Lodo Schifoso
di SKA su ControInformazione il 17 Giugno 2008, 15:26
In tutto questo marasma da governicchio ciò che sta prepotentemente saltando nuovamente fuori è il solito Berlusconi ed il sistematico utilizzo della legge del popolo a scopi privati.
Prima l’emendamento che propone “la immediata sospensione di tutti i processi di primo grado in corso per fatti commessi prima del 30 giugno 2002, ad eccezione dei processi di criminalità organizzata e per delitti puniti con pena superiore a dieci anni.” – ossia il processo per corruzione giudiziaria che lo vede imputato assieme a David Mills.
Poi il rilancio dell’ex Lodo Maccanico, modificato e ribattezzato all’occorrenza Lodo Schifani – passato il 20 giugno 2003 -, che consentì la sospensione del processo SME. Venne poi dichiarato incostituzionale e quindi abrogato.
Il Lodo Schifani (n° 140/03) prevedeva che:
Non possono essere sottoposti a processi penali, per qualsiasi reato anche riguardante fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione fino alla cessazione delle medesime, il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato, il Presidente della Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Corte Costituzionale
Basta diventare Presidente del Senato ed eventuali processi penali, anche di 20 anni prima la discesa in politica, verrebbero bloccati.
In una lettera vergognosa indirizzata all’attuale Presidente del Senato Schifani (guarda te le coincidenze) Berlusconi, oltre a ribadire la solita tiritera della magistratura politicizzata, scrive in merito:
Questa è davvero una situazione che non ha eguali nel mondo occidentale. Sono quindi assolutamente convinto, dopo essere stato aggredito con infiniti processi e migliaia di udienze che mi hanno gravato di enormi costi umani ed economici, che sia indispensabile introdurre anche nel nostro Paese quella norma di civiltà giuridica e di equilibrato assetto dei poteri che tutela le alte cariche dello Stato e degli organi costituzionali, sospendendo i processi e la relativa prescrizione, per la loro durata in carica.
Ed aggiunge la balla sesquipedale:
Questa norma è già stata riconosciuta come condivisibile in termini di principio anche dalla nostra Corte Costituzionale. La informo quindi che proporrò al Consiglio dei ministri di esprimere parere favorevole sull’emendamento in oggetto e di presentare un disegno di legge per evitare che si possa continuare ad utilizzare la giustizia contro chi è impegnato ai più alti livelli istituzionali nel servizio dello Stato.
Come già detto la Corte Costituzionale ha già dichiarato l’illegittimità costituzionale – 20 gennaio 2004 – degli articoli principali del Lodo, in particolar modo del succitato Art. 1 perchè in netto contrasto con l’Art. 3 della Costituzione Italiana (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”) e dell’Art. 24 (“Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.”).
Chi ha voglia e tempo può andarsi a leggere le motivazioni della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del Lodo Schifani (sentenza della Corte Costituzionale n. 24 del 20 gennaio 2004)
Sarebbe una norma quasi di stampo feudale, in cui a sole 5 persone vengono dati dei privilegi basati esclusivamente sulla carica ricoperta. Potrebbero essere perseguiti per reati avvenuti nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, ma non per i reati comuni: se il Presidente del Consiglio ammazza qualcuno non sarebbe penalmente perseguibile.
L’altro riferimento di incostituzionalità è quasi una presa per il culo: tutti hanno diritto di difendersi, non puoi sottrarti deliberatamente da tale diritto.
Molto probabilmente è vero che non frega niente a nessuno di queste cose. E’ sicuramente vero che gli scrupoli morali non sono moneta spendibile nel nostro Paese e che sono spesso dei vizi privati di veri e propri rompicoglioni.
Ma l’indignazione è l’ultima cosa che ci rimane. Dopodichè diverremo solamente dei servi.