Il 12 Novembre 2007 il Parlamento ha approvato il disegno di legge della Finanziaria 2008. All’interno del solito caos normativo che sempre meno, noi comuni mortali, riusciamo a comprendere è stato inserito a bilancio un aumento ulteriore alle spese militari.
Lo scorso anno le spese militari arrivavano ad un complessivo di 21 miliardi e 364 milioni di euro, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente.
Quest’anno invece ammontano ad oltre 23 miliardi e 800 milioni di spesa, 2 miliardi e 900 milioni in più, con l’aggiunta di 1 miliardo 550 milioni stanziato dalla finanziaria 2007 per le armi ad alto contenuto tecnologico; altri 600 milioni 2008 tra finanziamenti al reclutamento dei professionisti e del finanziamento per gli Eurofighter e le fregate Freem. Aggiungete oltre 800 milioni per il mantenimento delle missioni militari all’estero.
Per gli Eurofighter, ossia aerei da combattimento di nuova generazione (quindi non propriamente adatti alle italiche missioni di pace), sono stati stanziati 318 milioni di Euro per il 2008, 468 per il 2009, 918 milioni per il 2010, 1.100 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012. Gli Eurofighters costano circa 110 milioni di Euro cadauno.
In 2 anni il governo Prodi e la coalizione di Centrosinistra ha aumentato la spesa militari di circa il 24% dall’ultima finanziaria approvata sotto il governo di Centrodestra.
Sia chiaro. Il Centrodestra ha votato ed approvato gli aumenti senza neanche fiatare, come avrebbe fatto in qualsiasi occasione. Ciò che lascia l’amaro in bocca è che un governo formato da schiere di radicali di Sinistra, post-comunisti e pseudo-pacifisti che scendono in piazza contro guerre, imperialismo e rifinanziamento delle “missioni di pace” non si degna di alzare un solo dito. Gli unici a votare contro, per dovere di cronaca, sono stati Rossi, Turigliatto ed altri due senatori di cui non vi è certificazione.
Questo significa riarmo. In previsione di qualcosa di futuro.
Ed ho l’impressione che non ci aspetti un futuro così roseo.
Art.11 – L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Fonti:
le informazioni sono tratte dalla campagna Sbilanciamoci! (Rapporto 2008) e dalle parole di Padre Alex Zanotelli.
Per gli interessati, l’email per aderire alla campagna di Padre Zanotelli contro il riarmo italiano è alex.zanotelli (at) libero.it