L’avevamo detto, ma poi?

di SKA su ControInformazione il 31 Gennaio 2008

Dovrei ripetere cose già dette e ridette qualche decina di volte, cose di cui quando se ne parlò qui sopra sembravano quasi fantascienza. Cose improbabili, qualcuno disse.
O, nella migliore ipotesi, cadute nel dimenticatoio.

Due argomenti hanno destato attenzione in questi giorni, un po’ confusi e mascherati dalla crisi di governo e successivo incarico istituzionale dato nelle mani di Marini.

Berlusconi assolto al processo SME perchè “i fatti non sono più previsti dalla legge come reato”.

E la condanna da parte della Corte di Giustizia Europea per il sistema di radiofrequenze italiano che viola le normative comunitarie (testo completo)

I due argomenti, caso vuole, hanno come protagonista, principale o secondario, la stessa persona. Quel Silvio Berlusconi di cui anche io ho più volte preferito non parlare.

I più attenti però ricordano bene che invece qui sopra se n’è parlato assai diffusamente.
Per quanto riguarda la questione radiofrequenze-Rete 4 su tutti vi rimando all’articolo Banditismo all’italiana, in cui facevo un’analisi approfondita ed un riassunto delle vicende italiane in merito. Anche dopo la presentazione della famosa Gentiloni che nulla voleva cambiare, in contraddizione con le ben 2 sentenze della Corte Costituzionale che ravvisavano la formazione di posizioni dominanti ed imponevano a Mediaset di lasciare libera una frequenza.
Se non ricordate ciò di cui stiamo parlando, andate a leggere.

Per quanto riguarda il provvedimento che, di fatto, depenalizzò il reato di falso in bilancio (testo integrale) vi rimando agli articoli Senso estetico del bilancio in cui vi si trova la sintesi del testo introdotto e che di fatto già scagionava Silvio Berlusconi e tutti gli indagati per il reato in questione.

Già nel 2005 i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano scrissero nella sentenza che “gli imputati devono essere prosciolti perché il fatto in sé non è più previsto dalla legge come reato

Così come allora anche stavolta i giudici hanno voluto emettere una sentenza di condanna nei confronti del sistema legislativo.

Bene. Si è scavato nel passato. Tutte le premesse, i tasselli, sono andati al loro posto.
E cadranno di nuovo nel dimenticatoio.

Ha quindi ancora senso parlare di queste cose?

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4 Commenti a “L’avevamo detto, ma poi?”

  1. Commenti Anonimo

    se il Cavaliere potesse commentare, sai cosa ti direbbe?

    “perchè parlarne? ELEZIONI SUBITO, mi consenta!”

    ormai è un disco in loop!

  2. Commenti Anonimo

    “Assolto perchè il fatto non è più previsto dall’imputato come reato”.

  3. Commenti Tetris

    beh… ? che c’è di male…?
    Anch’io una sera giocando a Monopoli a CASA MIA ho tramutato gli alberghi in case ai miei avversari: “Guardate che le case sono quelle rosse…”

  4. Commenti Anonimo

    che coincidenza straordinaria!
    Appena ho sentito la notizia mi son detto: ma possibile che proprio adesso che è caduto il governo è stato assolto?
    Sembra, sembra…
    Ma no, era una coincidenza…

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Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.