EcclesioLatrina

di Reverendo SenzaDio su L'ora di religione il 23 Dicembre 2008, 13:33

Ficcatevelo bene in testa. Questa statolatria non significa un bel niente.
Non significava niente ieri, così come oggi. E’ una parola inventata, presente ormai nel dizionario dal 1931 – anche googlare è sul dizionario, per intenderci – inventata di sana pianta per il proprio tornaconto dialettico, per far filare il discorso sia nelle Dottrine del Fascismo che nell’enciclica di Pio XI. *

* Suona un po’ ridicolo sentir parlare di “idolatria dello Stato” quando il simbolo – l’idolo cattolico – del potere ecclesiastico è racchiuso e reificato proprio in uno Stato, quello Vaticano, formalmente riconosciuto e costituito.

Ieri poteva significare una blanda, blandissima, protesta nei confronti del regime non in quanto totalitarismo statalista in senso stretto, ma in quanto avverso concorrente su di un territorio comune. Pura e semplice lotta ideologica per la sopravvivenza del potere di indottrinamento delle masse.

I fascismi poi scesero comunque a patti con la Chiesa nonostante le forti divergenze, ma sia Mussolini che Pio Xi sapevano benissimo che un potere non sarebbe potuto esistere senza l’altro. Mussolini diviene “quello che la Provvidenza Ci ha fatto incontrare” contemporaneamente Benito ammetteva candidamente :

Le idee religiose hanno ancora molto impero, più di quanto non si creda da taluni filosofi. Esse possono rendere grande servizio all’umanità. Essendo d’accordo col papa si domina ancora la coscienza di 100 milioni [oggi un miliardo] di uomini

E fu tutto un fiorire di baci abbracci ed effluvi d’amore. “Dittatura e religione fanno l’orgia sul balcone”, d’altronde.

Oggi statolatria è solo un termine ripescato dal libro “Teoria e prassi dello statuto Medioevale” utilizzato con arroganza, mista a preoccupazione ed invidia per provare ad annebbiare quel briciolo di ragione che vede nell’indipendenza dello Stato dall’ingerenza religiosa uno dei cardini fondanti della civiltà moderna. Che poi sia democratica o meno è un altro paio di maniche.

Dovremmo forse pensare che sotto sotto la Chiesa apprezzi le teocrazie islamiche così tanto combattute?

Con il beneplacito di Dio per conto terzi. E’ questo il Dio che dovremmo venerare?

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Scaricabile 6

di SKA su Satira, Scaricabile il 22 Dicembre 2008, 15:58

Puntuale come la diarrea esce anche questa settimana ScaricaBile, con il nuovo numero 6 per l’occasione natalizia dedicato alla figura di nostro Signore Gesù che tenterà di rinascere anche quest’anno nonostante la crisi.

Se leggete ScaricaBile Gesù non piangerà.

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Semo mejo

di Camerata Stizza su Propaganda il 19 Dicembre 2008, 00:02

“L’Italia è un Paese migliore della destra che lo governa in questo momento”

“Siamo la più grande forza riformista della storia d’Italia ed è da qui che dobbiamo ripartire per consolidare la nostra forza”

“Siamo un partito libero che non teme di apparire moderato ad alcuni ed estremista per altri perché siamo niente più che il riformismo italiano”.
“Noi siamo per una democrazia che decida, decida velocemente ma non con pericolose concentrazioni di potere

Walter Veltroni, Circo Massimo – 25 ottobre 2008

Avoja.
Semo proprio i mejo.

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ScaricaBile 5

di SKA su Satira, Scaricabile il 13 Dicembre 2008, 15:04

“Come fate a non vederlo? 12 dicembre ’69, la strage di piazza Fontana; 12 dicembre 2008, la sesta edizione (quindi il numero 5) di ScaricaBile. Sembra piuttosto evidente la continuità della strategia terroristica eversiva della sinistra comunista”.

Maurizio Gasparri

Sì insomma, è uscito lo ScaricaBile n°5 che come al solito può vantarsi della mia mancata collaborazione.
Son fortune.

