Caccia alle streghe
di Fash su Notizie Commentate il 15 Novembre 2006
VINCE CHI SEPPELLISCE VIVA LA BAMBINA
con questo forte titolo Panorama si appresta a conquistare la vetta delle vendite settimanali, focalizzando copertina e titolo sul tema dei videogiochi.
Principale gioco sotto inchiesta: Rule of Rose.
Il plot è basato sul tentativo di Jennifer di sopravvivere in un orfanotrofio del 1930 in cui bambine e mostri tenteranno di avere la meglio su di lei.
“Unico personaggio positivo e minimamente rassicurante è il suo grosso e adorato cane marrone. Che Jennifer, quasi subito, trova incaprettato e appeso al soffitto di una stanza fatiscente. Per salvarlo e per uscire da lì deve sottomettersi alle padrone di casa: perfide bambine che sottopongono Jennifer a ogni sorta di umiliazioni psicologiche e fisiche. Una specie di iniziazione che deve subire per entrare a far parte di quella che loro chiamano «l’aristocrazia». Un mondo dove l’unica regola è quella della Rosa, da cui il titolo Rule of Rose. Una metafora della vita per cui, se si vuole il successo e arrivare al cuore del fiore, ossia diventare il capo, bisogna compiere un viaggio arduo fatto di pericoli e sofferenze, le spine fitte e aguzze. E soprattutto, sottomettere tutte le rivali, che ostacolano il cammino” scrive Guido Castellano
Con una grafica all’avanguardia, Rule of Rose è stato messo sul banco degli imputati per le scene violente.
In una di esse, ad esempio, le bambine dell’orfanotrofio seppeliscono viva Jennifer…
…e da bravissimi perbenisti, i politici italiani insorgono e addirittura chiedono un Authority apposita per i videogiochi
“Un´Authority ad hoc che stabilisca gli «standard accettabili» sulla vendita dei videogiochi ai minori negli esercizi commerciali: dopo l´allarme di Giovanna Melandri, Clemente Mastella ha annunciato che il governo si muoverà per «un controllo preventivo» che vieti ai minori il possesso di videogames violenti” riporta La Stampa
La solita caccia alle streghe nel (vano) tentativo di far crescere i bambini e i ragazzi in armonia e lontano dalla violenza. Come se nelle scuole e nella Società in generale non ci siano queste discriminazioni che nel gioco sono applicate dalle bambine. (fotogallery di Panorama, immagine numero 7:“Amanda esclusa dalle altre per il suo aspetto grasso e disordinato”).
Oppure i nostri politici credono davvero che i ragazzi di oggi non sappiano distinguere tra realtà e finzione?
Nella scuola dell’obbligo fanno leggere il Macbeth di Shakespeare, in cui il protagonista non si spreca ad uccide a destra e a manca pur di diventare re di Scozia.
Non è un cattivo insegnamento? Il lettore non si cala nel ruolo di Macbeth? Potrebbe essere un esempio forzato ma quale differenza c’è con Rule of Rose?
Un videogiocatore non può calarsi nei panni di Jennifer o di altri personaggi considerati negativi (Gran Theft Auto e Mafia, ad esempio). Entrare, cioè, nella finzione.
Ma allo stesso tempo DEVE vedere i servizi sul prossimo matrimonio di Tom Cruise, su come i 12 deputati che fanno uso di cannabis e 4 di cocaina si siano salvati dallo scandalo, su come i ricconi si vestiranno al prossima stagione.
A quando questa censura??
Chiudo con una freddura degli anni 80, che tanto si addice a queste notizie:
“Bambino si getta dal quarto piano credendosi Mazinga. Arrestata la madre: si era dimenticata di lanciargli i componenti!”
Auto Amazon Links: No products found.
15 Novembre 2006 alle Nov 15, 06 | 14:48
E’ sempre la stessa ipocrisia che condanna film, fumetti e videogiochi che simulano, ma soprattutto parafrasano, romanzano, la violenza degli uomini.
Quando invece, nella “fascia protetta”, i bambini (e gli adulti) vengono tartassati dalla vera violenza umana, mediatizzata e banalizzata, per fare scoop.
Un gioco, un fumetto o un film(che tutti riescono a riconoscere come finzione) sono di cattivo esempio, mentre trasmettere il momento dell’assassinio di Quattrocchi o la decapitazione dell’americano rapito è considerato “un passo verso la democrazia”.
Oppure la beatificazione di un film come “La Passione di Cristo”, tanto per dire.
15 Novembre 2006 alle Nov 15, 06 | 15:01
Io sinceramente credo che le parole di mastella siano le più belle che sono uscite dalla bocca di un uomo d’onore quale lui è. Lasciare che i bambini giochino con pistole e videogames alla guerra di certo non li aiuta a vedere con imparzialità la realtà in cui purtroppo si trovano. Certo questa censura ci dovrebbe essere da parte della famiglia, ma se così non è?
15 Novembre 2006 alle Nov 15, 06 | 15:41
Sinceramente penso che sia una grossa ipocrisia delegare sempre a questa ‘authority’ il compito di censurare,o meglio di distinguere tra gusto e sbagliato.Non è vietando che insegneremo ai bambini di oggi a prendere una posizione;ma è dando solide basi di autocritica e di autocoscenza e questo secondo me spetta alle famiglie.E’ ora di riprendersi i propri doveri non si può sempre delegarre o dare la colpa a a qualcun’altro.
15 Novembre 2006 alle Nov 15, 06 | 17:39
“E´ ora di riprendersi i propri doveri non si può sempre delegarre o dare la colpa a a qualcun´altro.”
gran donna, parole sante!
27 Novembre 2006 alle Nov 27, 06 | 7:46
le parole di mastella siano le più belle che sono uscite dalla bocca di un uomo d´onore quale lui è. Azz Vincè devi essere proprio innamorato di lui, anche questa è violenza.
Da piccolo ho giocato sempre con pistole e fucili, a volte anche autocostruiti, ma oggi non ho niente a che fare con le armi, il merito è dei miei genitori…non di Mastella