Il Peròncino va al golpe
di SKA su Notizie Commentate il 19 Aprile 2006
(fonte : robertoro.com)
Molti l’hanno paragonato a Peròn o a Pinochet, tanto per dirne due.
A parer mio è e rimane soltanto un uomo piccolo (e senza ironie).
Nel vedere però l’insistente seguito dei prezzolati militanti italo-forzuti iniziano a venirmi delle serie preoccupazioni.
L’arrivare a disconoscere qualsiasi Istituzione (da Presidente del Consiglio, non da Anarco-insurrezionalista), in qualsiasi paese sudamericano l’avrebbero chiamato Golpe.
“Se la sinistra andasse al governo, questo sarebbe l´esito: miseria, terrore, morte. Come avviene ovunque governi il comunismo” (17-1-05)
“La democrazia e la libertà nel nostro Paese non sono ancora garantite perché c´è un´opposizione che ancora sventola nelle sue bandiere i simboli del terrorismo e della tirannide sovietica” (21-11-2005)
“C’è un´opposizione illiberale che vorrebbe che noi non votassimo” (22-11-2005)
“Quelli della sinistra restano comunisti. Sono da eliminare, se non fisicamente, politicamente” (26-11-05).
“Se vince la sinistra, addio democrazia” (13-12-05).
“Se vince la sinistra, è per i suoi brogli” (4-4-2006).
“Non si può consentire a chi è stato comunista di andare al governo” (11-05-2003)
Parole sagge, parole di dialogo.
Quando piccoli uomini proiettano grandi ombre vuol dire che si è al tramonto
( via Jazzer e via Diario Notturno )
dEUS - pocket revolution
20 Aprile 2006 alle Apr 20, 06 | 14:12
Emh,come si dice mettere le mani avanti per non cadere indietro.
Probabilmente è molto meglio sperare che accadano catastrofi indicibili,qualora governi la sinistra e chiudersi a qualsiasi dialogo ,anzi che riconoscere la propria pochezza e incostituzionalità