Blogger sodali
di SKA su La dimanche des crabes il 11 Luglio 2008
C’è questo luogo comune per cui con internet potremo raggiungere la salvezza delle anime, la rete non è controllata ed è incontrollabile. L’unico mezzo e punto di aggregazione in cui ci si può sentire veramente liberi. La conoscenza rende liberi, la conoscenza è su internet, internet rende liberi. Minchiate.
Internet, la rete e tutto ciò che ci ritroviamo dentro sono soltanto dei veicoli su cui vengono trasportate informazioni di vario tipo. E’ l’accesso immediato a far la differenza, non il contenuto. La conoscenza utopistica di cui si blatera tanto la si può trovare ugualmente facendo uno sforzo in più su di una enciclopedia, un vocabolario, un’emeroteca, una videoteca ed – abominio – perfino in una biblioteca o libreria.
Su internet si condivide e ci si aggrega. Spesso si aggregano persone che già si conoscono nella vita offline (non chiamatela vita reale!) e che vanno a costituire piccole lobby a sè stanti pronte a difendersi vicendevolmente e fare guscio quando qualche fattore esterno ne mina l’unità, reputazione o l’elitarismo auto-proclamatosi. Condividiamo continuamente, facciamo i blogghi scrivendo terabyte di futilità e banalità aka monnezza e con questo però ci consideriamo sempre un filino sopra a chi non lo fa.
La dotazione morale di cui va più fiero l’homo-blogus è la solidarietà però. Il blogger solidale è sempre pronto a postare la propria non-indifferenza dinanzi i mali che affliggono la vita offline e sovente anche online.
Giri di vite e di post al fulmicotone, saltano fuori bannerini per qualsiasi cosa, articolini di protesta, invettive contro questo e quello. I sodali (ho detto sodali) blogger si uniscono in campagne sempre all’ordine del giorno, se l’argomento non tira e non crea accessi/link non è importante. It’s the biz. Nel giro di poche ore scatta la gara a chi la spara più grossa, chi è stato il blogger più solidale della giornata? Una fiera dell’autocelebrazione condita spesso di una buona dose di retorica e scarsa capacità critica. Lo faccio perchè lo fa anche quell’altro, mi associo allo sdegno, devo dimostrare che il mio impegno civile e sociale è vero e durato. Non scrivo mica fuffa, io.
Il blogger solidale oltre ai vasti pregi morali di cui può fregiarsi col suo avatar, ha anche qualche difetto. Soffre ad esempio di una rara forma di amnesia che colpisce la memoria a breve termine, causando il quasi completo oscuramento dei motivi che l’hanno spinto a sposare una causa così importante. D’altronde, se c’è da salvare il mondo non ci si può di certo ricordare di tutto quanto. E’ umano, anzi è blogger.
Quando le difficoltà però diventano palpabili, vicine come non mai e che potrebbero portare di riflesso i disagi di cui sopra non si chiama più amnesia da blogger. Lì si chiama indifferenza, talvolta attenuata dalla paura, ma pur sempre indifferenza. I sodali peccatori diventano soli, i sodali con una reputazione da difendere fuggono in massa. E l’indifferenza si sa, non è una caratteristica dei soli blogger. L’indifferenza è umana.
E’ per questo che su internet non c’è alcuna differenza con la vita fuori dallo schermo, perchè alla fine le persone sono sempre le stesse.
Additional and free information:
On his deathbed, Morris Zelig tells his son that life is a meaningless nightmare of suffering…
and the only advice he gives him is to save string.
Sul letto di morte, Morris Zelig dice al figlio che la vita è un incubo di dolore senza nessun senso, e l’unico consiglio che gli lascia è: conservare bottiglie vuote.
(Da Zelig, di Woody Allen)
“Il messaggio è: conservare bottiglie vuote” (Zero, Bluvertigo).
Per chi non conoscesse la citazione, ora la conosce.
