Omissione di soccorso o naufragio? – Annalisa Camilli – Internazionale
di SKA su Cose dette da altri, Notizie Commentate il 18 Luglio 2018
È una donna, si chiama Josephine, è originaria del Camerun. È stata trovata a pancia in giù attaccata a una tavola, quello che resta del fondo del gommone su cui viaggiava insieme ad altre decine di persone. Ha aspettato per due giorni che arrivassero i soccorsi, con i vestiti bagnati attaccati alla pelle, poi alle 7.30 di mattina del 17 luglio, dal ponte della nave Open Arms, a 80 miglia dalla Libia, qualcuno ha visto i resti del gommone.
Un soccorritore spagnolo di 25 anni, Javier Filgueira, si è buttato in acqua dalla lancia di soccorso quando ha visto che Josephine poteva essere ancora viva. L’ha raggiunta a nuoto tra i detriti sperando che non fosse uno sforzo inutile. “Quando le ho preso le spalle per girarla speravo con tutto il mio cuore che fosse ancora viva”, racconta Filgueira, un volontario di Madrid, ancora scosso.
Continua a leggere su Internazionale:
https://www.internazionale.it/bloc-notes/annalisa-camilli/2018/07/17/naufragio-open-arms
NOTA:
Consiglio di continuare a seguire tutta la serie Cronache dal Mediterraneo, il diario di Annalisa Camilli sulla nave impegnata nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo.
Auto Amazon Links: No products found.