Per fortuna che c’è Loud
di SKA su Notizie Commentate il 21 Ottobre 2007
In merito al dibattito sul Disegno di legge Levi di cui avevamo parlato nel post precedente è sceso in campo anche il “giurista dei blog”, ossia l’amico Luca che ha scritto, dopo una nostra breve chattata, un post come sempre preciso e puntuale.
Link : DDL Editoria e già sono polemiche dal web ma i blogger non sono coinvolti
Anche lui, in maniera molto più argomentata, arriva a stemperare gli allarmismi da regime che tanti blogger hanno utilizzato in questi ultimi giorni. Ed anzi se la prende con l’ingenuità di Grillo, Spataro e di riflesso anche Punto Informatico.
Fa bene Gentiloni a dire che il DDL va corretto, ma semplicemente perchè scritto coi piedi.
L’invito implicito contenuto in questo mio piccolo spazio è sempre aperto : pensate con la vostra testa.
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23 Ottobre 2007 alle Ott 23, 07 | 17:55
Sì, ma dice anche che i blog sarebbero stati esclusi “per definizione”. 🙂 La chiarificazione della legge è per la trasparenza nei confronti dei cittadini, se ci sono arrivati Loud ed altri commentatori tra cui anche il sottoscritto non credo che i giudici siano così imbecilli.
Con rispetto
22 Ottobre 2007 alle Ott 22, 07 | 9:44
SKA, grazie, però vatti a leggere i commenti che sono seguiti perché sono interessanti 😀 Alla fine ho dovuto integrare il post con alcune “precisazioni” che credo ti interessino. Inoltre ho scoperto che Politica2.0 terrà una trasmissione venerdì sera in cui approfitterà della presenza di un avvocato per provare a fargli qualche domanda al riguardo.
Ciao 😉
Luca
23 Ottobre 2007 alle Ott 23, 07 | 16:12
oggi Levi ha dichiarato:
«La legge è una legge che intende regolare il mercato dell’editoria – spiega il sottosegretario in questa intervista rilasciata all’agenzia di stampa Agr e dunque si rivolge agli operatori del mercato dell’editoria, tutti quelli che professionalmente producono giornali, riviste, libri e dunque esclude, per definizione, i blog o i siti individuali che non sono oggetto della nostra legge. Questo è stato chiaro fin dall’inizio, visto che però c’è stata qualche preoccupazione in materia e c’è qualche margine di ambiguità possibile nella legge, io già fin da domani nel mio primo incontro con la Commissione proporrò un’aggiunta alla legge che chiarisca fino in fondo che in questa legge non ci si occupa dei blog».
ammette quindi l’ambiguita del testo e propone un cambiamento non certo per sport, ma perchè la norma sarebbe stata ambigua anche per un giudice.
24 Ottobre 2007 alle Ott 24, 07 | 12:15
se fosse così bastava una dichiarazione, invece è servito cambiare la legge per fare in modo che non venga male interpretata dai giudici!
6 Novembre 2007 alle Nov 06, 07 | 16:45
Passa per favore sul mio blog e leggi il mio nuovo post e i commenti che sono arrivati e cui ho risposto.
Ciao