Tim multata per la tariffa “Tutto compreso”
di SKA su Notizie Commentate il 2 Ottobre 2007
Come da titolo la Tim è stata multata dall’Antitrust per la pubblicità ingannevole proposta per la tariffa “Tim tutto compreso”.
Secondo l’Antitrust e l’Adiconsum che ha inviato la denuncia nel messaggio pubblicitario l’utente veniva ingannato: “sembrava, infatti, che nelle opzioni tariffarie offerte (30, 60 e 90 euro) fossero compresi tutti i servizi dell’offerta (traffico telefonico, SMS, internet, telefonino, servizi dedicati)” così come il costo dello “scatto alla risposta”.
La tariffa è però ben più articolata e differente di quella mostrata dalle pubblicità.
Per questo la Tim è stata condannata a pagare una multa, maggiorata per la recidiva, di 69.100 euro
“Pay attention, please”
(articolo segnalato dall’amico Fac)
Fonti ed approfondimenti:
“Tim Tutto Compreso”, pubblicità ingannevole – da SambenedettoOggi
“Tim Tutto Compreso”, anche l’inganno – da Portel.it
Comunicato Adiconsum
La tariffa Tim Tutto Compreso
3 Ottobre 2007 alle Ott 03, 07 | 7:51
L’anno scorso nella mia umile dimora di studente universitario mettemmo,daccordo con gli altri coinquilini,la linea telefonica+ADSL della Telecom!…Il contratto prevedeva Alice Flat e Teleconomy per un totale di 10€ a testa mensili…Un bel giorno arrivò una bolletta ASTRALE di 168,81€…No dico, da 20€ bimestrali a circa 55€…
In pratica ci era stato attivato Alice Tuttoincluso (a nostra insaputa) perké i signori Telecom reputarono l’offerta a noi vantaggiosa!…Mha!
La storia è finita bene, xké c’hanno spedito la giusta bolletta e rimborsato tutti i soldi, xò l’Antitrust, l’Adiconsum, etc. dovrebbero controllare nn solo le pubblicità, ma anke l’operato di queste ditte…Ah, dimenticavo, ma Zed ed altre società ke regalano servizi in ABBONAMENTO pubblicizzati anke dalla mediaset sono stati mai multati per le loro pubblicità di molto più ingannevoli??
7 Ottobre 2007 alle Ott 07, 07 | 12:06
Allora, non sono un avvocato ne purtroppo una persona così addentro nelle normative giuridiche riguardanti la tutela dei consumatori, però provo a dire la mia.
Non credo che in quei casi da te specificati l’ipermercato possa venire sanzionato per “pubblicità ingannevole”, anche se le circostanze rientrano nell’art.2 del codice di autodisciplina pubblicitaria.
Ossia:
“la pubblicità deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni palesemente non iperboliche”
Le omissioni e le ambiguità, come da te esposte, ci sono tutte. Così come le rappresentazioni tali da indurre in errore.
L’unica problematica può essere quella della Pubblicità in sè, non so bene se l’esposizione dei prezzi o comunque l’esposizione di offerte interne rientrino all’interno di ciò che può definirsi “pubblicità”.
Comunque vada bisogna rivolgersi alle autorità competenti oppure all’adiconsum.
7 Ottobre 2007 alle Ott 07, 07 | 11:06
Un ipermercato può essere denunciato a questi enti che controllano le pubblicità ingannevoli?
Chiedo questo perché in un ipermercato di Viterbo sistematicamente ho problemi con i prezzi:cartellini spostati, offerte sbagliate, etc…
Ho notato che spesso lo fanno con prodotti poco conosciuti o con etichette poco leggibili, mettendo prodotti venduti a prezzo pieno in corrispondenza dei cartellini della merce sulla quale c’è sconto, offerta, etc andando così a creare un bell’equivoco, poi spiegato dall’addetto del punto di ascolto come un errore di battitura, un cartellino vecchio,…!
Riporto un esempio: ieri sono andato a prendere la birra! Mentre mi aggiravo tra gli scaffali vedo un bel muro di birra in offerta composto da una italiana (quindi conosciuta) ed una bavarese (poco nota). Dov’è la magagna?
Quella italiana è in regola:
-nome prodotto
-codice a barre
-prezzo
tutto ok, proprio ad indicare l’onestà del locale.
Quella bavarese no:
-nome prodotto sull’etichetta poco leggibile (non ho potuto fare il confronto tra cartellino e bottiglia)
-codice a barre uguale fino alle ultime 5 cifre
-prezzo completamente fuori raggio.
Mi guardo dallo specificare che non erano due bottiglie messe fuori posto,ma l’intero scaffale. Sul cartellino grosso come un parabrezza della Multipla c’era scritto “birra bavarese XXXXX a 89 cents” con una freccia diretta sullo scaffale e la stessa scritta attaccata sui montanti di ferro, ma le birra esposte erano tutte di un’altra casa!
Facendo altri giri ho trovato poi la birra veramente in offerta (da 1.40€ a 89 cents) ed ho trovato quella esposta 1.80€
uno si prende sei birre pensando di pagarle poco meno di 6€ invece gli costano 12€…
Questo genere di cose in quell’ipermercato accadono sistematicamente:prezzi errati,sconti finti,cartellini inesistenti,ecc e sempre in maniera intelligente, cioè sulla merce particolareggiata e poco nota!
Quindi vorrei sapere se può l’ipermercato pagare come ha pagato la Telecom!