e poi il lavoro è lavoro.

A mia moglie faccio lavare i piatti a mano perchè credo che la lavastoviglie sia inutile, bisognerebbe dare un taglio a ‘sta storia della tecnologia a tutti i costi.

Ho una barca, perchè mi piace il mare, come a tutti gli ambientalisti. A motore ovviamente, con la vela ci si mette un secolo e poi non c’è mica sempre vento da queste parti.

Mi sto muovendo per acquistare dei pannelli solari, perchè Grillo ha detto che fanno risparmiare. E poi sòn fighi.

L’ambiente è una cosa importante ragazzi, mobilizzatevi. Mettete i banner nella sidebar. Fatevi sentire.

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Primarie

di SKA su Satira il 14 Ottobre 2007, 19:10

Non sono andato a votare per le primarie del PD.
Troppi impegni.

Grattarmi i marroni ad esempio

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L’Aeroporto di Viterbo e le reali motivazioni

di SKA su ControInformazione il 10 Ottobre 2007, 15:28

Com’è noto anche nell’About Me sono nato, cresciuto, laureato e via dicendo a Viterbo, in provincia.

Essendomi trasferito in terre lontane, molto più vicine ad Austria e Slovenia che l’Italia soffro quotidianamente della problematica trasporti. Un po’ come tanti studenti fuori sede, ma quassù sembra essere ancora peggio. Soprattutto quando si decide di tornare a casa, sempre a Viterbo, sempre in provincia.

Leggendo molte notizie riguardanti la costruzione di un Aeroporto proprio a Viterbo, che dovrebbe essere uno scalo low-cost nel Lazio, non ho potuto far altro che gioirne.

Com’è logico esistono i favorevoli ed i contrari.
I favorevoli hanno costituito un Comitato per l’Aeroporto che si occupa di propagandare la bontà della scelta in terra di Tuscia.

Chi si fa portavoce dei contrari sono invece ben 8 europarlamentari ossia : Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Pasqualina Napoletano.

Qui e qui le motivazioni inviate direttamente al Ministro dei Trasporti ed una contro-risposta da parte del Comitato per l’Aeroporto.

In aggiunta è nato anche un Comitato di opposizione all’aeroporto e per la riduzione del traffico aereo che spiega i motivi, portando documenti e prove. Come ad esempio che manca la Valutazione d’Impatto Ambientale obbligatoria per legge.

Le motivazioni dei contrari sono principalmente quelle che riguardano l’impatto ambientale che non sembra essere stato preso minimamente in considerazione durante le rilevazioni preliminari.

Le motivazioni dei favorevoli, come succede sempre in Italia, non sono di certo nè benefiche nè tantomeno rivolte allo “decollo dell’economia nella città di Viterbo e provincia”.

Si tratta di economia, ma intesa come interessi privati.

A questo proposito segnalo il lungo articolo a nome di Peppe Sini intitolato Aeroporto di Viterbo. Una storia semplice scritto per Terre Libere.
Update: l’articolo è stato cancellato da TerreLibere, ma lo potete leggere sulle pagine di Pressante

Nel dettagliato e puntuale articolo Sini riporta delle semplici informazioni di pubblico dominio, come ad esempio che il Presidente del Comitato è l’avvocato Giovanni Bartoletti, il vicepresidente Stefano Caporossi, e segretario Maurizio Pinna e che sono rispettivamente dirigente locale di Alleanza Nazionale, presidente della V circoscrizione di Viterbo, di Alleanza Nazionale. e consigliere della V circoscrizione, di Alleanza Nazionale.

Sempre gli stessi a far parte di una s.r.l. denominata “Mediterranea Skyward Aviation” che è “una società di servizi aeronautici che svolge attività di intermediazione…” nonchè “attività di lavoro aereo, aerotaxi, voli sanitari e fornisce servizi di consulenza prevenzione incidenti ed assistenza legale, investigativa e peritale aeronautica per il tramite di uno studio associato ad essa collegata..”

Alleanza Nazionale compare anche, stranamente, anche nella Finanziaria 2005 del governo Berlusconi con un emendamento a nome di Michele Bonatesta che prevede tre milioni di euro per la costruzione dell’Aeroporto di Viterbo.

Vi basti questo.
Il resto continuate a leggerlo, se volete, direttamente nell’articolo sopracitato.

Buon volo a tutti, meno che a me.

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Vantaggi

di Reverendo SenzaDio su L'ora di religione, Satira il 4 Ottobre 2007, 18:36

Benedetto XVI :”La Chiesa non si propone mire di potere, né pretende privilegi o vantaggi economici e sociali”

Semplicemente ce li ha già.

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Tim multata per la tariffa “Tutto compreso”

di SKA su Notizie Commentate il 2 Ottobre 2007, 20:35

Come da titolo la Tim è stata multata dall’Antitrust per la pubblicità ingannevole proposta per la tariffa “Tim tutto compreso”.

Secondo l’Antitrust e l’Adiconsum che ha inviato la denuncia nel messaggio pubblicitario l’utente veniva ingannato: “sembrava, infatti, che nelle opzioni tariffarie offerte (30, 60 e 90 euro) fossero compresi tutti i servizi dell’offerta (traffico telefonico, SMS, internet, telefonino, servizi dedicati)” così come il costo dello “scatto alla risposta”.

La tariffa è però ben più articolata e differente di quella mostrata dalle pubblicità.

Per questo la Tim è stata condannata a pagare una multa, maggiorata per la recidiva, di 69.100 euro

“Pay attention, please”

(articolo segnalato dall’amico Fac)

Fonti ed approfondimenti:
“Tim Tutto Compreso”, pubblicità ingannevole – da SambenedettoOggi
“Tim Tutto Compreso”, anche l’inganno – da Portel.it
Comunicato Adiconsum
La tariffa Tim Tutto Compreso

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Addio pena di morte in Italia

di SKA su Notizie Commentate il 30 Settembre 2007, 17:26

Il 26 Settembre 2007 con il Ddl 1084-B il Senato ha definitivamente abolito la pena di morte in Italia.

La pena capitale era infatti ancora prevista nell’art. 27 della Costituzione Italiana dalle leggi militari di guerra.

Nell’ultimo paragrafo si legge “Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.”

Le ultime parole sono ora definitivamente soppresse, trasformando il testo in un più semplice ed incisivo “Non è ammessa la pena di morte.”

Non che ci fosse bisogno di specificarlo, ma è comunque un ottimo segno da parte dell’Italia in favore della moratoria Onu delle esecuzioni capitali.

Un altro passo importante sarebbe quello di non partecipare più a guerre fatte da altri.
Così, tanto per dire.

Link:
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Fonte:
Via l’ultima pena di morte in Italia

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Birmania, atto secondo

di SKA su Notizie Commentate il 28 Settembre 2007, 13:25

Una maglietta rossa per la Birmania.
Domani però, non dimentichiamoci di tutto.

(l’immagine è presa da Capemaster)

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Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.