PD, PDL e il Piano di Gelli (1)
di SKA su ControInformazione il 8 Febbraio 2008
Il Piano di Rinascita Democratica della loggia P2 è un documento ormai dimenticato, ma vivo e vegeto con i propri contenuti nella politica italiana. Soprattutto quella attuale.
Parleremo solo con citazioni tratte dal Piano.
Il Bipartitismo di PD e PDL
“L’ aggettivo democratico sta a significare che sono esclusi dal presente piano ogni movente od intenzione anche occulta di rovesciamento del sistema”
“valutare se le attuali formazioni politiche sono in grado di avere ancora la necessaria credibilità esterna per ridiventare validi strumenti di azione politica;”
“in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli strumenti finanziari sufficienti -con i dovuti controlli- a permettere loro di acquisire il predominio nei rispettivi partiti;”
“in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari stessi per l’immediata nascita di due movimenti: l’uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l’altro sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali, e democratici della Destra Nazionale).“
9 Febbraio 2008 alle Feb 09, 08 | 18:46
azz. mi ricorda la situazione di un certo stato dell’europa merdiionale…
bel sito. ciao ciao
12 Febbraio 2008 alle Feb 12, 08 | 12:22
In reltà la situazione non è così semplice, Gelli non auspicava affatto il bipartitismo o il bipolarismo, sperava al contrario in una nuova stagione centrista, era il mondo che andava da quella parte, ciò che lo preoccupava era il percorso intrapreso dal PCI e la possibilità che in una futura Italia bipartitica, il ruolo della sinistra fosse spettato al PCI. Per quanto le cose da allora siano cambiate, non si può affermare che si sia avverato il suo piano, ma al contrario proprio la sua paura:
– Napolitano Presidente della Repubblica
– E il PCI (dopo le due trasformazioni) che controlla il Partito Democratico.