Cliccate sull’ermetico nonché ermeneutico faccione di Joseph per leggervelo.
Avvertenze: ScaricaBile è come il bifidus essensis.

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Hasta el diálogo siempre

di Camerata Stizza su Propaganda il 10 Dicembre 2008, 12:55

E poi vedi quella che una volta era la sinistra e che adesso dovrebbe essere l’opposizione alzare la voce per difendere i privilegi fiscali di un plurimiliardario statunitense ai danni dell’erario statale. Hey, difendono i consumatori. Ben 1,50 € in più sulle partite della Juve. Famiglie rovinate.

Poi vedi quella che dovrebbe essere l’opposizione e che una volta era la sinistra scalpitare per un dialogo sulla riforma giudiziaria. Ossia la distruzione dell’indipendenza dei giudici per sottoporli a controllo politico. Il tutto con la scusa della “guerra tra procure”.1
Si chiama potere giudiziario. Si chiama separazione dei poteri. Si chiamava stato di diritto.

Camerata Stizza

  1. Immaginate i giudici di Salerno e Catanzaro arroccati dietro trincee che si lanciano codici penali esplosivi []

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Scarica ScaricaBile/4

di SKA su Satira, Scaricabile il 1 Dicembre 2008, 17:06

Scaricabile /4

“Il figlio di Bossi si fa fottere per tre volte di seguito agli esami di maturità?
Se avesse letto ScaricaBile non sarebbe accaduto.”

E’ uscito ScaricaBile n° 4.

Un consiglio per gli acquisti dal collaboratore più abusivo e lento della rivista.
Andate e scaricatene tutti.

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Le motivazioni di Bolzaneto

di SKA su ControInformazione il 29 Novembre 2008, 17:15

Quello che è successo alla caserma di P.S. di Ge-Bolzaneto è ascrivibile come tortura. Ma il reato di tortura non è previsto dal codice penale italiano. 252 persone torturate e umiliate durante i giorni del G8, 45 imputati, 15 condanne e 30 assoluzioni. Condanne fra i 5 mesi e i 5 anni.

Le motivazioni di quella sentenza pronunciata il 14 luglio 2008 sono state depositate in cancelleria due giorni fa, leggibili integralmente a questo indirizzo.

Per motivi di tempo e spazio non posso commentare nel dettaglio i passaggi principali delle 441 pagine della sentenza, per cui vi lascio una serie di link per avere un quadro il più chiaro possibile della situazione.

Tortura di Stato, da Stostretto – ampi stralci della sentenza
Bolzaneto:«Condotte inumane provate, processo tecnico e non politico», Secolo XIX
Bolzaneto fu tortura. Ma il reato non è previsto, AprileOnline

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Everything is fine, with some boobs and asses

di Camerata Stizza su Propaganda il 28 Novembre 2008, 15:24

Nello studio di Porta a Porta tutto procede bene. Tutto va bene.

C’è una strage in corso in India.
Viene reintrodotta la tessera di povertà.
Stiamo attraversando la crisi economico-finanziaria più grave dell’ultimo secolo.

Nello studio di Porta a Porta si parla di tette e culi.
Il pensiero principale di un cittadino con la tessera di povertà è quello di non vedere il nudo in Tv, mentre si mostrano i calendari di quattro zoccole. Ottimismo.

Rilassatevi, tutto va bene.

Camerata Stizza

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Giù da LaTorre

di Camerata Stizza su ControInformazione il 24 Novembre 2008, 01:54

“L’altro giorno ero in bagno e guardandomi le mani mi sono accorto che erano sì due, ma uguali. Erano due destre.”

Nicola Latorre è uno dei parlamentari più intervistati da giornali e tv. Per il suo ruolo ufficiale in Senato (è stato vicepresidente del gruppo Ds).

Ma anche e soprattutto per il suo ruolo informale: è considerato «molto vicino» a Massimo D’Alema; è supposto essere il suo portavoce, o almeno il «segnalatore di clima» del gruppo dalemiano.

Insieme a Giuseppe Caldarola e Antonio Polito fa farte di un trio sempre pronto a portare il soccorso rosso (o rosa) a Berlusconi.

