Lo scotto della democrazia autoritaria
di SKA su Il Terzo Occhio il 28 Febbraio 2013
Sempre più strano questo paese.
Nonostante siamo uno paese a prevalenza cattolica, nonché ospitanti lo Stato Vaticano, tutto sommato esiste la possibilità di criticare, ironizzare o fare satira sulla Chiesa e le sue storture. Ed è stato fatto.
Siamo passati da un dominio della Democrazia Cristiana, poi sbriciolatosi in favore dei socialisti, di Craxi. Hanno – tutti – rubato e se n’è lungamente discusso durante Tangentopoli/Mani pulite. C’era molta – moltissima – censura, ma tutto sommato lo scontro critico/satirico è stato possibile.
Siamo passati per brevissimi governi post-tangentopoli e con l’avanzata di un personaggio come Berlusconi, che nel 1994 non era ancora il Berlusconi che sarebbe stato. Abbiamo visto nascere un movimento strano ed irruento come la Lega Nord, che passa da essere di estrema sinistra a centro destra, che passa da far cadere il primo governo B. per accuse di mafia ad accordi pochissimo tempo dopo. Qui la critica e la satira sono state spietate, ed è stato possibile.
La svendita e privatizzazioni di società controllate dallo Stato. Poi i governi tecnici di Dini, i governi ballerini di D’Alema e Prodi, le porcate sulla par condicio, le porcate sul conflitto d’interessi, la nascita del termine “inciucio”, l’instabilità di governo, un passaggio irruento e mal controllato – anche se doveroso – all’euro. Tutte responsabilità della sinistra. Ma è stato possibile criticare e fare satira su tutto.
Poi è arrivato il vero Berlusconi con tutta la cricca di minus habens che si è trascinata dietro e non c’è veramente più bisogno di aggiungere altro su tutto quel che è stato fatto durante quei governi. La censura ha colpito duramente alcuni, è verissimo, ma al tempo stesso la critica e la satira durante il periodo Berlusconiano hanno trovato uno dei maggiori terreni fertili della storia d’Italia. Mi fermo ad un breve cenno di autoreferenzialità: è dal 2001 che ne scrivo, ne ho scritto – so fare solo quello e neanche troppo bene – e nonostante tutto anche i più feroci critici (persone normali) hanno sempre compreso che non c’erano interessi “di parte”, ma che soprattutto fa parte della democrazia. Mi ricordo un divertito e collaborativo Casini che rispose pubblicamente a delle obiezioni sul famigerato Fondo di Solidarietà (i Pacs in pratica) di cui soltanto i parlamentari possono usufruire.
Persino sulla mafia e su rapporti in odore di mafia.
Ma oggi è arrivato Grillo – e non parlo degli onesti ragazzi di M5S che ci hanno messo e ci mettono la faccia – ma proprio di Grillo. Di Grillo, di Casaleggio e di un terzo degli elettori italiani convinti e fomentati dalla rabbia.
Ecco, con Grillo e grillini la critica e la satira non sono più possibili. Si ricevono minacce, insulti (d’altronde si basa tutto su quello, no?), accuse di difendere alternativamente o I COMUNISTI o LO PSICONANO. Come se criticare un movimento (ormai partito) che è ormai a tutti gli effetti in parlamento significhi automaticamente essere al soldo di PD o PDMENOELLE. (Tra l’altro si può anche smettere coi nomignoli ormai, no?).
E stavolta non parlo del vertice, ma della base, che va avanti a testa bassa e diffida da ogni possibilità di messa in discussione dell’operato dei capi.
Parlo in prima persona perché sono io a scriverne e perché ho subìto alcune delle cose sopra descritte, ma in realtà da quanto posso osservare si tratta di un discorso dentro il quale si sono trovate e si trovano ancora persone libere di pensiero e di penna.
Spero che con un po’ di maturita politica e civile questo atteggiamento squadrista vada a mitigarsi, altrimenti c’è da preoccuparsi per davvero.
Che mattone.
17 Marzo 2013 alle Mar 17, 13 | 17:33
Pensi agli insulti che si ricevono dalla cordata a cui Lei appartiene. Piddina, suppongo. Il blog di Grillo ne è pieno, straripante. Ci faccia una capatina. Alla faccia della democrazia negata da Grillo.
Mi dica come mai non si parla più di MpS? Uno scandalo colossale, più di Parmalat, taciuto dai media. E Lei viene qui a menarla sulla democrazia e sul dittatore Grillo. Talmente dittatore che perfino i suoi senatori fanno i comodacci loro e votano un tal Grasso, falso paladino antimafia già pupillo di Berlusconi che l’ha voluto a capo dell’antimafia (Dna).
Cerchi di maturare Lei, se può e soprattutto cerchi di essere, ogni tanto, obiettivo.
17 Marzo 2013 alle Mar 17, 13 | 18:09
Grazie del commento Franck. Non credo sia necessario palesarlo, ma qui non si fa parte di nessuna cordata PD o PDL che sia, come descritto anche nel post, molto personale. È proprio l’obiettività che mi (e ci) spinge ad esprimere delle opinioni sui fatti di politica, come facciamo ormai da 10 anni. La invito a rileggere qualcosa nel passato, quando si scrivevano articoli di analisi politica ed il M5S neanche era stato ancora creato a tavolino da Grillo-Casaleggio.
7 Aprile 2013 alle Apr 07, 13 | 17:34
Una delle cose che non riuscirò mai a concepire… Qualsiasi personale pensiero/analisi su una qualsiasi questione, sia essa politica e non, alla fine deve sempre risultare per forza schierata. Un grosso limite del civico confronto a parer mio, che, se così non fosse, forse gioverebbe non poco…