11 Luglio 2008 alle Lug 11, 08 | 21:40
Io pero direi a mio figlio: conserva bottiglie vuote che ai svuotato la sera prima.
11 Luglio 2008 alle Lug 11, 08 | 23:45
Ero sicuro che i commenti si sarebbero indirizzati verso le ultime due frasi 😉 E’ la strategia berlusconiana, spostare l’attenzione.
p.s. ti sei dimenticato una H. toh, te ne regalo una
H
12 Luglio 2008 alle Lug 12, 08 | 12:46
Be come tutti sanno io sono un fans del cavaliere mi piacerebbe vederlo inbalsamato.
per tutto il resto cosa ti aspetti l’ uomo e difficile che si concentrino su problemi che non vive quotidianamente per questo sul mio blog non metto quei cosi ai lato (non so come si chiamano) che vanno da salva la foca in antartide al papa in abiti improbabili passando per quelli di grillo etc etc.
cerco di esprimere solo i miei pareri attraverso i post in modo Satirico non voglio trovare soluzioni e forse non ne sarei nemmeno capace cerco di far ridere e far vedere le cose da altri punti di vista.
Mi pare cosa buona e giusta.
12 Luglio 2008 alle Lug 12, 08 | 15:18
Mi riferivo a me stesso per l’utilizzo della strategia berlusconiana
Per il resto, in gran parte condivido. Il mio discorso era più ampio pur avendo obiettivi precisi.
Un saluto
14 Luglio 2008 alle Lug 14, 08 | 9:26
Xké io le bottiglie vuote le creo,nn ho bisogno di conservarle!..Cmq l’altro giorno stavo propro parlando dei fiokkettini rosi ke infestavano i blog i favore del tibet!!..Alla fine sono arrivato alla conclusione ke libertà è sinonimo di moda!…Bella
P.S.
Scusa Ska, ma nn t’ho risp al mess l’altro giorno xké sono ovviamente, perennemente, sacrosantamente, sempremente e qualunquemente senza credito nel cellulare!!…Ci sentiamo a fine mese a VT…BELLA!!Saluti dalla ridente e freschissima città di Ancona!
Jim
15 Luglio 2008 alle Lug 15, 08 | 9:54
…che internet sia la libertà è davvero un luogo comune… internet è controllo, routine, predefinizione. Un idea è libera finchè un ISP non decide di “chiuderti una porta”, una idea è libera finché un TMP dice che il tuo certificato “è ancora valido”… No internet è forse i luogo meno libero della terra, infatti è lo specchio di questa società. Rinchiusa dentro regole “che vengono fatte per noi” rinchiusa da chi viene eletto per dirti come il tuo sedere si deve mettere sulla tua poltrona… Internet non conosce mezzi termini, nonchè il suo vero padre è il linguaggio binario, per l’appunto figlio di 1 e di 0… non conosce sfumature o libero o rinchiuso…
15 Luglio 2008 alle Lug 15, 08 | 10:04
Cmq è tutta una questione metodica dell’eclisse totale riflessa su una lente di tipo “antani”. Lente tipicamente usata nelle zone nord dell’eurasia, dove la parola anfratti significa pompino!…Se nn è libertà quella di poter scrivere una cazzata del genere e farla leggere a tanti,cos’è la libertà?…Tutto dipende da come viene usata!!
P.S.
Sono usciti i risultati di Estimo…mi mancano 3 esami e una tacca alla laurea!Bella pe me!
altro sintomo di libertà è quello di far sapere i cazzi miei agli altri,senza ke nessuno me lo kieda!
sarà pur un utilizzo futile,ma se scrivo una bella bestemmia alla Ceccherini…ki me lo vieta?Se scrivo odio “ILCANELUPO” chi me lo vieta?Se non mi interesso ai “problemi” del mondo,ke colpa ho?…Inoltre,sono anche libero di aggrupparmi alla massa e scrivere quello ke tira di più al momento!..