Latorre di D’Alema è stato collaboratore a Palazzo Chigi nel 1998, quando questi era presidente del Consiglio.

Faceva parte di quella che Guido Rossi, ai tempi della scalata Telecom, chiamò «la merchant bank che non parla inglese».

Uscito dalle stanze del governo, è entrato nelle aule parlamentari.

Di D’Alema è rimasto amico, anche se a chi gli chiede se è «dalemiano» risponde con delicatezza: «Non ho il permesso ufficiale per definirmi tale».

Certo a D’Alema era vicino nell’estate del 2005, quando era in corso la scalata dei furbetti del quartierino.

Anzi, era il più vicino, l’ufficiale di collegamento tra D’Alema e Giovanni Consorte, il furbetto rosso di Unipol lanciato alla conquista di Bnl. La sua voce restò anche registrata dalla guardia di finanza, che intercettava Consorte e gli altri furbetti.

Di Consorte continua a proclamarsi amico, anche dopo la sua caduta: «Ho sempre condiviso la determinazione con cui Unipol cercava di acquisire Bnl. E poi ho un rapporto di amicizia con Gianni di cui non mi vergogno» confessa a Vittorio Zincone sul Magazine del Corriere.

Non gli fanno cambiare idea neanche i 46 milioni di euro sequestrati a Consorte: «Salvo smentite, quei soldi non avevano a che fare con l’operazione Bnl. Credo venissero da attività private di Gianni e su queste non esprimo giudizi».
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Pasolini è morto perchè era frocio

di Reverendo SenzaDio su L'ora di religione il 21 Novembre 2008, 13:54

Video inchiesta di Saverio Tommasi e Ornella De Zordo sulla presunta “cura” dell’omosessualità da parte di gruppi legati alla Chiesa Cattolica.

“Se la risposta è Cristo, la domanda è sbagliata” (Cit.)

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Energia Insensibile

di SKA su ControInformazione il 20 Novembre 2008, 20:49

Se dici Sorgenia non ti viene in mente nulla, se dici Carlo De Benedetti sì.
La Sorgenia sta costruendo una maxicentrale produzione di energia elettrica a ciclo combinato (turbogas) da 750 Megawatt ad Aprilia (Latina), in zona Campo di Carne, speculando e costruendo in maniera abusiva con la connivenza del governo. Dei governi. 400 milioni di euro per un metanodotto di 9 chilometri per l’approvvigionamento del gas e un elettrodotto di oltre un chilometro per trasportare l’energia creata.

Due giorni fa il presidio pacifico del gruppo di manifestanti NoTurboGas è stato militarmente sgomberato dalla polizia al tacito grido di “Legalità”, come titola il quotidiano Latina Oggi (Ciarrapico). In due giorni la Sorgenia ha iniziato un’opera edilizia abusiva nell’area destinata alla turbogas approfittando “dello sgombero e del massiccio cordone di polizia che da due giorni presidia la zona la Sorgenia non solo ha tirato su la recinzione e, lungo di essa, realizzato una trincea di 170 metri e profonda quasi 2 metri per impedire, così dicono, che possa essere scavalcata. Ha anche scavato una grossa buca, si parla di 100 metri per 100, riempita di cemento, che somiglia molto all’inizio di un vero e proprio basamento della centrale”. Un record.

I motivi dei presidi erano e sono due, ma fondamentali.

1. Il peggioramento della qualità dell’aria:una valutazione di impatto ambientale della Giunta Regionale del Lazio, 1 Agosto 2003 aveva già inserito Aprilia nella lista dei territori nei quali i valori degli inquinanti sono superiori ai limiti di legge.

2. Pericolosità. In base alla Direttiva Seveso (non legge) in quella zona esistono già quattro impianti catalogati come a “rischio di incidente rilevante”: due fabbriche farmaceutiche, una di vernici e la quarta, la più vicina, di pesticidi. Secondo uno studio effettuato dall’Università La Sapienza non c’è alcun bisogno di un altro impianto a rischio.

