Prerogative parlamentari
di SKA su Notizie Commentate il 12 Dicembre 2007
Brevemente, senza dilugarsi troppo.
Non mi interessa del fatto che Berlusconi sia, nuovamente, indagato per corruzione in relazione alla volontà di “comprare” dei senatori e dei rapporti in merito con Agostino Saccà. La magistratura indagherà e deciderà in merito, dato che hanno confermato le indagini.
Non mi interessa neanche che il Cavaliere, con la solita arroganza, chiami il tentativo di corruzione “corte ai Parlamentari”. Come se la Yespica sedesse alla Camera.
Mi irrita, pur comprendendone i motivi, l’immediata difesa d’interessi comuni partita da Bertinotti che chiede alla Procura di Napoli se per quelle indagini abbiano utilizzato intercettazioni ai Parlamentari. Perchè in tal caso no, non si fa.
E qui si ricordano tutti dell’esistenza della Costituzione, nella fattispecie dell’Art. 68 che prevede l’autorizzazione della Camera per intercettazioni ai Parlamentari.
Nonostante al primo paragrafo sia previsto che
I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni.
Sì chiaro, è un’interpretazione restrittiva ed errata la mia.
Ma al di fuori dell’esercizio delle loro funzioni i Parlamentari sono comuni cittadini e devono essere sottoposti alle stesse regole giuridiche del popolo. Scusate, dovrebbero.
O forse la corruzione di senatori rientra, tacitamente, tra le funzioni parlamentari?
N.B. oggi ero in vena di populismo e demagogia. Nei commenti siete liberi, anzi invitati, ad esprimere compiutamente il vostro parere ed analisi in merito
12 Dicembre 2007 alle Dic 12, 07 | 19:51
Personalmente, al di là di come l’indagine proseguirà, le responsabilità politiche ci sono e sono enormi, e il fatto che Berlusconi se ne vada dalla Brambilla dicendo una cosa tipo: “E cosa ho fatto di male? Ho solo tentato di raccattare un voto promettendo poltrone” è sintomatico di come miconsenta veda la politica: si dipinge come una persona al di sopra della politica degli intrighi di palazzo, ma in realtà c’è immerso mani e piedi.
Questa vicenda è gravissima, considerate le contingenze: non stava trafficando per far approvare una legge giusta, ma solo per far cadere il governo.
Il tono che hai usato è quindi più che legittimo. Non lasciar decrescere l’indignazione.
12 Dicembre 2007 alle Dic 12, 07 | 20:12
Beh, il Parlamento una volta è riuscita a dire che rientrava nelle funzioni di un parlamentare (ovviamente era Cirino Pomicino) farsi comprare per scrivere una sentenza.
Quindi coraggio, che il meglio è passato.