Così come non ce ne sarebbe bisogno per il Dipartimento istituzionale della Regione Lazio che scrive ad Aprile 2008: “Il settore termoelettrico laziale ha attualmente una potenza sufficiente a sostenere i consumi prevedibili al 2020 e non è quindi necessario aumentare la potenza attualmente installata”.
La centrale Sorgenia, esistendo solo su carta, non poteva di certo rientrare in quella valutazione.

L’iter burocratico della centrale parte dal 9 aprile 2002 data in cui il governo Berlusconi di allora attua il decreto “sblocca centrali”. Un mese dopo l’ex Energia spa, divenuta poi Sorgenia, fa richiesta per l’apertura della centrale turbogas ad Aprilia. In barba alle varie valutazioni di impatto ambientale il 2 ottobre 2006 il ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Pieluigi Bersani (Pd), concede l’Autorizzazione a costruire.

Il 14 febbraio 2008 il Tar del Lazio accoglie il ricorso presentato dai cittadini di Aprilia, annullando quindi le autorizzazioni del Ministero dell’Ambiente ed il decreto di autorizzazione del Ministero dello Sviluppo. Ma – ullalà! – il 19 marzo 2008 un nuovo decreto a firma Ministero dello Sviluppo Economico annulla tutto di nuovo. Rimettendo in gioco la Sorgenia, che può quindi costruire.

Fino ad oggi, che con l’uso della forza si è insediata a Campo di Carne alzando barricate e facendo sfollare i cittadini a manganellate.
Vi state chiedendo anche voi, come Daniele Luttazzi, per quale motivo Repubblica non abbia parlato?
Le parole chiave stanno scritte sopra: Carlo De Benedetti e Pierluigi Bersani.
p.s. ne ha parlato a Luglio invece, qua. Festeggiando il via libera per Sorgenia.

Fonti:
Turbogas di Aprilia. Si scrive Sorgenia, si legge De Benedetti, da Carta e il Messaggero
Aprilia militarizzata e minata, Sorgenia abusiva, da Carta
NoTurboGas Aprilia

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I militari israeliani rapiscono per divertimento

di SKA su ControInformazione, Notizie Commentate il 20 Novembre 2008, 17:04

Avete letto dell’arresto (uh?) di Vittorio Arrigoni, alias guerrillaradio, da parte di militari israeliani in vena di scherzi? No? Beh, non è un caso.

Ci racconti cos’è successo ieri mattina? Sai, un importante quotidiano italiano, che oggi ha riportato un trafiletto sul vostro sequestro, ha parlato di pescatori e attivisti “prelevati” dai militari israeliani…Per il resto, tg e testate più importanti hanno osservato il silenzio assoluto.

Altro che “prelevati”! Si è trattato di un rapimento, di un sequestro di persona in piena regola! Eravamo in mare, a 6 miglia nautiche al largo delle coste di Gaza (per il diritto internazionale si tratta di acque gazesi, ndr), con tre pescherecci, quando ci siamo di trovati di fronte una scena incredibile: navi da guerra, e gommoni Zodiac, da cui sono spuntate teste di cuoio, militari incappucciati e armatissimi. Un attacco bellico in piena regola contro pescatori e pacifisti, da non crederci! Due pescherecci sono stati subito bloccati e le persone a bordo sequestrate. Poi, hanno circondato il nostro. Io mi sono arrampicato sul tetto della barca e ho cercato di parlare al capitano: “Che problema vi creano dei pescatori? Problemi di sicurezza? Di che avete paura?”, ho chiesto. Ma non ne ho ottenuto risposte. Da dietro le maschere, quegli uomini, giovanissimi, ci guardavano con occhi che sprizzavano odio. Un odio animalesco. Li educano all’odio e al disprezzo verso i palestinesi.

Andate a leggere il resto dell’intervista a Vittorio Arrigoni dal carcere di Ramle.

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Free Sidebar. Livin’ in Hysteria.

di SKA su ControInformazione il 15 Novembre 2008, 16:15

Update 18/11: Ricardo Levi tramite il sito del Partito Democratico annuncia l’eliminazione del capitolo internet dalla proposta di legge in Parlamento. Specificando, sempre che ne fosse ancora la necessità, che è assolutamente assurda l’impostazione che avrebbe visto i semplici blog equiparati ad “attività imprenditoriali”. Leggere sotto per capire.

Togliete le manette alla mia sidebar. Non toccatemi gli AdSense. FriBlogga! I fascisti vogliono rubarmi il diritto di parlare dei telefonini che mi mandano a casa. Io voglio parlare dell’IPhone!

Sì insomma, avete capito. Si parla ancora della famigerata proposta di legge Levi, a suo tempo ribattezzata Levi/Prodi, stavolta – ovviamente – Levi/Veltroni. Parliamo della proposta di legge n. 1269 presentata il 9 giugno 2008 dal deputato Levi e nuovamente in discussione alla Camera dei Deputati.

Vorrei dilungarmi il meno possibile, perchè non se ne può veramente più di questo inutile bailamme basato sul niente che fa tanto gridare la regime, all’argentina e alla minchia fritta. L’isteria collettiva è sempre dietro l’angolo, basta dare una letta ai titoli dei post che riprendono l’articolo di Punto Informatico. Come spesso accade la colpa è del solito Beppe Grillo – ossia la Casaleggio – che interpretano a modo loro una proposta di legge che dice tutt’altro.

Qualcuno si ricorderà che qui sopra ne avevamo parlato già qui e successivamente qui riprendendo un’ottima analisi di Luca Lodi che molto semplicemente spiegava ai blogger di stare tranquilli: non eravamo coinvolti. Ancora di più oggi: non siamo coinvolti.

Il problema di quella proposta di legge – leggasi proposta e quindi non legge – era la poca chiarezza sul “prodotto editoriale” soprattutto in riferimento ai prodotti indipendenti su internet, blog in particolar modo. Beh, questa volta i blog sono stati considerati e formalmente esclusi.

Dove?

All’interno della relazione possiamo leggere chiaramente:
L’articolo 8 prevede l’obbligo di iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione per i soggetti che svolgono su internet attività editoriale, estendendo altresì a questi ultimi la normativa sulla responsabilità per i reati a mezzo stampa.


Nel comma 3 viene espressamente escluso l’obbligo dell’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione per i prodotti, come i cosiddetti « blog », che non costituiscono il frutto di un’organizzazione imprenditoriale del lavoro.

E quindi andiamo all’articolo 8, comma 3 che per l’appunto recita – pur senza nominare espressamente i blog – :

Sono esclusi dall’obbligo dell’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un’organizzazione imprenditoriale del lavoro.

C’è chi ha detto scempiaggini del tipo: “ma se io metto le pubblicità (ads) mi può venire a casa la polizia e sequestrarmi tutto quanto, incendiarmi i notebook e cancellarmi tutti i miei preziosi contenuti onlain! Senza neanche un backup!” Sì insomma, avete capito.
Mettere gli adsense non comporta necessariamente l’essere un‘organizzazione imprenditoriale del lavoro.

Quindi purtroppo ciò che scrive Grillo non è vero:

– ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
NO.
– ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all’Agenzia delle Entrate:
NO.
– ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
Assolutamente NO.
– ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
Questo sì, ma non c’entra nulla con la proposta di legge Levi. Purtroppo rendere pubblica la propria opinione può far incorrere nei reati di diffamazione, calunnia e altro. E’ il potere della querela che andrebbe combattuto, perchè si può incappare troppo facilmente in beghe legali anche solo con un blog. (a qualcuno ricorderà qualcosa)
– ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denuciato per il reato di “stampa clandestina“: due anni di carcere e sanzioni economiche.
Anche questo non c’entra con la proposta di legge Levi, ma c’è rischio che accada. Il caso di Carlo Ruta di cui ho scritto è sintomatico ed ha aperto un pericoloso precedente.

Perchè Grillo si preoccupa? Semplicemente perchè la sua E’ un’attività imprenditoriale.

È imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi”

Fate sogni tranquilli che le vostre sidebar non ve le toglie nessuno.

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Quando la realtà supera la realtà

di SKA su Notizie Commentate il 6 Novembre 2008, 21:21

Stavo scrivendo un pezzo su di un ipotetico incontro tra Berlusconi ed Obama, con la possibilità di inserire all’occorrenza uno dei valletti del PDL. Uno a scelta tra Gasparri e Frattini.
Mi stavo immaginando una paradossale (?) scenetta in cui il solito Mr. B. prova a far il simpatico con Obama, raccontandogli quella del bianco che dice all’altro:”Hai qualcosa contro i neri?” “beh sì, avrei uno spray”. Oppure quella del nero che di bianco ha solo il padrone. Che suo cuggino da piccolo era stato negro. O una serie di paragoni tra la due abbronzature, l’una naturale l’altra presa sotto una lampada. Avrebbe detto che non si nota poi tanto la differenza.

Poi ho cancellato tutto.
Perchè ho visto che la realtà è anche peggiore.

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Libera Muratoria Italia

di SKA su ControInformazione il 4 Novembre 2008, 22:05

Il programma Venerabile Italia andato in onda su Odeon TV ieri sera andrebbe probabilmente visto per quello che è: un programma inutile, noioso e principalmente brutto. Morta lì, perchè star a perdere troppo tempo dietro una cosa così? E invece lo perderemo.

Tutta la cagnara che si è fatta attorno alla presenza dell’immortale Licio Gelli è la solita marchetta pubblicitaria da traino: il Venerabile è solo uno specchietto per le allodole annunciato per far scalpore e da contorno ad manovra revisionista di stampo massonico scritta a tavolino. Già dal titolo, dal logo e poi dalle argomentazioni trattate si capisce perfettamente che l’editore della trasmissione non è Lagostena Bassi, ma la massoneria. Nello specifico, con molta probabilità, il Grande Oriente d’Italia. Vedremo tra poco perchè.

L’argomento era il fascismo. O meglio, il revisionismo fascista. Si parte subito dal declassare l’epoca fascista dallo storico Ventennio ad un “quindicennio”, così senza una reale logica. Poi si riesce perfino a sentire cose tipo che il fascismo “è di sinistra”, che è una conseguenza “della Russia comunista”, il “fascismo e la Russia comunista sono uguali”. Che Mussolini stesso scrisse che il suo era un governo di Sinistra (“dittatura socialista”). Fonte, i falsi diari di Mussolini trovati da Marcello Dell’Utri. Sempre i falsi diari di Mussolini sarebbero la fonte di un’assoluta condanna da parte del fascismo nei confronti di Hitler e del razzismo (“Il fascismo non era razzista!”). Non si capisce quindi chi abbia costretto Mussolini ad allearzi al Terzo Reich, così come a promulgare le leggi razziali. Darth Vader? *

* Tra l’altro, tra Gelli, Dell’Utri, Andreotti, Veneziani e massoni di varia natura gli unici a mancare erano proprio Darth Vader ed il Pinguino.

Tutto un pretesto però. Il mega-spottone era dedicato alla massoneria ed una sua rivisitazione in chiave moderna. Alcune chicche? “La massoneria non è da temere assolutamente” e la conduttrice risponde “beh, possiamo dire che si teme quel che non si conosce!”.
Poi uno strano panegirico in cui si afferma che effettivamente la “massoneria può avere le sue deviazioni, come qualsiasi altra cosa. Anche la parrocchia”. Il che ovviamente è un chiaro rimando allo storico antagonismo con la Chiesa Cattolica che ha da lungo tempo ritenuto la massoneria non compatibile con i propri principi.

Questo passaggio sulla deviazione è quantomeno azzardato, con un Gelli nei paraggi. L’unica deviazione reale di cui si è potuto avere menzione in Italia è stata proprio quella della Loggia Propaganda 2 (P2) con a capo il Venerabile Gelli. Con tutti i risvolti politici, giudiziari e penali di cui non parliamo per questa volta.

Ma chi erano questi informatissimi ospiti della trasmissione? Aldo Mola, Massimo Griffo e Umberto Cecchi capitanati dalla conduttrice Lucia Leonessi.

Brevissima carrellata biografica.
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Licio Dixit

di SKA su Satira il 1 Novembre 2008, 16:01

Licio Gelli sul Piano di Rinascita Democratica:

Berlusconi è l’unico che può andare avanti non perché era iscritto alla P2 ma perché ha la tempra del grande uomo che ha saputo fare, anche se ora è in momento di debolezza perché usa poco la maggioranza parlamentare. (*)

P.S. perchè lo trovate sotto Satira? Sono domande da farsi?

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Scarica ScaricaBile n/1

di SKA su Satira, Scaricabile il 31 Ottobre 2008, 11:21

In questi giorni di manifestazioni studentesche, omini verdi con le spranghe tricolore in piazza, Presidenti Emeriti della Repubblica che fanno finta di vaneggiare verità agghiaccianti, noi resistiamo.

Dalle menti malate di alcuni teneri rincoglioniti (Stefanodilettomanoppello, Prefe, MrG, MelissaP2 ) esce il periodico satirico ScaricaBile con millemila collaboratori aggiunti, cliccare sull’immagine soprastante per andarlo a scaricare in Pdf.

Scorrendo le pagine troverete anche un mio contributo sulla scuola, che accompagna – indegnamente (tant’è vero che non sono neanche menzionato tra i collaboratori, a ragione) – una fantastica vignetta di Tonus. Scaricate, leggete e poi andatevene affanculo. (cit.)

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Expo Coincidence

di SKA su ControInformazione il 30 Ottobre 2008, 09:10

L’Art 14, comma 1 della legge 133 recita (mi dispiace, per capirci qualcosa bisogna leggerla):

Expo Milano 2015

1. Per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento del grande evento EXPO Milano 2015 in attuazione dell’adempimento degli obblighi internazionali assunti dal governo italiano nei confronti del Bureau International des Expositions (BIE) e’ autorizzata la spesa di 30 milioni di euro per l’anno 2009, 45 milioni di euro per l’anno 2010, 59 milioni di euro per l’anno 2011, 223 milioni di euro per l’anno 2012, 564 milioni di euro per l’anno 2013, 445 milioni di euro per l’anno 2014 e 120 milioni di euro per l’anno 2015.

L’Art 66, comma 13 invece:

In relazione a quanto previsto dal presente comma, l’autorizzazione legislativa di cui all’articolo 5, comma 1, lettera a) della legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università, e’ ridotta di 63,5 milioni di euro per l’anno 2009, di 190 milioni di euro per l’anno 2010, di 316 milioni di euro per l’anno 2011, di 417 milioni di euro per l’anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.

Ecco.
Non stiamo pagando la crisi, stiamo pagando l’Expo.
O meglio, le speculazioni previste per l’Expo 2015. Di Milano, eh. Così, per ricordarlo.

Update 31 Ottobre:
Nemo fa due somme semplici semplici, che avevo tralasciato per uno scarto di un paio di anni nel primo articolo citato. Lo stanziamento per l’Expo equivale a 1486 milioni di euro, mentre i soldi tagliati dal fondo universitario equivalgono a 1441,5 milioni di euro. Il 97% circa dei fondi stanziati per l’Expo.
Bello no?

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Fascism for dummies #1

di Camerata Stizza su ControInformazione, Propaganda il 27 Ottobre 2008, 00:55

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza.
Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura.

Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle.

Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private.

Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d’occhio i cuochi di questa bassa cucina.

L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.

Questo è il punto.
Dare alle scuole private denaro pubblico

(Piero Calamandrei in “Scuola Democratica”, 20 marzo 1950.)

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Education is the enemy

di Camerata Stizza su Propaganda il 22 Ottobre 2008, 18:19

Image from aperfectcircle.com

Una scuola autoritaria prepara a una società autoritaria.
Daniele Luttazzi, 21 Ottobre 2008

Polizia nelle università.
“Non permetterò l’occupazione delle università. L’occupazione di luoghi pubblici non è la dimostrazione dell’applicazione della libertà, non è un fatto di democrazia, è una violenza nei confronti degli altri studenti che vogliono studiare”
Convocherò oggi il ministro degli Interni, e darò a lui istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell’ordine per evitare che questo possa succedere
Silvio Berlusconi, 22 Ottobre 2008

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extra

WTF?

Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.